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- Perché non la smetti di apparire in casa mia di prima mattina?! - era la prima cosa che Lucy aveva sbraitato non appena sveglia, ritrovandosi Natsu in piedi di fronte al letto come se la stesse aspettando, con le mani sui fianchi ed un grande sorriso.

- Perché devi sempre rimproverarmi? Preferiresti che non venissi mai a trovarti? - aveva ribattuto Natsu, senza muoversi dalla sua posizione, inclinando la testa di lato.

Lucy sospirò, in fondo sapeva che si sarebbe sentita sola se non avesse sempre avuto l'amico tra i piedi. Notò che Happy non era lì, ma non ci fu bisogno di chiedere il perché, perché Natsu si spiegò da solo.

- Oggi è un giorno speciale, quindi preparati in fretta. Ho detto ad Happy di aspettarmi alla gilda, e poi, è mattina presto, di solito dormiamo a quest'ora.

La ragazza non si era accorta che dovevano essere più o meno le sette e mezza del mattino, il che significava che si era svegliata più presto del solito. Forse era per il fatto che era finalmente riuscita a dormire tranquilla e senza interruzioni, come se avesse finalmente ritrovato la pace interiore. - Cosa c'è di tanto speciale oggi?

Natsu si portò le mani dietro la testa, non privandosi del suo sorriso, poi disse, con leggerezza. - Ogni giorno è speciale se è con te, Lucy.

Lucy arrossì e distolse lo sguardo dall'amico. Come faceva a pronunciare delle parole così importanti con una tale leggerezza? Si alzò dal letto e si stiracchiò. - Tu da quant'è che sei sveglio? - domandó, curiosa di vedere l'amico già in piedi a quell'ora.

Natsu ridacchiò, portandosi una mano dietro la testa e massaggiandosela. - In realtà, non ho dormito molto. Però sono comunque tutto un fuoco! - aveva assunto una posa determinata, con i pugni chiusi, come se stessero per andare in missione.

Lucy scrollò le spalle. In fondo, non poteva prevedere i suoi pensieri. Le sembrava strano che, nonostante adesso lei sapesse di provare qualcosa per lui, riuscisse comunque a comportarsi come sempre. Era come se improvvisamente si sentisse più sicura, come se non le importasse più di mostrarsi imbarazzata. - Per tua fortuna ho già fatto il bagno ieri sera o avresti dovuto aspettare ancora di più.

Detto ciò, la ragazza prese i suoi soliti vestiti, piegati e sistemati sulla sedia, e se li portò con sé in bagno per cambiarsi. Natsu non si lamentò, si limitò ad aspettare che Lucy si preparasse. Anche lui aveva i suoi soliti vestiti, e visto che il giorno prima aveva usato la vasca da bagno di Lucy, si sentiva anche profumato.

La ragazza non ci stette molto per prepararsi. Realizzò che, nonostante ancora non fossero nemmeno le otto, fuori sembrava come se la giornata fosse già iniziata. Il sole splendeva in un cielo blu. Lucy si ricordó che presto ci sarebbe stato il giorno della fioritura degli alberi arcobaleno. Sperava che questa volta avrebbe potuto vederli bene e di presenza.

- Sei stata stranamente veloce. - aveva notato Natsu, sollevato di non aver dovuto aspettare troppo tempo. - Allora, andiamo?

Lucy annuì e fece per andare verso la porta ma si sentì subito mancare il terreno sotto i piedi. Si accorse che Natsu l'aveva presa in braccio, come quando l'aveva caricata dalla caverna di ghiaccio. - Ma che ti salta in mente? - fece subito lei, rossa in viso. Davvero non sapeva cosa gli prendesse all'amico quel giorno, visto che era persino più strano del solito.

- Non mi va di uscire dalla porta. - aveva replicato lui, semplicemente, con un sorriso beffardo.

- Ma che... - stava per dire la ragazza, e per opporsi a quello strano comportamento da parte di Natsu.

Tuttavia, senza lasciarle repliche, Natsu si era tuffato dalla finestra, quasi come se i due stessero scappando dalla stessa casa di Lucy.

La ragazza aveva chiuso gli occhi e si era stretta a lui, quasi strillando, sentendosi cadere dal primo piano di casa sua.

Fairy Tail - A Nalu StoryWhere stories live. Discover now