Fairy Tail - A Nalu Story

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I quattro si erano sistemati per la notte, Happy e Charle si trovavano l'uno accanto all'altra nel loro rispettivo giaciglio, schiena contro schiena, e stranamente si erano addormentati presto, persino Charle.

Natsu e Lucy si erano anche sdraiati sul già di per sé stretto giaciglio, però loro si trovavano uno di fronte all'altra.

Lucy pensò come la situazione non avesse potuto essere più imbarazzante. Lucy era sdraiata sul fianco, le braccia strette al petto in modo da schiacciarsi il più possibile, ma ciò non cambiava il fatto che fosse appiccicata a Natsu. Il ragazzo era anche sdraiato verso di lei, un braccio piegato dietro la testa a fargli da cuscino, l'altro riposava semplicemente lungo il suo fianco, in una posa piuttosto rigida.

Natsu aveva evitato di fare qualsiasi mossa avventata in modo da non mettere a disagio Lucy e soprattutto non farla arrabbiare, come quando si era infilato nel suo sacco a pelo e lei aveva finito per dargli una testata.

I due si fissavano semplicemente, Natsu era inespressivo, come sempre, Lucy invece non ebbe da rimuginare su quella situazione imbarazzante perché si accorse piuttosto di essere scomoda in quella posizione che le avrebbe probabilmente impedito di addormentarsi. Non avendo un cuscino o qualcosa a sopraelevare la testa, aveva il collo caduto di lato e la testa poggiata sulle foglie appiccicose. La ragazza fece una smorfia, involontariamente.

- Cosa c'è che non va? - domandò Natsu, perseverando nel suo atteggiamento pacifico.

- Mi fa male il collo, come fai a dormire in questo coso? - rispose Lucy, schiettamente.

- Infatti è la prima volta che ci dormo. E tu come fai a dover dormire sempre con un cuscino? - ribatté Natsu, anche se quella domanda non aveva molto senso.

- Perché? Tu dormi senza?! - controbatté ancora Lucy, che non seguiva i discorsi senza senso di Natsu.

Ecco ci risiamo, stiamo battibeccando, iniziamo sempre in questo modo... Rifletté la ragazza. Sentiva i pensieri affollarsi nella sua testa, come sempre, quasi staccandola dalla realtà.

Natsu aveva detto qualcosa, ma Lucy non aveva sentito per via della sua distrazione. - Cosa?

Natsu ripeté: - Ho detto che, se vuoi, posso mettere il braccio sotto la tua testa, così puoi usarlo come cuscino. - propose, in tono calmo.

Lucy dovette ammettere che non era una cattiva idea. Annuì leggermente, poi alzò di poco la testa, in modo che Natsu potesse mettere il braccio sotto. Lo aveva semplicemente disteso, in modo che Lucy poggiasse ora la testa sul suo avambraccio.

Nonostante Natsu non avesse più niente a supportare il peso della sua testa di lato, non si sentiva per niente scomodo, era semplicemente contento di poter aiutare Lucy come poteva.

I due si fissarono negli occhi per interminabili secondi, fermi come statue. Lucy poteva appena vedere la faccia ombrata di Natsu, nonostante il buio, riusciva a distinguere i suoi lineamenti facciali. Perché mi piace così tanto? Pensó Lucy, mentre non riusciva a staccare gli occhi da lui. È come se, fin da quando ci siamo conosciuti, fossi stata quotidianamente stregata da lui. Continuò il suo monologo interiore.

Lucy rifletté su cosa le piacesse di lui. Forse erano i suoi modi di fare, il suo essere sempre spontaneo, il modo in cui teneva a lei e con cui la tirava sempre su di morale, per non parlare del suo senso di giustizia e di amicizia. Avrebbe tralasciato il fatto che fosse un'idiota. Pensò alle sue braccia ed a come volesse che la stringesse ancora di più a lui.

Ogni volta che Natsu si trovava con Lucy, sentiva come se qualsiasi problema o pensiero negativo svanisse. Non riusciva quasi nemmeno a pensare, e lui già di per sé non pensava molto, quasi niente per l'appunto. Avrebbe dato qualsiasi cosa pur di rimanere lì per sempre, perso tra i suoi occhi. Era da quando si erano conosciuti che Lucy lo faceva sentire in quel modo. Fin dal primo giorno, non aveva fatto che pensare a lei, inconsciamente, a come volesse sempre starle accanto ed esserle amico. Era per questo che irrompeva sempre in casa sua, con il pensiero fisso di mettere su qualche trovata per farla innervosire.