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- Siamo venuti a darti il buongiorno. - disse Happy, esclamando un "cì" alla fine.

Lucy si rese conto di essere soltanto con l'asciugamano addosso e doveva ancora asciugarsi e vestirsi. Si era svegliata da più o meno mezz'ora e già i due si erano intrufolati a casa sua. Era sicura che qualche giorno avrebbe aperto gli occhi nel bel mezzo della notte e li avrebbe trovati lì nell'oscurità.

- Perdonaci Lucy, è stata un'idea mia venire. - disse Natsu, con un tono stranamente conciliatorio.

- Avreste potuto aspettare un'ora o meno e sarei arrivata alla gilda. - replicò la ragazza, scuotendo la testa, tuttavia il suo tono si era leggermente addolcito.

- Volevo scusarmi per ieri. Ecco... mi sono lasciato prendere un po' la mano. - il ragazzo si grattò la testa mentre sfoggiava un sorriso del tipo "sono fatto così".

- Non so perché tu ti stia scusando con me. - ribatté Lucy. - Dovresti scusarti con i due nuovi arrivati, per averli messi al tappeto il loro primo giorno alla gilda.

- Non ci penso nemmeno. - obiettò Natsu, incrociando le braccia e mettendo il broncio, come un bambino viziato che non voleva ammettere le proprie colpe. La ragazza gli lanciò un'occhiata fulminante ed il ragazzo diventò subito docile. - Sì, sì, certo, lo farò. - disse frettolosamente, ponendo le mani avanti.

- Adesso devo vestirmi quindi... fuori da casa mia! - esclamò, urlando quell'ultima frase, prima di buttarli fuori di casa, sbattendo la porta alle loro spalle.

- Perlomeno è sempre la solita Lucy. - commentò Happy.

- Già. È davvero divertente quando si arrabbia. Anche se potrebbe smetterla di buttarci sempre fuori di casa. E noi che volevamo essere gentili. - Natsu scrollò le spalle, abituato alle reazioni isteriche di Lucy, ed entrambi tornarono alla gilda.

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- Credo che ieri sia stato divertentissimo, dobbiamo batterci di nuovo! E questa volta non ci sarà nessun pareggio perché vi batterò! - era il modo di Natsu di riappacificarsi con Sting e Rougue.

- A me queste non sembrano le scuse che Lucy intendeva... - commentò Happy, quasi tra sé e sé.

- Ti abbiamo sottovalutato, Dragon Slayer del fuoco. Allora sei davvero temibile come dicono. - si espresse Rougue, quasi in tono saggio.

- Puoi dirlo forte! - esclamò Natsu, oroglioso.

Sting si era limitato ad osservare il ragazzo, con le braccia conserte, squadrandolo dalla testa ai piedi.

- Che cos'hai da guardare?! - saltò Natsu, pronto a picchiarlo, di nuovo.

- Non capisco come faccia un ragazzo come te ad essere amico di Lucy. - pronunciò, quasi con disprezzo.

Quelle parole colpirono Natsu, che s'infervorò ancora di più. - Vedi che Lucy non è soltanto una bella ragazza che si trova per caso a far parte di questa gilda. Sebbene lei sia una principessa, ha scelto di guadagnarsi da vivere con le proprie forze e fin da subito ha fatto di tutto pur di entrare in questa gilda. Non la conosci nemmeno, ma io sì. So quanto valga come amica e come maga. Sappi che lei non è quel tipo di ragazza che puoi comprare con le lusinghe!

Era il discorso più lungo che avesse mai fatto, persino Happy era rimasto a bocca aperta. Natsu ripensava a come la gentilezza di Lucy l'aveva quasi portata all'essere catturata e condotta in una gilda oscura, contro la sua volontà. Non avrebbe permesso che qualcosa del genere si fosse ripetuta.

Sting sorrise e vedendo quanto i due fossero amici si sentì quasi geloso di quell'amicizia. - Tranquillo, non vi darò più fastidio. - disse, stranamente, come se si fosse rassegnato. - Però siamo sempre pronti per un'altra sfida.

Fairy Tail - A Nalu StoryWhere stories live. Discover now