𝘾𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧 𝙀𝙞𝙜𝙝𝙩𝙮-𝙨𝙞𝙭

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                DIFFERENT GAMES, Aurora Yakuza                           ( */ω \*)>

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                DIFFERENT GAMES, Aurora Yakuza                           ( */ω \*)>.<Chapter Eighty-Six>.<(*/ω\*)       End and goodbye..

⁓??: Place of combat                                              Tokyo: 16:36


Mi voltai e guardai un ultima volta il corpo immobile della mia insegnante. 

Aurora: "Ora che non dovrò più trattenermi, farò in modo che tutto questo finisca." Dissi prima di teletrasportarmi dov'era Shigaraki e colpirlo in pieno petto. Lui non fece in tempo a reagire che fu lanciato dall'altra parte del campo a causa della forza del colpo.

Deku mi affiancò e mi guardò, entrambi annuimmo pronti a quest'ultima lotta. Sapevamo sarebbe arrivato questo momento, eppure, perché c'è ancora una parte di me che spera sia solo un incubo?

Shigaraki ci attaccò poco dopo, riprendendosi al colpo.

Iniziò così una serie di attacchi e contrattacchi. Notai però subito una cosa nel modo in cui usavo il mio quirk. I colpo continuavano ad essere abbastanza imprecisi, avvolte troppo deboli, altre troppo potenti.

Probabilmente aver tolto la corruzione del quirk in modo così frettoloso deve averlo in qualche modo stordito. Non riesco a stare al passo dei miei attacchi, e questo potrebbe rivelarsi pericoloso per me tanto quanto per Deku. 

E non ci volle molto a realizzare che le mie preoccupazioni erano vere.

Un altro attacco partì dal palmo della mia mano, ma questa volta era talmente forte da avermi fatto sbagliare traiettoria, il problema? Uno, era un colpo incendiario, doveva semplicemente bruciarlo ma calcolando la forza, qualunque cosa colpirà, verrà ridotto in cenere. Due? Era diretto verso Deku.  Lui se ne accorse in tempo e lo schivò, il colpo andò a colpire un palazzo mezzo distrutto dietro di lui. Non appena entrò in contatto con il cemento, tutta la struttura scomparse, diventò cenere in meno di un secondo.

Sia io che lui guardammo il palazzo ormai incenerito senza parole. Shigaraki provò ad approfittare della nostra confusione per attaccare, ma riuscii ad avvertirlo e schivarlo. 

Continuammo a lottare ma la situazione sembrava pari, soprattutto a causa dei miei poteri completamente fuori controllo. 

Alla fine Deku mi suggerì un piano per poter sfruttare la mia potenza di fuoco fuori controllo a nostro vantaggio. Lo assecondai e entrambi iniziammo a caricare il colpo più forte che potevamo fare. Feci fatica a trattenere il colpo e cercare di fargli seguire la traiettoria, ma alla fine, colpimmo in pieno Shigaraki. 

Lui cadde a terra.

Seguirono dei secondi di silenzio totale, sia da parte degli Hero che dei Villain rimasti.

Deku cadde in ginocchio piangendo. Io lo guardai senza dire niente.

Izuku: "Ce l'abbiamo fatta, ci siamo riusciti davvero.." Disse cercando di asciugarsi le lacrime. Sentii gli Hero avvicinarsi, quindi lo lasciai e mi avvicinai al corpo di Shigaraki. Mi abbassai e gli toccai il collo con due dita.

Aurora: "Sei vivo eh stronzo?" Dissi a bassa voce. Gli Hero si avvicinarono. "È ancora vivo, portatelo via prima che recuperi i sensi." Dissi senza guardare in faccia nessuno. Feci per andarmene ma qualcun mi prese il polso.

Katsuki: "Te ne andrai semplicemente come se nulla fosse?" Non mi girai a guardarlo. 

Aurora: "Ho ancora una cosa da fare." Dissi pensando, poi mi girai a guardare lui e tutti i miei compagni che ci guardavano. "Tornerò il prima possibile, tranquilli." Dissi prima di dare loro un dolce sorriso per poi raggiungere di nuovo la Yuei. Vidi Yuko nell'infermeria, ancora senza alcun segnale di vita. "Yuko, è finita." Dissi guardandola tristemente. Misi una mano sulla sua e subito mi venne un idea.

Il lago.

È tornata in vita da lì, forse posso riportarla di nuovo indietro!

Senza perdere tempo la presi in braccio e mi teletrasportai al lago nella grotta. Vidi di nuovo quella superficie così limpida eppure così oscura, sempre leggermente illuminata da quei cristalli. Lentamente mi avvicinai con ancora Yuko in braccio.

Mi immersi nel lago, scendendo sempre più in profondità. prima di scendere del tutto feci un respiro profondo e chiusi gli occhi prima di continuare e non sentire più niente.

Passarono pochi minuti.

Sia io che Yuko ritornammo a galla, entrambe con il fiatone per essere state l'ha sotto così a lungo. Raggiungemmo le rive del lago e di sedemmo lì. Sentii Yuko tossire qualche volta mentre io ancora cercavo di recuperare il fiato.

Yuko: "Come facevi a saperlo?" Disse dopo aver ripreso fiato, la guardai prima di tronare a guardare di nuovo la superficie del lago.

Aurora: "Ho solo ripensato a quando quel giorno ti ho vista uscire dal lago insieme agli altri usando la mia forza vitale. Non ero neanche certa avrebbe funzionato, ma tentar non nuoce giusto? Eh a quanto pare ho fatto bene." Dissi mentre avvicinavo le gambe a me e appoggiavo il mento sulle ginocchia. Lei mi guardò e poi guardò anche lei il lago.

Yuko: "Fossa di Lazzaro." La guardai senza capire. "Questo lago, è chiamato Fossa di Lazzaro, proprio perché è in grado di riportare le persone indietro, ma per farlo, serve qualcuno disposto a donare la sua forza vitale, quella necessaria per portare una persona indietro dall'aldilà. La forza che solo persone come te hanno." Disse spiegandomi.

Aurora: "Una forza che però non si riesce a controllare." Lei mi guardò intimandomi a parlare. "Qualcosa non andava là fuori Yuko. Ho quasi rischiato di uccidere i miei amici, non ne ho il controllo Yuko. Nonostante tu ti sia sacrificata, nonostante la distruzione della parte corrotta del quirk.. Sono arrivata ad un unica conclusione, il problema non è il quirk, sono io." Dissi abbassando lo sguardo. "Forse non ero la candidata perfetta per il quirk come hai sempre pensato. Lei mi prese il viso e lo girò verso di lei.

Yuko: "Non sei tu il problema Aurora." Disse sorridendomi dolce, mi lasciò andare il viso e mi guardò negli occhi. "Un quirk del genere non è facile da controllare, a me sono voluti decenni per imparare a tenerlo dentro di me, secondo te perché ho dovuto dividerlo in sette persone quando potevo darlo tutto ad una? Se io, la sua originaria posseditrice, non riuscivo a controllarlo, come avrebbe fatto una persona senza l'alcun minima esperienza?" Disse consolandomi. "Come per me, ti basterà solamente un po' di allenamento, dovrai dare al tuo corpo il tempo di abituarsi a tutto questo. E no, non so quanto potrebbe volerci, potrebbe essere questione di giorni, settimane, mesi.. o anni." Si alzò emi guardò dall'alto. "So che sei impaziente, è normale, sei giovane, ed è per questo che avrai più possibilità di imparare più in fretta di quanto ho fatto io. Io non ho avuto un maestro o qualcuno vicino a me disposto ad insegnarmi, ma tu Aurora, hai la fortuna di avere tutto questo." Disse per poi porgermi una mano. Io la guardai e la presi in modo che lei potesse aiutarmi ad alzarmi.

Ripensai alle sue parole e arrivai quindi ad un unica conclusione.

Era il momento.

𝕯𝖎𝖋𝖋𝖊𝖗𝖊𝖓𝖙𝖘 𝕲𝖆𝖒𝖊𝖘- 𝘈𝘶𝘳𝘰𝘳𝘢 𝘠𝘢𝘬𝘶𝘻𝘢Where stories live. Discover now