Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
DIFFERENT GAMES, Aurora Yakuza (*/ω ＼*)>.<Chapter Twenty>.<(*/ω＼*) Family Todoroki
⁓In the halls of the UA festival: looking at each other ⁓Tokyo: 14:54
Todoroki: "Fa niente. Fatto sta, che lei sembrava essere l'unica a capirmi, ogni giorno mi consolava e provava anche a proteggermi da mio padre. Poi accadde tutto in fretta. Lei e mio fratello maggiore morirono in un incendio, mia madre sembrava essere impazzita dopo quel giorno, non riusciva più a reggere mio padre, è stata lei a farmi questo, ma so che non voleva, è solo colpa di mio padre." Disse toccando la bruciatura. "Quel giorno capii una coa, mia sorella, era l'anello che teneva stabile la mia famiglia. E dopo la sua morte, quell'equilibrio apparentemente stabile, crollò." Lo guardi tristemente.
Aurora: "E perché me lo stai dicendo?"
Todoroki: "Non lo so neanche io, ma sento come di potermi fidare di te, ogni volta che ti guardo, sento come di averti già vista, sento di potermi fidare anche ad occhi chiusi. E poi.. penso sia anche per il fatto, che hai lo stesso nome di mia sorella." Disse abbassando lo sguardo. Poi mi spiegò quindi che scelta aveva fatto.
Aurora: "Sai, ti credevo più intelligente." Lui mi guardò sorpreso, io mi avvicinai e gli misi le mani sulle spalle. "Che cazzo hai in testa?! Non usare parte del tuo quirk solo perché tu e tuo padre ce l'avete uguale?! Ma dico ti sei fumato qualcosa da piccolo per caso?" Dissi guardandolo male. "Solo perché avete lo stesso quirk, non vuol dire che siete la stessa persona, e sai perché? Perché non è un quirk a definire la persona, ma è il modo in cui lo usa." Dissi sorridendogli leggermente, lui sgranò gli occhi.
Katsuki: "EHI VOI DUE!" Ci girammo entrambi per vedere Katsuki avvicinarsi velocemente. Ci separò subito e si mise davanti a me. "Vedi di starle lontano, maledetto bastardo!" Todoroki lo guardò annoiato e io sospirai rassegnata.
Aurora: "Hai già finito la sfida?" Dissi leggermente infastidita.
Katsuki: "Si." Disse secco guardandomi male. Mi prese il polso e mi portò lontano dal ragazzo pokeball. Poi tutti andammo nelle nostre direzioni. Io decisi di andare negli spogliatoi della nostra classe per pensare mentre aspettavo il turno della mi sfida mentre i due ragazzi tornarono sugli spalti. Camminai per i corridoi continuando a pensare a quello che mi aveva detto Todoroki
X: "Ehi tu." Mi girai per vedere un uomo alto e muscoloso con fiamme sparse su tutto il corpo.
Aurora: "Endevor." Dissi per niente sorpresa e piuttosto infastidita dalla sua presenza. "Non dovresti essere sugli spalti?" Dissi continuando la mia strada verso gli spogliatoi.
Endevor: "Ti ho vista lottare." Disse serio, mi girai e lo guardai con la coda dell'occhio annoiata. "Sei riuscita a battere i tuoi compagni senza faticare. Devi avere una potenza di fuoco che non passa inosservata. Parlando di numeri, la forza del tuo quirk potrebbe essere comparabile a quella di All Might." Sopirai stanca, non ho tempo per questo.
Aurora: "Devo andare." Dissi ignorandolo. Feci per andarmene ma mi fermò di nuovo.
Endevor: "Mio figlio Shoto, deve superare All Might. La lotta contro di te sarà un ottimo test." Disse alludendo al fatto che avrei perso. Lo sentii andare via.
Aurora: "Todoroki mi ha detto quanto fai schifo." Dissi senza mezzi termini, lo sentii fermarsi di colpo. "Shoto non è lei, se lo ricordi bene." Prima di andarmene lo guardai un ultima volta. "Ah e, il mio quirk, non è 'comparabile' a quello di All Might. Io sono ben superiore, superiore a lui, e a lei, Endevor, eterno numero 2." Dissi rinfacciandoglielo, poi me ne andai lasciandolo senza parole.
*Poco dopo*
Uscì dallo spogliatoi per dirigermi verso il campo dopo aver sentito l'annuncio dell'inizio della mia lotta.
Mic. "SIAMO ALLE SEMIFINALI ORMAI GENTE, I NOSTRI DUE SFIDANTI SONO SUL CAMPO! DA UN LATO, TODOROKI SHOTO, DIPARTIMENTO HERO, 1A, E DALL'ALTRA, AURORA YAKUZA, DIPRATIMENTO HERO, 1A!" La folla esultò eccitata. "STAAAART!" Guardai Todoroki che non perse tempo e mi attaccò con il suo ghiaccio. Lo guardai annoiata. Rimasi immobile e mi lasciai congelare.
Mic: "INCREDIBILE GENTE, CHE LO SCONTRO SIA DAVVERO FINITO IN QUESTO MODO?!" Il ghiaccio iniziò a illuminarsi di rosso e di colpo la montagna di ghiacciò esplose per poi sciogliersi subito. "COOOOOSA?! INCREDIBILE, YAKUZA HA FATTO SLATARE IN ARIA QUELLA MONTAGNA DI GHIACCIO COME E NULLA FOSSE!" Guardai annoiata il ragazzo dai capelli a metà che mi guardava attento, a differenza di Iida e Izuku, non si è fatto prendere dal panico. Iniziammo a camminare, ognuno attento alle mosse dell'altro. Lui continuò ad attaccarmi provando a congelarmi la non appena il ghiaccio si avvicinava troppo a me, si scioglieva immediatamente. Poi toccò a me attaccarlo, così gli corsi incontro e gli tirai un pugno.
Aurora: "INSOMMA QUELLO CHE HO DETTO PRIMA NON É SERVITO AD UN CAZZO ALLORA!" Dissi guardandolo incazzata, lui mi guardò sorpreso. "MI RIFIUTO DI VINCERE SAPENDO CHE NON USATO IL MASSIMO DELLE TUE FORZE, QUIDNI VEDI DI COLLEGARE QUEI DUE NEURONI CHE TI RIMANGONO IN TESTA E COMBATTI CODARDO!" Dissi mentre lui ancora mi guardava senza parole.
Todoroki: "Io non posso-"
Aurora: "TI STAI TRATTENENDO SOLO PERCHÉ NON VUOI FAR CREDERE A TUO PADRE CHE TU TI SIA ARRESO AL SUO VOLERE, MA NON DEVI RINUNCIARE SOLO PERCHÉ NON VUOI DARE UNA SODDISFAZIONE A LUI, FALLO PER TE!" Lui abbassò lo sguardo e strinse i pugni, poi vidi finalmente la parte sinistra circondarsi da una fiamma. Bene. Iniziammo a combattere di nuovo e questa volta usò anche il suo fuoco, l'unica differenza, è che probabilmente era la prima volta dopo tanto tempo che lo usava, e quindi, non ha il controllo che ho io.
Si creò una grande fiamma e sentii suoi padre urlargli dagli spalti di battermi, ma subito assorbii il suo foco.
Todoroki: "Cosa?!" Disse sgranando gli occhi.
Aurora: "Ho vinto, Todoroki Shoto." Dissi per poi rilasciare tutta la potenza di fuoco accumulata in un unico colpo che lo scaraventò fuori dal campo.
Midnight: "Aurora vince!" Tolsi una la ciocca di capelli che durante la lotta mi era finita in faccia. Sospirai per riprendere un attimo fiato e calmarmi, poi guardai il cielo.
