𝕯𝖎𝖋𝖋𝖊𝖗𝖊𝖓𝖙𝖘 𝕲𝖆𝖒𝖊𝖘- 𝘈𝘶𝘳𝘰𝘳𝘢 𝘠𝘢𝘬𝘶𝘻𝘢

𝘾𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧 𝙁𝙤𝙧𝙩𝙮-𝙨𝙞𝙭

              DIFFERENT GAMES, Aurora Yakuza                                ( */ω ＼*)>.<Chapter Forty-Six>.<(*/ω＼*)                                                 Interrogation

⁓Police Office: Talking with All Might          ⁓Tokyo: 00:21

L'Hero continuò a farmi domande ma io rimasi sempre zitta e continuai a guardalo.

All Might: "Non hai proprio intenzione di parlare?" Alzai un sopracciglio. "Lo prendo per un no." Poi prese un'altra cartella e me la passo sul tavolo. "Aprila." Lo guardai perplessa. La aprì e allora le vedi.. le foto di tutti i discendenti della dinastia, morti.

Aurora: "Chi sarebbero?" Dissi lasciandolo sorpreso, probabilmente si aspettava che avessi detto qualcosa come 'li conosco' oppure 'chi è stato ad ucciderli?' ma di certo non si aspettavo una domanda del genere. Sorrisi mentalmente sapendo di essere riuscita a confonderlo, allora sono una brava attrice, è Katsuki quello che mi conosce troppo.

X: "Signore, mi dispiace ma è finito il tempo." Disse una guardia entrando in stanza. Io allora mi alzai dalla sedia e uscì dalla stanza. Non appena fui fuori mi ritrovai Shoto, Katsuki, Kirishima e Izuku ad aspettarmi.

Aurora: "Che ci fate ancora qui voi?"

Kiri: "Eravamo preoccupati. Non abbiamo avuto il tempo di parlare con te prima quindi volevamo sapere se stessi bene." Io annuì per rassicurarli. Vedemmo poi una macchina parcheggiare qui fuori.

Mamma: "Aurora!" Disse correndo verso di me, mi abbracciò forte. Dalla macchina uscirono anche mio padre e i mie fratelli. Subito vennero anche loro da me preoccupati.

Papà: "Stai bene tesoro?" Disse controllando se fossi ferita.

Aurora: "Si tutto bene." Dissi, poi sentii il bisogno da farlo. "Mamma, papà.." Feci segno a Shoto di avvicinarsi, lui fece qualche passo verso di me. "Lui, è mio fratello." Dissi guardandoli. Li vidi sgranare gli occhi. 

Shoto: "Salve, io sono-" Alzò la mano per stringere la mano a mio padre.

Papà: "Todoroki Shoto." Disse quasi con disgusto. Lo guardai male non capendo il perché di quel tono. "Quindi tu saresti il fratello di mia figlia." Disse guardandolo male. Sentii mia madre stringermi di più a se, alzai lo sguardo e vidi che anche lei guardava male il ragazzo. 

Mamma: "Tuo padre è Endevor, Enji Todoroki.. Padre per modo di dire." Disse secca.

Aurora: "Mamma!" Non nascondo che fossi d'accordo con lei in parte visto che avevo avuto 'l'onore' di conoscerlo.  Shoto sentendosi in soggezione abbassò la mano e li guardò teso. E poi, come si dice, quando si parla del diavolo, spuntano le corna. Infatti, ecco il Pro Hero Endevor entrare nella stazione di polizia.

Endevor: "Shoto.." Disse guardando suo figlio, poi guardò me. Lo guadai negli occhi fidandomi poco e niente di lui. Fece un passo verso di me ma subito mio padre si mise in mezzo.

Papà: "Stalle lontano. Ho già sentito in giro come ti comporti con i tuoi figli. Aurora è riuscita a salvarsi e non lasceremo che torni con voi." Disse subito guardando senza timore l'Hero che lo guardò sorpreso. "Andiamocene." Disse lui avviandosi verso la macchina, mia madre mi trascinò via.

Aurora: "Aspetta io-" Lei si fermò e mi guardò.

Mamma: "Stai lontana da quei Todoroki tesoro." Disse guardandomi. "Non lasceremo che Endevor ti porti via e faccia quello che ha fatto al resto dei suoi figli." Entrai in macchina e ce ne andammo. Non capivo il perché i mie fossero così ostili nei confronti di Endevor, forse semplicemente temevano me ne sarei andata?

*A casa*

Entrai in casa sospirando dopo l'avventura, o meglio, sventura appena vissuta. Mi chinai davanti alla foto di Yuko, questa volta però non le dissi niente. Ovunque lei sia, sono sicura che sappia già cosa è successo e cosa sta per accadere. Sentendomi poi troppo stanca per continuare a fare qualcosa, salii in camera e mi buttai dal letto e dopo sei giorni di insonnia, chiusi finalmente gli occhi cadendo tra le braccia di Morfeo.

*Il giorno dopo*

Mi svegliai sentendo qualcuno parlare al piano di sotto. Mi alzai e guardai l'ora. le 16:37.. LE 16:37?! Cavolo ho dormito per più di mezza giornata.. Beh cosa pretendevo dopo aver perso sei giorni di sonno. 

Andai in bagno sistemandomi un po' e poi scesi al paino di sotto. Vidi i miei genitori parlare con Aizawa e All Might.

Papà: "Scordatevelo." Lo sentii dire. "Incredibile che prima di entrare in questa scuola la sua vita fosse perfetta, invece adesso è stata perfino rapita dai Villain?! Avevate detto di aver migliorato la sicurezza della scuola ma a me non sembra proprio!" Disse guardandoli male.

Aizawa: "Capiamo come vi sentiate e ci scusiamo profondamente per quello che è suc-"

Papà: "Le scuse non servono a  niente! Nostra figlia poteva morire mentre voi Heroes ve la prendevate con comodo per trovare dove la tenevano!" Disse alzandosi dal divano. "Abbiamo già deciso, ritireremo Aurora dalla Yuei." Disse subito, sgranai gli occhi, mi vogliono togliere dalla Yuei?! Decisi allora di farmi vedere. Tutti si girarono a guardarmi.

Mamma: "Oh tesoro, non ti abbiamo svegliata vero?" Disse pensando fosse stata colpa loro.

Aurora: "No mamma, e sono sveglia da abbastanza da aver sentito la vostra conversazione." Dissi facendogli capire dove volevo arrivare.

All Might: "Vi prego famiglia Yakuza, di riporre la vostra fiducia in noi un ultima volta, proteggeremo Aurora ad ogni costo!" Disse lui pregando i miei genitori, loro rimasero sorpresi nel vederlo pregarli in quel modo.

Papà: "Vi ab-"

Aurora: "Papà." Lui mi guardò. "Ti prego, sono abbastanza grande da sapermi anche difendere. Non c'è bisogno di ritirarmi dalla scuola per una cosa del genere. Se voglio diventare un Hero, allora non posso certo lasciarmi influenzare da cose del genere." Dissi guardandolo negli occhi, lui mi guardò e sospirò.

Mamma: "Tesoro." Disse guardando mio padre. 

Haru: "Sorellonaaa!" Disse il bambino uscendo dalla sua stanza. "Vuoi venire a giocare con me?" Disse saltellando mentre teneva in mano un action figure di All Might. Guardai un ultima volta i miei genitori per poi andare con Haru.

Papà pov;

Non appena Aurora e Haru se ne andarono, continuai a parlare con i professori. 

Papà: "Per quanto ci possa provare, so che non convincerò mai mia figlia a lasciare la scuola." Dissi sospirando e sedendomi sul divano di fianco a mia moglie. "Come penso sappiate, Aurora non è la nostra figlia biologica, nonostante ciò, si è integrata subito in casa. Aurora riesce a fare tutto senza sforzi, ha un talento naturale. Non sapevamo come fosse possibili, ma eravamo fieri di lei, ma abbiamo sempre sospettato che ci fosse qualcosa sotto, il vero motivo del perché si impegnasse così tanto in tutto, ma non ce l'ha mai detto. A parte questo, non posso negare che comunque Aurora è tornata a casa senza un graffio. Che sia stata lei a sapersi difendere un meno, vuol dire che comunque state in questa scuola l'ha aiutata." Alzai lo sguardo.