𝘟𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧 𝙁𝙞𝙛𝙩𝙮-𝙚𝙞𝙭

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                   DIFFERENT GAMES, Aurora Yakuza                              ( */ω \*)>

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                   DIFFERENT GAMES, Aurora Yakuza                              ( */ω \*)>.<Chapter Fifty-Six.<(*/ω\*)                                                         Big Three

⁓1A Class: Thinking                                                  ⁓Tokyo: 8:30

*Tre giorni dopo*

Deku rientrò in classe e subito dimostrò la determinazione che aveva nel voler recuperare. Aizawa decise di farci parlare con i Big Three della scuola, ovvero i tre studenti migliori dell'istituto. Tutti e tre stavano facendo un tirocinio, e quindi ci parlarono loro direttamente della loro esperienza.

*Poco dopo*

Aurora: "Da parlare di tirocini, a combattere contro un tipo nudo. Cosa sto facendo della mia vita?" Dissi guardando come quel tipo, Mirio, stava stendendo tutti con una tecnica piuttosto semplice. Usava il suo quirk per trapassare la terra, lo disattivava per colpirci e lo riattivava per passare alla prossima persona. Lo vidi guardarmi e capii che il suo prossimo obbiettivo ero io. Non appena mi spuntò davanti, giocai il suo stesso gioco. Usai il suo stesso quirk e il suo pugno mi attraversò, scattai a destra per togliermi dal raggio d'azione del pugno, disattivai il quirk, gli presi il braccio, mi girai di schiena contro di lui e lo atterrai.

Tutti mi guardarono senza parole.

Deku: "C-Come hai fatto?!" Disse venendo verso di me. Io mi girai velocemente verso di lui per non rischiare di vedere qualcosa di troppo.

Aurora: "Cosa?"

Mina: "Da quando puoi anche tu farti attraversare in questo modo?" Disse sorpresa. Scrollai le spalle.

Mirio: "Mi hai preso alla sprovvista, complimenti! Ma da quello che so, il tuo quirk non dovrebbe essere in grado di faro, o sbaglio?" Disse dopo essersi rimesso i pantaloni. Mi girai a guardarlo.

Aurora: "E tu che ne sai del mio quirk?" Dissi assottigliando lo sguardo.

Mirio: "Beh, sei famosa nella scuola, sai.." Disse facendo attenzione alle parole che usava.

Aurora: "Per essere stata rapita dai Villain? Dillo, non sono una fottuta bambina, non ho bisogno di censure." Dissi innervosita, perché tutti pensano che parlare di questo in mia presenza sia una cosa così brutta? Quel che è successo è successo, parlarne o meno non cambierà di certo il passato.

Mirio: "Hai ragione, scusa." Disse mettendosi una mano dietro il collo. Alzai gli occhi al cielo e lo superai. Non avevo un motivo preciso per avercela con lui, ma il fatto che Aizawa li avesse definiti i migliori dell'istituto mi ha innervosito abbastanza. Se persone come lui sono gli standard della scuola, allora io dovrei essere la migliore di tutto il Giappone.

*Più tardi*

Mi sedetti di fianco a Mina in uno dei divanetti del dormitorio, chiusi gli occhi e piegai la testa all'indietro per appoggiarla sullo schienale del divanetto. Chiusi gli occhi per qualche secondo sentendomi stranamente più stanca del solito.

Eppure non ho fatto niente di faticoso..

Katsuki pov;

Era quattro giorni che Aurora non mi rivolgeva la parola, e che io non facevo lo stesso.

Katsuki: "Muovetevi a darmi la vostra spazzatura!" Dissi a quelle altre comparse. Mentre aspettavo che mettessero tutto nei sacchetti, mi presi qualche secondo per guardare Aurora. Era seduta sul divano, di fianco a occhi da procione. Aveva la testa appoggiata allo schienale e gli occhi chiusi. Sembrava stanca. La vidi poi aprire gli occhi, si girò e i nostri sguardi si incontrarono dopo tanto tempo. Guardi i suoi occhi azzurri ghiaccio senza sbattere ciglio.

Purtroppo però lei distolse lo sguardo. La vidi dire qualcosa alle ragazze, loro la guardarono preoccupata e lei scosse la testa negativamente. Poi andò verso le scale. Fece qualche gradino poi la vidi mettersi una mano sulla tempia prima di continuare.

Dovevo parlarle. 

Andai a buttare quella fottuta spazzatura. Rientrai subito nel dormitorio. 

Kirishima: "Ehi Bakugou-" Lo ignorai mentre lui cercò di dirmi qualcosa. Andai dritto verso al mia destinazione. La camera di Aurora.

Bussai più volte e solo dopo la terza aprì la porta.

Aurora: "Mina ti ho detto che sto ben-" Si fermò dal parlare vedendomi. Sospirò prima di chiudere la porta, ma la bloccai poco prima che potesse farlo. Lei mi guardò male e io entrai nella sua stanza.

Aurora: "Non mi sembra che io ti abbia dato il permesso di entrare." Disse guardandomi. Io non dissi niente, sono sapevo cosa dire. Lei sbuffò e si massaggiò le tempie mentre andava verso uno scaffale, prese una bottiglietta d'acqua e una pasticca, la mandò giù e chiuse gli occhi per qualche secondo. Poi mi guardò. "Quindi? Che vuoi?" Disse senza girarsi.

Katsuki: "Parlare di.. sai cosa." Dissi mentre nella testa mi tornarono in mente le immagine di lei che mi urlava contro e iniziava a piangere. Si andò a sedere sul letto e mi guardò.

Aurora: "Avanti parla, prima che cambi idea." Disse incrociando le gambe e inclinandosi indietro tenendosi alzata però con le braccia. Sospirai pensando come iniziare.

Katsuki: "Avevi ragione. Non avrei dovuto attaccare Deku in quel modo quel giorno. Mi sono fatto prendere dal fatto che All Might lo avesse preso nelle sue grazie e non ho pensato a quello che facevo." Dissi abbassando lo sguardo. Lo rialzai poco dopo per incontrare il suo, ancora inespressivo.

Aurora: "Continua." Disse secca senza mostrare nessuna espressione in particolare.

Katsuki: "Anche quando ci hai curati. Non avevo scaricato ancora del tutto la mia rabbia e mi sono accanito su di te. Vederti in quel modo, mi ha fatto capire che avevo davvero oltrepassato il limite, facendomi capire che fossi ancora dalla parte del torto." Dissi abbassando lo sguardo, non so perché, ma il modo in cui mi stava guardando, mi impediva di guardarla negli occhi. Sentii i suoi passi avvicinarsi. Allora alzai lo sguardo vedendo che era a pochi centimetri dalla mia faccia.

Aurora: "Mi prometti che non farai più una cazzata del genere?" Disse alzando un sopracciglio non ancora convinta. Io annuì semplicemente. Lei mi sorrise e mi abbracciò. Rimasi sorpreso da questo suo improvviso cambio d'umore. Le circondai i fianchi con le braccia per attirarla più vicina a me. Rimanemmo così qualche secondo prima che lei si staccasse un po' per guardarmi. Alternai lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra per un paio di volte prima di fiondarmi sulle sue labbra, quelle labbra che tanto mi erano mancate in quei giorni.

...

Aurora: "Quindi domani torni a scuola?" Mi chiese così dal nulla guardandomi quasi spaventata.

Katsuki: "Sì." Dissi perplesso dalla domanda e dal suo sguardo.

Aurora: "Ah, peccato, la classe era così tranquilla, così silenziosa." Disse sospirando rassegnata.

Katsuki: "Cosa vorresti insinuare scusa?!" Chiesi guardandola male. Lei scrollò le spalle con un sorrisetto sulla faccia. 

Aurora: "Niente Katsuki, assolutamente niente." Disse guardando altrove.

Katsuki: "Tu.. BRUTTA-"

𝕯𝖎𝖋𝖋𝖊𝖗𝖊𝖓𝖙𝖘 𝕲𝖆𝖒𝖊𝖘- 𝘈𝘶𝘳𝘰𝘳𝘢 𝘠𝘢𝘬𝘶𝘻𝘢Kde ÅŸijí příběhy. Začni objevovat