Capitolo 67

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"Karen, secondo te è questo il posto?"

"Boh, non saprei... dalla descrizione di Takeshi direi di sì."

"È un po'..."

"Già, non è come te lo aspetteresti, vero?"

Karen e Sybil erano giunte nella zona poco fuori River Town in cui speravano che avrebbero incontrato Peter e Alex.
Una volta a destinazione però, si erano trovate davanti un luogo piuttosto inusuale rispetto a come se l'erano immaginato.

Si trattava di un circo, com'era stato loro detto, ma il suo aspetto era un completo disastro.

Oltre un ponticello di pietra circondato d'acqua stagnante che conduceva a uno stradone largo, in cui le due ragazze si trovavano, si ergeva un alto cancello di ferro arrugginito, con delle sbarre appuntite sulla sommità e una grandissima insegna di diversi colori sgargianti.

Sull'insegna c'era scritto: Lagoon Circus, a caratteri cubitali.

Al di là del cancello si potevano intravedere diversi tendoni sgualciti, bianchi e rossi, palcoscenici in legno marcio con sedili vuoti sull'erbetta selvatica lasciata incustodita, giostre e giochi deserti di ogni genere e così via.
Osservando il desolante spettacolo, chiunque avrebbe pensato che quello era un posto abbandonato.

"Ha proprio l'aria di essere un luogo in cui nessuno mette piede da anni." Commentò Sybil.

"Eppure, è qui che Peter e Alex dovrebbero svolgere il loro lavoro! Solo che adesso inizio ad avere dei dubbi..." Karen si sedette, appoggiata a uno dei due pilastri marmorei che si stagliavano alle estremità del ponticello appena attraversato. "Sarà meglio attendere l'arrivo di quei due. Se tra un'ora non saranno qui ce ne andremo." Propose la ragazza.

Sybil la guardò con accondiscendenza. "Eh va bene, non abbiamo altre opzioni, alla fine." Sospirò, imitando Karen.

Con lo sguardo rivolto dinanzi a loro, le due amiche iniziarono a pensare a cosa si sarebbero dette con Peter e Alex una volta rincontrati.

"K-Karen..." Sybil tentò, poco convinta, di parlarne con lei, siccome condivideva il suo stesso scopo.

"Sì?"

"Ecco, tu cosa provi esattamente per Peter? Che rapporto avete?" Chiese senza guardarla.

Karen conosceva bene la risposta a quella domanda.

Negli ultimi mesi non era mai riuscita a smettere di pensare ai momenti passati col compagno: il loro incontro tra i campi di grano, la volta in cui aveva cantato per lui, il suono sommesso del suo respiro quando l'aveva cullato sulle sue gambe.
I suoi capelli castano scuro, gli occhi blu come il mare aperto e la sicurezza in sé stessa che le trasmetteva ogni volta che le era accanto.

E poi il bacio. Ogni volta che ci ripensava iniziava a tremare e arrossire senza sosta.

"Io... credo di essere innamorata di lui." Karen sorrise con occhi malinconici e sognanti. "E vorrei tanto dirglielo, per questo non vedo l'ora di incontrarlo di nuovo. Mi piacerebbe che mi dicesse che è fiero di me per i miei sforzi, che mi mettesse una mano sui capelli, affermando che ho fatto un buon lavoro..." Karen sobbalzò e tornò alla realtà, accorgendosi di star divagando un po' troppo.
"Scusa, ti sto solo annoiando!" Rise.

"No, anzi... io ti capisco. Spero che Alex mi accetti ancora come sorella. L'ultima volta sembrava felice dopo averlo scoperto, ma non so. Se avesse cambiato idea, nel frattempo? Se per lui fossi una scocciatura? Dopotutto non ho mai fatto parte della sua quotidianità finora." Disse Sybil in tono preoccupato.

"Sta' tranquilla, Sybil. Conosco Alex, lui è la persona più gentile e buona che abbia mai incontrato, Peter è fortunato ad avere un amico del genere al suo fianco. Posso mettere una mano sul fuoco che per lui non sarà cambiato proprio nulla nei tuoi confronti. Anzi, probabilmente ti riempirà di attenzioni, quindi preparati!" Scherzò Karen, risollevando l'umore della compagna.

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