Capitolo 93 - è festa

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"Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente"
(William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

E' fine ottobre e il tempo a Roma è ancora bellissimo, è un sabato pomeriggio e io, Claudio e i nostri bambini ci stiamo recando alla chiesa più vicina.

Oggi ci sposiamo, anzi ri-sposiamo, e battezzeremo i gemelli insieme a Gabriel Alexander.

Una settimana prima

Leo, Kathy e il piccolo Gabi, ormai lo chiamiamo tutti così con estremo fastidio di Leo –ma anche con lui usiamo il nome abbreviato... quindi?– sono arrivati ieri, e non potete immaginare cosa è successo in casa Conforti. Maria e Antonio sono letteralmente impazziti per quel piccolino che, a poco meno di tre mesi, è vispissimo, ha due occhi verdi come il padre e lo zio e i capelli biondissimi.

Claudio scherzando ha chiesto a Kathy di che colore ha i capelli e gli occhi l'idraulico... e Leo si è infuriato. Ho avuto paura che prendesse Caudio a pugni... alla faccia dell'amore fraterno. E chi lo sapeva che Leo poteva essere così geloso? Solo Kathy è riuscita a calmarlo, come si fa con un felino inferocito, con carezze e grattini dietro le orecchie. Stavo quasi aspettandomi che lui iniziasse a fare le fusa.

Claudio si è appropriato del nipote e, con in braccio a destra Gabi e a sinistra il nostro Alex, andava in giro per casa fiero e sorridente spiegando loro che avrebbero avuto un gran futuro come medici legali. Poveri bambini...

Leo, invece, si è dovuto sorbire una Claudia in mood vinavil, non si è staccata da lui per tutto il pomeriggio, che ha passato seduta sulle sue ginocchia, parlottandogli nelle orecchie e accarezzandogli la barba più folta e morbida di quella di Claudio.

Kathy, invece, si è innamorata immediatamente di Agata e pare che anche lei sia stata subito incantata da quella zia dalla parlata strana, così diversa da mamma o Sophie, interessata specialmente dai lunghi capelli biondi che si è divertita a torcere con le manine grassocce.

E io? Io sono rimasta per una volta senza bambini da gestire, e ne ho approfittato per dare una mano a Maria per la cena.

Li abbiamo ospitati tutti e tre a casa nostra, in mansarda, ed è stato fantastico.

E' stata una settimana bellissima, con Claudio che rientrava presto la sera per poter cenare con Leo. Purtroppo anche io ho ricominciato il mio lavoro in Istituto, all'inizio del mese, e quindi non ho potuto stare con loro tutto il tempo che avrei voluto, ma Sophie è stata felice di fare le mie veci anche con loro due. Anche lei era felice di rivedere Leo, a cui si era affezionata molto quando viveva con me a Boston.

E' stato come tornare indietro nel tempo, ma lasciando da parte tutte le cose brutte.

Leo e Claudio, loro due, si sono presi cura di me da sei anni fa in poi, entrambi hanno pensato prima a me che a se stessi. E io li amo entrambi, in modo diverso certamente, ma non potrei fare a meno della presenza, anche solo virtuale, e della disponibilità di Leo, tanto quanto non posso più fare a meno di Claudio nella mia vita.

Oggi

La giornata si presenta piena e faticosa.

Nonostante la superstizione che raccomanda allo sposo di non vedere la sposa, e il suo abito, fino all'altare io e CC siamo partiti da casa, insieme ai bambini, già abbigliati da cerimonia.

Lui stupendo in blu, io con un abitino shantung di seta a fiori, e una coroncina di fiori sul capo. La giornata è così bella che pare di essere in primavera, e io mi sento la primavera in persona. Completamente in fiore. Me lo dice anche lui "Sembri la Primavera del Botticelli" mentre mi accarezza la mano dove ho i suoi tre anelli.

Alice Allevi, Medico Legale. Boston, MA [#Wattys2019]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora