Capitolo 102

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La ragazza camminava tra i quieti corridoi degli alloggi al piano superiore della South Arena, diretta verso la camera dove in quel momento dimorava la star dell'evento che si sarebbe tenuto di lì a pochi minuti. I capelli rosso fuoco le ondeggiavano sulle spalle minute ma atletiche mentre fischiettava un motivetto allegro, a tratti canticchiando con la sua voce soave.
Giunse davanti alla porta in legno e la spalancò, fremente di emozione per gli amici che avrebbe rincontrato dopo molto tempo.

"Toc-toc!" Squittì, zelante, sporgendo la testa dalla porticina semiaperta.

All'interno trovò Dorothy in abiti leggeri da ginnastica intenta a eseguire degli addominali, con la canottiera larga che si sollevava sopra lo stomaco a ogni ripetizione, mostrando i muscoli tonici dalla forma quadrata sulla sua pancia piatta.

Accanto a lei, Alex teneva il conto delle ripetizioni seduto a gambe divaricate su di uno sgabello.

La giovane dai capelli bianchi alzò il capo, e gli occhi le si illuminarono quando riconobbe il viso gentile e la chioma fiammante della visitatrice.
"Karen! Sei già arrivata!" Si alzò in un gesto aitante e corse all'impazzata verso di lei.

"Dorothy!" L'altra fece altrettanto, così le due si ritrovarono strette in un forte e caldo abbraccio. "Mi sei mancata in questo periodo! Come stai? Mi piace il tuo nuovo taglio di capelli!" Karen prese ad accarezzarglieli con delicatezza.

"Eh eh, davvero? Ho pensato di cambiare un po', sai... comunque anch'io ti trovo molto bene!" Rispose Dorothy.

"Ti ringrazio, ti ho disturbata per caso?"

"Ma no, stavo eseguendo i miei duecento addominali come riscaldamento, nulla di importante, vai tranquilla."
Nel silenzio della stanza sembravano due criceti che squittivano all'unisono senza sosta, tanto erano euforiche.

"Saranno anche passati tre anni, ma certi atteggiamenti non cambiano mai..." pensò Alex, ridacchiando.

Dopo qualche altra risatina frivola condivisa con la sua compagna, Karen passò a salutare il ragazzo che nel frattempo si era avvicinato a loro tra i vari vestiti e giacchetti sparsi sul pavimento, che Dorothy si era fatta portare perché era indecisa su cosa indossare per l'evento. Più che una camera, in quel momento quella stanza sembrava a tutti gli effetti un camerino.

"Allora, Karen, sei pronta per l'evento? Sono curioso sull'incontro tra te e Dorothy." Esordì Alex. "Lei ha insistito perché fossi tu a partecipare, anche se era preoccupata che non avessi potuto accettare per via dell'allenamento con Pete."

Karen sorrise, luminosa in volto e forse, notò Alex, anche un po' stimolata. "Certamente. Non vedo l'ora di mostravi i miei miglioramenti." Affermò, decisa, sorprendendo in parte l'amico.

Karen di solito era timida negli approcci interpersonali, soprattutto all'inizio, e diventava decisamente nervosa quando doveva mettersi in mostra. Ma nei momenti in cui si sentiva a suo agio sfoggiava sempre un lato di sé estroverso e vitale, persino sarcastico. Alex e Peter avevano potuto constatarlo a Northfield, nel lungo periodo passato insieme a lei e Mary-Beth.
Sicuramente Karen aveva una certa confidenza con lui e Dorothy, ma per essere tanto zelante e determinata doveva aver raggiunto un livello molto elevato durante i suoi allenamenti in quei tre anni, una consapevolezza che le permetteva di non essere intimorita da nessuna sfida.
Il suo scontro con Dorothy si prospettava davvero interessante.

"Sono contenta di potermi misurare con te, Karen. Facciamo del nostro meglio per mettere su un bello spettacolo, mi raccomando. D'altronde ci pagano anche bene." Dorothy le fece l'occhiolino e Karen sogghignò con complicità.

"Sì, ovvio. Voglio vedere se sono arrivata al tuo livello." Replicò.

"Su, adesso non esagerare!" Dorothy le diede alcune pacche amichevoli in tono scherzoso, mentre Karen ridacchiava. "A proposito, dimmi una cosa, per caso tu e Peter avete mica..." a un tratto la ragazza prese a confabulare con Karen, porgendole domande furtive sottovoce per non farsi ascoltare da Alex, il quale dal canto suo assunse un'aria dubbiosa.
"Eh? Davvero?! Così tante volte? E poi quanto... ah, però, hai capito!" Esclamò Dorothy alle risposte di una Karen leggermente arrossita.

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