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- Se potessi tornare indietro magari formerei un team più forte.

Quelle parole avevano ferito Lucy più di qualsiasi incantesimo, colpendola dritta al cuore. Cosa aveva fatto per meritarsi una risposta del genere? Credeva che fossero un team, che non si sarebbero mai separati, e che a Natsu andasse bene così. Non avrebbe mai creduto che il ragazzo pensasse queste cose di lei. Ha ragione, sei debole. Concordó la voce interiore di Lucy, e si sentì il cuore stretto in una morsa.

- È davvero questo ciò che pensi di me? - chiese Lucy. Delle lacrime le si erano formate sotto gli occhi ed erano scivolate sul suo viso come gocce di pioggia sul vetro di una finestra. Si sentì una stupida anche solo per aver pensato che sarebbe riuscita ad arrivare al cuore di Natsu. Si chiese se lui avesse davvero mai provato qualcosa per lei. Si è stancato di me. Continuava la voce interiore di Lucy, esacerbando il suo dolore.

Natsu aveva cercato di assumere un'espressione seria ed indifferente per tutto il tempo. Continuava a guardare Lucy, con sguardo accigliato. Tuttavia, non appena aveva visto le lacrime solcarle il viso, qualcosa era come scattato in lui e si era sentito ancora peggio di prima.

Il ragazzo non ebbe il tempo di rimediare, perché le lacrime di Lucy presero a fuoriuscire ancora di più, come se lei non riuscisse più a fermarle. - Se è questo ciò che pensi allora proseguirò da sola!

La ragazza si asciugó le lacrime con il dorso della mano, ed in un attimo, si voltó dall'altra parte, iniziando a correre in una direzione indefinita, lontano da Natsu ed Happy.

- Lucy, aspetta! - Natsu aveva allungato un braccio davanti a sé, cercando di afferrare Lucy e trattenerla lì con lui, ma la ragazza era corsa via così inaspettatamente che non era riuscito a fare nulla.

La seguì subito, senza nemmeno pensarci su, correndo verso di lei, quasi inciampando sui suoi passi. Quelle lacrime... sono stato io? Si disse in mente sua, mentre una fitta di dolore gli attanagliava lo stomaco. - Lucy! - urlò di nuovo, mentre correva verso di lei.

Mentre stava per raggiungerla però, qualcosa accadde, la ragazza si smaterializzò completamente. Scomparì, come un miraggio, prima che Natsu potesse allungare una mano per sfiorarla.

- Lucy! - urlò di nuovo e mosse le mani nel vuoto come aspettandosi che Lucy fosse lì e che fosse semplicemente diventata invisibile. Ma lì non c'era nessuno.

Si voltó alle sue spalle, cercando una spiegazione plausibile da Happy, ma anche il gatto era scomparso. - Happy? - lo chiamó, ma non ebbe alcuna risposta.

Natsu aveva un pensiero fisso in testa. L'ho fatta piangere, l'ho fatta piangere davvero. Si lasciò cadere a terra, sulle ginocchia, come se si sentisse improvvisamente debole. Lui che avrebbe sempre fatto qualsiasi cosa per impedire che Lucy versasse lacrime inutili era stato proprio la ragione di esse.

- Lucy... - mormorò, sentendosi un perfetto idiota per come l'aveva trattata.

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Lucy aveva cominciato a correre in una direzione imprecisa, con le lacrime agli occhi ed una fitta allo stomaco. Quando si era voltata, come per vedere ancora il suo amico Natsu, sia lui che Happy erano scomparsi.

Si fermò di colpo, asciugandosi le lacrime, cercando di capire cosa stesse succedendo. - Com'è possibile?

Per un attimo, si dimenticò di ciò che era appena successo e persino delle lacrime che stava versando. La sua attenzione fu rivolta a quell'ennesimo fatto innaturale, più preoccupante degli altri. Lucy sapeva che doveva esserci qualcosa sotto, che Natsu ed Happy non erano semplicemente scomparsi. Si ricordò di quella mattina stessa, di come lei e Grey avessero scoperto che quell'isola non fosse nient'altro che un'illusione.

Fairy Tail - A Nalu StoryWhere stories live. Discover now