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Le cose per Lucy erano andate in maniera inaspettata. Una volta arrivata alla fine del tunnel ghiacciato, aveva trovato qualcuno ad attenderla.

- Ti stavo aspettando. - aveva tuonato la voce, non appena Lucy era apparsa in quella grande sala ghiacciata.

Eppure, non venne attaccata ed ebbe il tempo di avanzare verso quella figura scura. Essa se ne stava al centro di quel suolo ghiacciato, in piedi, con le braccia incrociate al petto ed uno sguardo che non lasciava trapelare alcuna emozione. Era vestito completamente di nero, con un mantello mezzo bruciato che ondeggiava lievemente, nonostante lì non ci fosse vento, logica degli anime suppongo.

- Cosa significa tutto questo? - domandò Lucy, non appena potette avvicinarsi. Aveva subito riconosciuto il ragazzo vestito di nero, anche i capelli e gli occhi erano neri come la pece. - Che vuol dire che mi stavi aspettando?

Il ragazzo, o meglio dire, lo stregone oscuro, sorrise, finché non decise di spiegarsi: - Semplicemente che sapevo avresti scelto questo percorso. Non potevo esattamente prevedere che vi sareste divisi, ma l'ho sperato. - il suo tono non era né furioso, né malvagio, Lucy non capiva cosa avesse in mente.

- Se vuoi provare a rapirmi, questa volta non ci riuscirai! - aveva gridato Lucy, portandosi una mano alle chiavi degli spiriti stellari, pronta ad usarle.

Davanti a lei, infatti, c'era lo stregone oscuro, prima appartenente a Raven Tail, che l'aveva ingannata per cercare di portarla alla gilda oscura. Colui che Natsu aveva definito come farabutto intellettuale, lo scrittore che Lucy non poteva credere quanto fosse cambiato dal primo giorno in cui si erano conosciuti.

In quel momento, per di più, appariva ancora diverso, come se il suo potere oscuro fosse aumentato e lui fosse diventato più potente.

Lo stregone non si scompose, si limitò a rispondere. - Non voglio te. Stavolta mi bastano solo le chiavi dei tuoi spiriti stellari. - tuonó, come se le stesse dando l'ordine di consegnarle.

Lucy strinse le chiavi tra le sue mani, come a proteggerle. - Mai! - urlò. - Non ti consegnerò mai i miei amici!

Il ragazzo, però, non si era ancora mosso, né aveva usato la sua magia oscura, come se stesse aspettando che Lucy gli consegnasse le chiavi spontaneamente. - Non vorrei farti del male, Lucy. - aveva detto, come se la stesse risparmiando.

La ragazza s'irò ancora di più. - A cosa ti servo stavolta? A rientrare a far parte della tua gilda oscura?

Il mago oscuro la guardava quasi con curiosità e si chiedeva perché lei non lo avesse ancora attaccato. - Adesso non faccio parte di nessuna gilda oscura, ho deciso di agire da solo.

Alle parole del ragazzo, Lucy si fece pensierosa. Non capiva perché si stesse comportando così, perché avesse scelto di agire in quel modo, non solo passando dalla parte del male, ma anche rimanendo solo, senza alcun compagno o amico, che faccia parte di una gilda oscura o della luce.

- Sai, - fece lei, tornando ad un tono più calmo. - Ho persino pensato che tu fossi mio amico e che fossi tornato a Magnolia quella volta perché volevi vedermi. Ma mi sbagliavo. - spiegò, quasi in tono ferito.

- Io non ho amici. - per un attimo, le sembrò di vedere l'espressione arcigna del ragazzo vacillare, e vi si poteva leggere quasi del pentimento. Aveva spostato gli occhi a terra, per un attimo, riflessivo.

Lucy fece qualche passo verso di lui. In quel breve istante, aveva intravisto della luce in lui. Sapeva che non c'era del tutto oscurità nel suo cuore. Ricordava bene la giornata che avevano passato insieme quando si erano conosciuti e come si erano divertiti. In fondo, doveva soltanto essere un ragazzo emarginato, solitario, e per questo doveva essere passato dalla parte dell'oscurità.

Fairy Tail - A Nalu StoryWhere stories live. Discover now