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Le cose per Natsu erano andate in quel modo. Quel giorno, dopo che lui ed Happy avevano dormito da Lucy, i due erano davvero tornati al dormitorio.

Il gatto blu continuava a non capire l'atteggiamento di Natsu, il quale si era semplicemente andato a sedere sul letto, con aria annoiata.

- Allora, vuoi dirmi cosa ti prende o devo indovinare? - aveva detto Happy, in tono preoccupato quanto perentorio, come se fosse un genitore che voleva capire il proprio figlio.

Natsu però non disse nulla, si sdraiò sul letto, con le braccia dietro la testa ed un'espressione che quasi non lasciava trasparire alcuna emozione.

- Mi hai sentito? - insistette Happy, volandogli vicino. - Sembra quasi che tu voglia evitare Lucy. - aveva esaminato la situazione, con aria seria. Gli dispiaceva che Natsu si stesse comportano in quel modo, e non gli sembrava giusto nei confronti della loro amica.

- Lasciami in pace, Happy. - aveva detto lui, quasi seccato.

Il gatto blu era rimasto ferito per un momento, poi però aveva deciso di non demordere. - Non me ne vado da nessuna parte, vuoi allontanare anche me?

- Io non voglio allontanare nessuno. - aveva ribattuto, cercando di addolcire un po' i toni.

Happy la prese come l'occasione per far aprire Natsu finalmente con lui. Si avvicinò ancora di più, e si appoggiò alla sua spalla, letteralmente poggiando le zampe su di essa. Natsu però non si voltò a guardarlo. - Cosa è successo quella sera con Lucy? - aveva chiesto allora l'Exceed, con curiosità quanto apprensione.

Natsu aveva sospirato, continuando a fissare il soffitto con sguardo annoiato, cercando di non lasciarsi prendere dalle emozioni. Tuttavia, non appena iniziò a parlare, non poté fermare un lieve sorriso che si dipinse sul suo volto. - Semplicemente che ho capito ciò che provo per lei. - aveva pronunciato, e dal suo tono si percepiva l'emozione che cercava di nascondere.

Happy fu tentato di applaudire per essersene finalmente reso conto, o di urlargli e chiedergli quale cavolo fosse il problema in ciò. - E allora? Cosa provi? - aveva chiesto Happy, che ancora non capiva come ciò gli avesse causato quel malumore.

Natsu ci pensò su, e fu travolto dalle emozioni. Tuttavia, non si espresse, chiuse gli occhi, con sguardo serio e disse: - Non importa.

Happy cominciava ad essere stufo di quell'atteggiamento misterioso quanto stupido. Si mise a schiaffeggiarlo, facendogli aprire nuovamente gli occhi.

- Ah! Happy, mi fai male! - aveva detto, mentre cercava di allontanare l'Exceed dalla sua faccia.

- Perché non importa? Che vuoi dire? - aveva chiesto l'Exceed. Era sicuro che qualsiasi cosa provasse Natsu, doveva essere lo stesso per Lucy. Allora perché il ragazzo aveva un'aria così rassegnata?

Natsu si decise a parlare: - Il fatto è che, adesso che me ne sono reso conto, ho anche capito devo reprimere questi sentimenti e far tornare le cose come prima. - aveva un'aria perentoria, come se il suo discorso avesse una perfetta logica e fosse l'unica soluzione ai suoi problemi.

Happy aveva la mascella a terra. - Ma perché?! - aveva quasi urlato, che più di qualsiasi cosa, voleva vedere l'amico felice e anche Lucy.

Natsu gli lanciò un'occhiata fulminante. - Ma è ovvio, Happy. - dopo continuò. - Oggi le tue parole mi hanno ricordato che io e Lucy ci siamo fatti una promessa poco tempo fa. Quella promessa era che qualsiasi cosa succeda, le cose non sarebbero cambiate tra noi. - aveva svelato il mistero di quella tortura mentale al quale si era sottoposto. - Ma le cose tra noi stanno cambiando, o meglio, sono io che vedo le cose in modo diverso adesso, che voglio che le cose cambino.

Fairy Tail - A Nalu StoryWhere stories live. Discover now