104 (Finale)

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Quella sera stessa, Natsu ed Happy avevano accompagnato Lucy a casa, come sempre.

Natsu e Lucy avevano camminato mano nella mano, con un sorriso stampato in faccia.

Lucy aveva tanti pensieri per la mente. Era felice sì, era felice come non lo era mai stata prima, però si sentiva anche nervosa. Non voleva dire nulla, non voleva far credere a Natsu che avesse dei dubbi.

Natsu si sentiva rilassato e felice come non mai, quasi non riusciva a credere che tutto stesse accadendo davvero.

Happy anche volava gaio vicino ai due amici, immerso nei suoi pensieri. Del tipo "ci sarà del pesce alle nozze?", o "spero che Natsu non rovini tutto". Però quei pensieri erano in senso buono.

I tre arrivarono di fronte casa della ragazza. Lucy stava già per salutarli, tuttavia Natsu l'afferrò per il polso. Non sapeva perché l'avesse fermata così bruscamente, come si fosse sentito ansioso.

- Senti Lucy, - pronunciò. - Visto che dicono che non si debba vedere la sposa prima del matrimonio, che ne dici se stasera dormiamo insieme un ultima volta prima di... Beh, hai capito. - Natsu si sentiva stranamente a disagio, come se non riuscisse a trovare le parole, si sentiva un idiota.

A Lucy non parve strano che Natsu volesse dormire con lei, anche perché, di recente, soprattutto visto che i due di Edolas erano lì, avevano dormito insieme tutti i giorni. La ragazza gli fece l'occhiolino: - Beh, in fondo siamo come già sposati, no? Quindi non devi nemmeno chiedere. - e gli sorrise alla fine.

Natsu sentì il sangue arrivargli alla faccia. Che gli prendeva? Scosse il capo per tentare di tornare il solito sé e balbettò. - C-certo. - con il cervello che faticava a funzionargli.

Lucy ridacchiò e gli afferrò la mano, intrecciando le loro dita, e lo guidò dentro casa insieme a lei, seguita da Happy.

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I due si erano messi a dormire. In effetti, si sentivano entrambi un po' stanchi per via di quelle emozioni. Però erano anche nervosi, soprattutto Natsu, che adesso provava un'inaudita irrequitudine che gli faceva contorcere lo stomaco.

- Lucy? - fece lui, quando furono sdraiati sotto le coperte, uno di fronte l'altro.

- Sì? - fece lei, cercando di nascondere quanto fosse agitata.

- Ecco... - Natsu dovette trattenersi dal balbettare o sudare freddo, si sentiva come il Natsu di Edolas, non era mai stato tanto nervoso. - Sei felice? - le chiese di nuovo, con il cuore in gola.

Lucy fece un grande sorriso. - Certo che lo sono, Natsu. - la ragazza non capiva perché lui si sentisse tanto insicuro da un momento all'altro.

Il ragazzo spostò gli occhi verso un punto imprecisato, come stesse divagando con la mente, poi tornò sulla ragazza. - Scusa se la data ti è sembrata troppo presto io... Non voglio farti pressioni. - si scusò lui, sinceramente. Si sentiva come se si stesse verificando l'opposto di tutto ciò che aveva programmato, come se stesse rovinando tutto, però non voleva esternare quei pensieri negativi.

Lucy scosse la testa. - Va bene così, davvero. Cercò le sue mani sotto le coperte e le intrecciò alle sue, stringendole forte. - Non importa che sia domani o fra un mese o fra un anno... Io vorrò sempre stare con te. Ti avrei sposato se me lo avessi chiesto un anno fa.

Natsu rise leggero a quell'ultima frase. Le parole di Lucy l'avevano fatto rilassare. - Ma un anno fa non stavamo nemmeno insieme. - rifletté.

- Appunto, - fece lei, ridendo leggera a sua volta. - Ciò che voglio dire è che, ho sempre saputo ciò che provavo per te.

Fairy Tail - A Nalu StoryWhere stories live. Discover now