Capitolo 100 parte 2 (The End)

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-Sì, lo so. Mi sopporti sempre e poi non puoi neanche immaginare quanto io ti sia grato- dice James abbracciandomi.
-Mi mancherai. Non so come farò senza di te- dico con le lacrime agli occhi.
-Come coinquilino e come domestico faccio abbastanza schifo, ammettilo- esclama ridendo.
-In effetti- dico ridendo.
Lui prende un cuscino dal divano e me lo tira addosso ridendo.
-Okay okay tranquillizzati. Abbassa il volume della televesione! Non puoi tenerlo alto fino a 50!- dico severa andando in cucina.
-Ai suoi ordini- dice un po' a presa in giro ridendo saltando sul divano e prendendo il telecomando.
-Come va?- aggiunge dopo un po'. Quando mi chiede questa cosa vado nel panico e mi fermo con la caraffa d'acqua in una mano e con un bicchiere mezzo pieno nell'altra.
-Male- dico continuando a versare l'acqua dopo qualche secondo di panico.
-Ma sei certa di quella cosa?- dice venendo da me e guardandomi dritto negli occhi.
-No- dico poggiando rumorosamente il bicchiere sul tavolo.
-Vuoi che ti accompagni?-
-No, preferisco andare da sola-

Esco dalla grande cucina e senza nemmeno aggiungere altro esco di casa dirigendomi con ansia e preoccupazione verso la mia meta.

Cammino per le affollate strade di New York, finché finalmente noto il posto in cui devo andare.
Entro nel negozio e una specie di campanellino sottolinea la mia entrata.
-Buongiorno- dico.
-Buongiorno a lei signorina- dice gentilmente la signora dall'altra parte del bancone. -Come posso essere d'aiuto?- aggiunge.
-Mi servirebbe uno di quei cosi per vedere se si è incinta- dico a bassa voce, quasi come se mi vergognassi.
-oh si- dice lei sorridendomi.
La signora è andata a prendere ciò che le ho chiesto e non so perché, ma sento tutti gli occhi puntati addosso. Voglio davvero essere incinta o spero di no? Mi vergogno? Mi vergogno del fatto che a ventuno anni sono rimasta incinta?
Probabilmente sì, ritengo tutto questo un grosso errore, ma un figlio non può essere considerato un errore. Poi, non è detto che io sia incinta.
La signora torna con la confezione in mano e dopo aver pagato mi sorride.
-Spera sia una femmina o un maschietto?- dice sorridendo.
-Non so neanche se sono incinta, perché mi fa questa domanda!- dico acida e contraria alla domanda che mi è stata posta.
-Mi scusi, non volevo farla innervosire. Buona giornata- risponde arrossendo.
Solo ora mi accorgo di una cicatrice molto grande che questa donna ha sulla guancia destra. È più una bruciatura. A volte non ci rendiamo neanche conto di ciò che ci circonda, perché pensiamo ad altro, sempre impegnati, ma mai veramente presenti. Lei voleva solo ricordarsi di me e io le avevo risposto male.
Presi il sacchetto ed uscii.

*Una settimana dopo*

-Fra due giorni ho il volo per Mulligar.- dico con voce petulante al telefono.
-Ma dovevi essere qui quattro giorni fa!- dice mia mamma triste.
-Mamma quattro giorni fa non avevo la possibilità di partire, ho avuto da fare.-
-Con lui vero?-
-No, lui arriva fra poco-
-Allora ti lascio. Un bacio tesoro e buona fortuna- dice al telefono.
-Ciao-

Riattacco e l'ansia mi pervade.
Finché dopo circa dieci minuti sento bussare alla porta di casa mia. Mi avvicino titubante alla porta con un tazza di tè in mano e apro.
Appena vedo chi è davanti a me, sbianco. La tazza mi cade dalla mano provocando un forte rumore e io porto le mani alla bocca.

-Sorpresa!!!- dice tutto felice.
-Cc-cosa ci fai tu ora? Dovevi essere qui fra due ore!- urlo felice.
-Sorpresaaaa!!-
-Fatti abbracciare!- dico andando verso di lui.
-Charlotte mi sei mancata tantissimo- dice stringendomi forte al suo petto.
-Anche tu Harry-
-Devo dirti una cosa importante- dice lui serio.
-Anche io-
-Che maleducata, entra-

Io e Harry ci sediamo uno di fronte all'altro sul divano nella sala, dove il sottofondo della televisione rompeva il silenzio.

-Chi comincia?- chiede lui.
-Io ti prego-
-Va bene- risponde serio.
-Due mesi fa ci siamo visti e tu sai cosa è successo.-
-Si si-
-Io... Io non so come sia potuto accadere, ma è successo ed ho deciso di prendere le mie responsabilità.- feci un sospiro - lo so che è tutto un casino, ma ho deciso di andare avanti-
-Charlotte cosa devi dirmi?- dice prendendo una mia mano e stringendola nella sua.
-Harry sono incinta- dico guardandolo negli occhi.
Lui si blocca. Cosa starà pensando? Non lo vuole questo figlio? Sarò una ragazza madre da sola?

Silenzio. Silenzio.
Ad un tratto sento Harry singhiozzare.
-Se non lo vuoi non importa...-
-Cosa?! È la notizia più bella che mi sia mai stata detta nella mia vita!- dice prendendomi per i fianchi e sollevandomi da terra commosso.
-Tu cosa devi dirmi Harry?- gli chiedo quando mi poggia di nuovo in terra.
Fruga nella tasca e tira fuori una scatola blu, si inginocchia e apre la scatola, mostrando un anello di diamanti.
-Probabilmente è una pazzia, ma io sono pazzo di te e sono pazzo di questa pazzia. Vuoi sposarmi?- mi chiede commosso.
-Oddio Harry! Si, lo voglio- dico saltandogli addosso dalla gioia.
Sarei diventata una Styles.
-Ti amo Charlotte-
-Ti amo Harry-

.Fine.

Spazio autrici. Grazie a tutti coloro che ci sono stati vicino, che hanno sempre votato e commentato questa storia. Grazie per tutto. Ci mancherete.
Saluti xx

Complicated Love StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora