Capitolo 107

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Emily e Takao erano seduti attorno a uno spiedo nella zona ovest dell'accampamento, quella più isolata, dove meno gente passava e il trambusto concitato dei militi appariva notevolmente mitigato rispetto al solito. I pochi commilitoni che si trovavano lì insieme a loro erano taciturni e tranquilli. Forse, come le due giovani reclute, erano alla ricerca di un momento di pausa dall'ambiente bellico colmo d'euforia, voci zelanti e rumori di ogni genere, da quelli metallici e sordi provenienti dagli armaioli che spesso rafforzavano gli equipaggiamenti con l'uso del Kaika, a quelli frettolosi dovuti al passaggio degli addetti ai vari lavori di manutenzione o degli strateghi.

Di lì a poco i giovani compagni avrebbero dovuto affrontare uno degli addestramenti a cui Somber e Soyo li stavano sottoponendo giorno dopo giorno ormai da qualche settimana. Col tempo, grazie alla pratica, entrambi erano migliorati esponenzialmente nel controllo del loro flusso d'aura, tanto che persino Emily, che rispetto al compagno faticava di più a dosarlo, negli ultimi tempi riusciva a muoversi e battersi con Somber mantenendo il Kaika puro aderente al suo corpo. Dal canto suo Takao aveva raggiunto progressi ancora maggiori, e ormai padroneggiava quasi alla perfezione la sua aura in battaglia, anche sotto gli attacchi incalzanti di Soyo. Sebbene né quest'ultima né Somber avessero cominciato a battersi utilizzando il Kaika di base.

In quel momento, Emily fissava il cielo grigio con occhi sognanti, mentre le ciocche tanto lisce e scure da sembrare cioccolata fondente fusa volteggiavano nella brezza ventilata e rigida dell'autunno ormai inoltrato. La sua espressione mostrava tutto lo splendore delle speranze derivate dai suoi recenti miglioramenti.

"Non vedo l'ora di iniziare anche oggi ad allenarmi." Esordì, pimpante, scacciando Takao dai meandri della sua mente in cui era rinchiuso. "Sento chiaramente che il mio corpo si sta rafforzando, è una sensazione indescrivibile. Amo il Kaika!" Esclamò.

Takao, che al contrario appariva decisamente più posato ed equilibrato, sospirò con aria paziente. Malgrado il viso dalle fattezze a dir poco infantili per la sua delicatezza e la voce chiara e graffiante, si comportava sempre in maniera distaccata da ogni cosa, analitica, così ermetica e lucida da renderlo a tratti inquietante. Tutto il contrario rispetto alla determinata Emily, sempre in prima linea in ogni occasione. Da quando l'aveva incontrata circa sei mesi prima all'accampamento, lei si era subito mostrata entusiasta di integrarsi e imparare. Ma la sua non era solo briosa forza di volontà, Takao aveva notato nella ragazza una certa razionalità nel modo in cui agiva, come nel suo approccio metodico durante gli scontri con Somber, e per questo la rispettava.

"Rilassati, Emily, siamo ancora agli inizi. Non hai nemmeno mai colpito Somber una volta..." replicò stancamente. "E non vale la volta in cui l'hai abbracciato perché eri esausta." Troncò sul nascere la risposta della compagna, già pronta a rettificare con quell'episodio.

"Ma insomma, sei sempre noioso." Protestò lei, contrariata. "Chi ti credi di essere, eh, sentiamo? Neanche tu hai sfiorato Soyo con un dito sinora. D'altronde non dobbiamo mica raggiungerli in un mese, ciò che conta è migliorare passo passo." Affermò, sicura delle sue parole.

"Non è solo questo che dobbiamo auspicare... ti ricordo che ci stanno addestrando per la guerra, non per una manifestazione amichevole dove nessuno si fa male. Tra circa un mese, con ogni probabilità ci spediranno al fronte assieme a loro due, e se non saremo pronti allora moriremo." Sentenziò Takao, gelido.

Emily parve rabbuiarsi per un istante.

"Ma Somber e Soyo non lo permetteranno, giusto? Insomma, vorranno evitare che delle risorse di valore come noi finiscano in quel modo." Replicò Emily, lievemente preoccupata, ma sforzandosi di mostrare sempre polso e decisione.

"Ho paura che l'unico valore che abbiamo come risorsa qui sia quello numerico... siamo solo due guerrieri i più tra le fila degli utlizzatori di Kaika." Rispose Takao. "Non dovremmo cercare protezione nei nostri mentori, ma solo in noi stessi. Sta a noi fare tesoro dei loro insegnamenti per diventare abbastanza forti da sopravvivere al fronte. Prima lo capirai e meglio sarà, Emily." La freddezza nelle iridi violette di Takao stupì la compagna, e un po' la intristì. Avevano passato tanto tempo insieme, eppure non si erano mai parlati riguardo il loro vissuto, le ragioni che li avevano portati lì.

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