Capitolo 87

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I riverberi dorati che aleggiavano tra la chioma canuta di Dorothy conferivano un'aura quasi angelica alla giovane Guardian professionista, che scrutava con freddezza spiazzante le iridi arancioni di Ishii Masami, inflessibile nella sua baldanzosità anche davanti a una visione tanto intimidatoria.

"WEB OF LIGHT: GOD SENSE." Affermò in un impercettibile bisbiglio sommesso la dea, le pistole nere macchiate di una luce d'oro, ben salde nelle mani lisce come seta. "Questa battaglia è destinata a terminare in breve tempo, non posso assicurarti che sopravvivrai."

Masami schioccò fastidiosamente la lingua e assunse un'espressione arrogante, anch'egli sospeso a diversi metri d'altezza grazie alla propulsione d'uranio dal suo corpo.

Gli alberi contorti e il paesaggio cimiteriale della palude sottostante apparivano come una minuscola distesa d'erba muschiosa in lontananza.

"A me sembra solo che tu abbia cambiato colore dei capelli! cos'è, un trucco da circo, hai fatto la clown in passato? O forse hai letto troppi fumetti?" Sbuffò il ragazzo, per nulla stupito.

"Prova a colpirmi e vediamo come la penserai." Ribatté secca Dorothy, i suoi occhi due blocchi di ghiaccio impenetrabili.

Nemmeno un secondo dopo, tre raggi verdi luminescenti vennero scagliati a sorpresa verso la sua testa.
Il collo di Dorothy si mosse verso destra, poi sinistra e infine ancora nella prima direzione, così rapidamente da rendere difficile seguirla. I raggi d'uranio erano stati schivati in successione senza alcuno sforzo.

"Sei lento." Pronunciò Dorothy.

Poi, prima che Masami potesse reagire o fare alcunché, si udì come un tuono roboante nell'aria, e la ragazza si ritrovò dal nulla davanti a lui, sferrandogli un calcio dal basso verso l'alto sul mento.
Masami incassò, non aspettandosi quell'aggressione improvvisa, ma reagì all'istante emanando un flusso d'uranio orizzontale con un'artigliata, per decapitare Dorothy, che si abbassò in maniera istintiva, come se il suo corpo avesse agito in anticipo rispetto al pensiero, e infine colpì lo stomaco del nemico con una raffica di sfere lucenti a distanza ravvicinata.

Masami fu allontanato di alcuni metri, ma arrestò la sua traiettoria, concentrando l'uranio nei piedi e usandolo per spingersi in avanti verso l'avversaria.
Con la mano sinistra, lanciò una luminosa e gigantesca sfera verde su Dorothy, che fu costretta a impattarla con un'emanazione di luce dalle pistole.

Masami approfittò del breve momento in cui la giovane era scoperta per tentare un pugno caricato di Hardening Kaika e circondato d'uranio, usando l'altra mano.
Ma quando fu a un ciuffo dal perforarle la fronte con le nocche indurite e cariche d'aura, improvvisamente la ragazza piegò la schiena all'indietro con agilità prossima allo snodabile.

Masami fu mandato a vuoto, stupefatto, e si ritrovò entrambe le pistole di Dorothy puntate sul petto dal basso.

"DARK BREAKER: FULL SHOT!" Esclamò lei, seria in volto.

Masami sgranò gli occhi, un attimo prima che l'enorme esplosione riempisse il cielo.



Passarono alcuni secondi di silenzio, in cui il fumo argenteo scaturito dal poderoso attacco si diradava lentamente.

Dorothy roteò gli occhi alle sue spalle. "Di poco, sei stato bravo a renderti d'uranio e fuggire all'ultimo secondo." Disse, rivolta alla figura dietro di lei.

Masami osservava la rivale con un sorriso nervoso e divertito allo stesso tempo. "Mi stai facendo eccitare, sai, splendore? Non avessi attivato lo Stadio Finale parziale, ora sarei un mucchietto di cenere nel vento." Affermò, ghignando.

Dorothy alzò un sopracciglio, dubbiosa. "Stadio Finale parziale?" Domandò.

"In pratica, rendo solo alcune parti del mio corpo d'uranio puro, anziché tutto me stesso. È molto più durevole, a differenza delle tue tecniche, piccola." Ridacchiò l'altro. Poi d'un tratto il suo viso assunse una smorfia furibonda, vicina al maniacale.

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