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Era arrivata la mezzanotte, e nessuno era venuto a casa di Lucy. La ragazza aveva fatto finta che nulla fosse successo, ed aveva cercato di tenersi occupata per il resto della giornata, scrivendo il suo romanzo o giocherellando con Plue.

Devo solo passare la mezzanotte. Dopodiché, scoprirò se questa storia ha un senso oppure si è trattato solo di un brutto scherzo. Si diceva Lucy nella sua mente, quasi avesse paura di parlare a voce alta.

Ormai erano le dodici meno un quarto e ci sarebbe voluto poco perché la barriera magica che la teneva prigioniera si disattivasse.

Lucy analizzò nella sua mente le possibilità che aveva di uscire da quella situazione ancor prima che iniziasse.

La ragazza aveva pensato alla possibilità di scappare non appena la barriera attorno casa sua si fosse annullata. Aveva poche possibilità però di farla franca, se quel ragazzo era temibile come l'aveva avvertita Leo, avrebbe avuto sicuramente un piano, o perlomeno, non l'avrebbe lasciata andare così facilmente.

Che devo fare?

A quell'ora, Natsu e gli altri stavano sicuramente dormendo e fuori non c'era anima viva, come la ragazza poteva vedere dalla finestra. La luna era soltanto uno spicchio bianco di luce e rendeva Magnolia ancora più avvolta nelle tenebre.

Lucy ebbe un brivido di paura, ma si fece forza. Aveva una specie di piano, ma non sapeva se sarebbe andato a buon fine.

A mezzanotte precisa, qualcuno bussò alla porta e Lucy sapeva già di chi si trattava. Per un attimo, esitò e fu persuasa dall'idea di non aprire. Tuttavia, ciò avrebbe complicato le cose ed a quel punto Lucy non avrebbe avuto alcuna possibilità contro un ex mago di una gilda oscura.

Lucy prese in mano le chiavi degli spiriti stellari e se le infilò nella tasca posteriore della sua gonna. Dopo, andó alla porta ed aprì.

Di fronte a lei si trovò subito lo scrittore. Solo allora la scrittura magica era stata sciolta e la ragazza poté mettere piede fuori.

In quel momento, il ragazzo non sembrava minaccioso, aveva un sorriso in faccia, come se non fosse successo niente e lui non l'avesse minacciata, persino ricorrendo all'uso della magia. Quel comportamento la disgustava ancora di più.

- Ciao. - lo salutò Lucy, fingendosi amichevole.

- Ciao, vedo che hai fatto la scelta giusta. - pronunció lui, in un tono macabro che lei non gli aveva mai sentito.

Lei ignorò quella lugubrità. - Dove andiamo, allora? - chiese Lucy, ma il ragazzo l'aveva già presa per il polso e la stava trascinando via. La presa era così forte che il braccio le faceva male.

- Il master sarà contento di avere una maga degli spiriti stellari nella nostra gilda, e dopo ciò, mi farà entrare di nuovo a farne parte. - mormoró il ragazzo fra sé e sé. Lucy però lo sentì forte e chiaro. Quindi è sempre stato questo il suo piano. Ragionò lei. Come poteva essere così dedito ad una gilda di persone malvagie che, a quanto pareva, l'avevano bandito dalla gilda stessa?

Lucy doveva fare qualcosa prima che fosse stato troppo tardi. Dunque, sfruttò l'unico tentativo di usare i suoi poteri. Con la mano libera andò per prendere le sue chiavi, ma... queste non c'erano più.

- Cerchi queste? - fece il ragazzo moro, sventolandole di fronte a lei. I due avevano smesso di camminare.

- Ridamelle subito! E lasciami andare, farabutto che non sei altro! - strillò la ragazza, con un'enorme rabbia nel cuore. Lei l'aveva considerato un amico, l'aveva aiutato, si sentiva tradita.

Il mago fece un ghino. - Credevo che avremmo potuto risolvere questa faccenda amichevolmente. Invece, dovrò ricorrere alle maniere forti. Nulla mi vieta di portarti alla gilda priva di sensi.

Fairy Tail - A Nalu StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora