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Con la mano che trema, lo chiamo:
"Pronto?"
"Ciao Ludi"
"Ciao... Mi spiace aver creato problemi. È strano, non ho idea di cosa possa aver detto"
"Mi hai chiamato per dirmi che c'era la nostra canzone e che non potevi fare a meno di pensarmi, che ti manco e che magari un giorno ci rincontreremo".
"Ah" è tutto quello che esce dalla mia bocca.
"Stai bene?" Mi domanda.
"Sì sì, mi spiace averti annoiato con questa storia. Probabilmente ero bella brilla."
"Figurati, è stato surreale ma bello"

Ma sta citando Notting Hill?!

"Tu tutto ok? Hai risolto con i documenti?"
"Sì grazie. Alla fine ho solo dovuto mettere delle firme"
"Bene. Ma quindi cosa volevi chiarire?" Riprendo in mano il discorso.
"Volevo solo sapere se quelle cose le pensi davvero" mormora.
"Eh... Che domande sono?! Non lo so, potrebbe essere" sbuffo imbarazzata.
"Concediamoci una chance soltanto" ribatte.
"Lando è complicato. Ora devo andare, ti chiedo ancora scusa e ti faccio i miei migliori auguri per la gara di domenica."
"Spero di sentirti ancora. Ciao Ludi, mi ha fatto piacere."
"Anche a me, ciao".

Vorrei piangere. Non sono arrabbiata o triste, sono solo malinconica e penso che per lui sia lo stesso.
Proveremo per sempre affetto l'uno per l'altra e ormai mi sto arrendendo a questa idea.

Mi distraggo dai miei pensieri a causa di un'ennesima notifica.

"edoardo.bisch vuole mandarti un messaggio"

Edo: Ehi Ludovica! Come stai? Sai, pensavo al fatto che mi devi una spiegazione sulla tua presenza ai gran premi... Che ne dici di un caffè? O un gelato."
Ludo: ciao Edoardo. Non ci sono grandi spiegazioni da dare, però un gelato me lo prendo volentieri"

Così il giorno dopo ci incontriamo.
Non so se sia una buona idea uscire con un ragazzo, tra l'altro amico di Luca, perché non penso di essere pronta. Però una chiacchierata non mi farà male.

All'inizio c'è un velo di imbarazzo che piano piano scompare.
È un ragazzo carismatico, non lo metto in dubbio, ed è piacevole parlarci.

"Dai quindi qual è il tuo segreto?" Esordisce.
"Tanta fortuna" rispondo secca.
"Mhh... Io so che Luca conosce qualcuno, ma non è mai riuscito ad entrare"
"Vero. È stato merito della mia amica Anna che ha conquistato a prima vista la persona che ci ha permesso di entrare"
"Non seguo molto la Formula 1, però mi capita di guardare delle gare. Però so che è un privilegio essere dove stavi tu e inquadravano il tuo viso, non quello dell'amica."
"Vero. Perché poi Anna si è messa con Samuele, quindi ha dato due di picche al nostro amico. Nel frattempo però avevamo fatto grandi conoscenze e ci hanno comunque invitati."
"Ma questo non spiega le inquadrature su di te"
"Ah boh, mi troveranno bella" rispondo ironica.
"E forse hanno ragione. Fatti fare una foto".

Edoardo mi convince a pubblicarla

Edoardo mi convince a pubblicarla

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🍦😎

Riceve un sacco di likes, tra cui quello di Norris e sorrido.

Parlo ancora qualche giorno con Edoardo, ma non voglio illuderlo, preferisco mettere subito in chiaro le cose (omettendo il mio segreto).
Chiacchieriamo ancora un po', ma poi sparisce. Probabilmente aveva solo un'intenzione e ha cambiato target.

È luglio ormai e tra un mese parto per le vacanze: il quartetto magico partirà all'avventura facendosi un giro che attraversi Slovenia, Austria e bassa Germania. Non ci piace stare fermi. Nell'attesa io torno a fare qualche lavoretto qua e là, giusto per tenermi occupata.

Sono serena ormai e sono tornata a sorridere.

I venerdì sera in birreria si intensificano, l'unico ogni tanto a paccare è Luca perché deve studiare.
Tra di noi le cose vanno bene, gli ho raccontato del suo amico Edoardo e mi ha confessato che fa sempre così con le ragazze, che è meglio che abbia lasciato perdere.
Non so se lo abbia detto perché sarebbe stato geloso o perché si sarebbe preoccupato realmente per me, ma meglio così.

Un anno fa non credevo che sarebbe successo tutto questo, la mia vita ha preso una piega diversa. Ho fatto delle esperienze incredibili, i miei rapporti sono cambiati categoricamente e sono grata alla vita per aver trovato una strada, anche se non era quella che immaginavo.
Ora conto i giorni che mancano al Road trip: non vedo l'ora.

Lando's pov.

Quando mi sono trovata un suo messaggio in segreteria ho pensato ad ogni scenario catastrofico nella mia testa. Ho maledetto il tempismo, perché se non fossi stato sull'aereo chissà cosa ci saremmo detti, come sarebbe andata. Ma d'altronde il nostro unico problema è sempre stato quello: rincorrersi.

Quando poi l'ho chiamata, l'altra sera, ero agitato ma allo stesso tempo calmo.
Non c'erano rancori, rabbia o antipatia.
Penso si sia pentita di aver confessato quelle cose, più che altro perché sa di aver ceduto alle sue debolezze.
Io invece ringrazio l'alcol, che proprio come quella volta a Lugano, le ha fatto aprire il cuore e andare oltre quella corazza di ferro.

Non ho tantissimi giorni di pausa estiva e mi sono organizzato con Quadrant per una vacanza che funzioni anche da collante per il gruppo di lavoro.

Da un lato vorrei volare un paio di giorni in Italia... Ma non so quale potrebbe essere la sua reazione e prima di complicare le cose, ora che forse torniamo almeno a parlarci, preferisco fare un passo indietro.

Sui social iniziano a domandarsi di noi e io vorrei zittire tutte quelle voci, perché non sanno cosa c'è dietro.

Max, il mio coinquilino-amico-collaboratore, ha provato a presentarmi qualcuno, ma niente. Non sto cercando l'amore. Lo avevo e ora non c'è più.
È un incontro che viene per caso, è questione di chimica, sintonia, tempismo. È ricongiungersi, trovarsi e scoprirsi. È prendersi per mano, perché in due fa meno paura. Io ci credo. Per me è un sentimento puro e non voglio sprecarlo, non voglio sprecarmi.

E tra un aereo e l'altro, una canzone e un'altra, una valigia perennemente in disordine, riunioni, vittorie, sconfitte, cene e jet leg, io continuo a sognare il suo viso, le sue piccole mani sul mio viso e i suoi occhi grandi incastrati coi miei.

A piccoli passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora