Alleanze, matrimoni, madri

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Alleanze, matrimoni, madri

Reggia di Versailles, febbraio 1808

– Figlio mio, siete forse impazzito?! – esclamò la Regina Maria Antonietta mentre rivolgeva a Luigi XVII un'occhiata sorpresa e, allo stesso tempo, agitata.

– Cosa c'è di folle nel volersi sposare, Signora Madre? – chiese il giovane Re, col volto sorridente. – Innanzitutto, la scelta della sposa – replicò prontamente la Regina, corrugando la fronte e stringendo le labbra.

– Élisabeth Clotilde de Girodel è una fanciulla bella, gentile, aggraziata e anche molto istruita. Cosa potrei desiderare di più?

– Una donna di sangue reale, per esempio – rispose la madre, alzandosi dalla sedia, appoggiando una mano sulla spalliera e voltandosi dall'altra parte, affinché il figlio non ne scorgesse l'espressione.

– Le Principesse cattoliche scarseggiano, ora che Bonaparte ha messo suo fratello sul trono di Spagna, ha fatto del Ducato di Varsavia una sua propaggine e ha costretto alla fuga i reali del Portogallo e dei Regni di Sardegna e delle due Sicilie.

– Esistono sempre l'Austria e la Baviera.

– Élisabeth Clotilde de Girodel mi dà serenità. La trovo arguta, gioviale, generosa e ho notato come Vi rispetta e come va d'accordo con Voi.

A questa osservazione, Maria Antonietta non poté trattenere una lacrima e ringraziò mille volte Dio per avere voltato le spalle al figlio.

– Di lei, mi piacciono gli occhi – proseguì il Re – il suono della voce, ciò che dice e come lo dice... Credo che, dopo quello che abbiamo passato dalla morte del Re mio padre... dopo quello che ho passato, prigioniero di Bonaparte... anteporre l'armonia coniugale ai benefici di un matrimonio dinastico sia comprensibile.

– Si tratterebbe di uno sposalizio non alla pari – ribatté Maria Antonietta – perché contratto da un Re e da una nobile non di sangue reale. Andrebbe bene come matrimonio morganatico, ma Voi siete giovane, celibe e privo di eredi e dovete assicurare la prosecuzione della dinastia dei Borbone di Francia.

– In Inghilterra, sono secoli che non si pongono questi problemi. Un Re può sposare una Principessa di sangue reale o una nobile sua suddita e i figli entrano nella linea di successione, con la sola condizione che siano legittimi. La Grande Elisabetta non era figlia di una Principessa di sangue reale!

– E guardate com'è finita la madre! – esclamò Maria Antonietta – Nei paesi di tradizione cattolica, valgono regole diverse. Coloro che nascono da un Monarca e da una donna non alla pari non hanno diritto di succedere al trono! Ma conoscete le regole ed è inutile che Ve le illustri. Mi stupisco, anzi, che mi facciate discorsi di questo genere, Figlio mio, neanche foste il più sprovveduto fra gli uomini anziché il Re di Francia!

– Avete ragione, Signora Madre, conosco le regole, tanto da affermare che è ora che esse cambino! Promulgherò una legge, se necessario!

– Questa Vostra unione darebbe nuova forza alle pretese del Duca d'Orléans che è il probabile assassino di Vostro padre! Il matrimonio di Vostra sorella col Duca d'Angoulême è rimasto sterile, così come quello del Conte di Provenza e anche il secondogenito del Conte d'Artois è senza figli. Fra il Duca d'Orléans e il trono, ci siete soltanto Voi. Volete fargli questo regalo?!

– Io voglio soltanto essere felice... Doveri, rinunce, sono stanco... Siamo tutti stanchi!

– Dimenticate che la fanciulla è corteggiata da Honoré François de Jarjayes et de Lille e che sembra gradire molto questa corte.

– Vorrà dire che competerò con lui nel cuore della dama, come facevano i cavalieri nei tornei medievali!

– Non siamo nel medioevo e non è dignitoso, per Voi, metterVi in competizione con un Vostro suddito!

La leonessa di FranciaWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu