I mesi passarono in fretta e arrivammo già ad ottobre. Noitirocinanti fummo invitati al funerale di Nighteye che si tenne con le poche persone strette, i tirocini furono fermati per un periodo impreciso.
Eri si è finalmente svegliata, visto che non sappiamo se potrebbe perdere il controllo, non è ancora impossibile incontrarla, il corno che aveva sulla testa si è rimpicciolito mentre aveva la febbre e ora è quasi inesistente.
Guardai, leggermente inqueta, il rapporto tra Deku e Aoyama. Perché cazzo continua a ficcargli formaggio in bocca? Letteralmente, è da tutto il giorno che li vedo parlare e mangiare formaggio, sinceramente io mi ero dimenticata completamente che Aoyama facesse parte della nostra classe.
Li lasciai stare e tornai al mio allenamento. Dovevo mettere in pratica quel poco che sapevo di questa nuova parte del mio quirk.. o forse dovrei definirli nuovi quirk? Bah.
In poche parole, posso pensare a qualsiasi tipo di quirk che voglio e lo avrò, ma sarà una versione modificata basata sui colori rosso e nero.
Ci fu subito una domanda che mi passò per la mente, qualcosa che sapevo mi avrebbe tormentata in eterno.
Aurora: "Se provassi a fare un arcobaleno, sarebbe sempre nero e rosso?" Dissi guardando il nulla, come ho fatto a non pensarci prima.
Cavolo, questo è un problema, devo verificare immediatamen-
Kirishima: "Aurora!" Mi girai a guardarlo male per aver interrotto i miei pensieri. "Potresti aiutarmi ad allenare il mio quirk?" Disse indicando anche Katsuki e Sato che lo stavano aiutando fino a poco fa con la sua nuova tecnica.
Aurora: "Emh, si un secondo!" Dissi, cercai di nascondermi leggermente mentre pensavo a creare una arcobaleno.
...
Aurora: "Oh andiamo! Davvero?!" Dissi vedendo che non ci riuscivo. "Cos'è una punizione divina per la mia curiosità?!" Dissi guardando in alto come se potessi vedere qualcuno per poi sbuffare e raggiungere i ragazzi che mi stavano aspettando.
Katsuki: "Che stavi facendo?" Disse guardandomi perplesso.
Aurora: "Sfidando gli dei a quanto pare." Dissi alzando gli occhi al cielo. Lui mi guardò perplesso ma io gli feci segno di lasciar stare.