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"Lando aprimi, sono io" esclamo alla porta, con una mano appoggiata su di essa.
Un silenzio risponde alle mie parole. Provo ad aprire abbassando la maniglia, ma è tutto inutile.
"Lando per favore, non puoi rimanere solo"
"Lasciami in pace" urla dall'altra parte.
"Aprimi"
"Vattene"
"Io non me ne vado via, hai bisogno di conforto e sono qua per te"
"Ludi... No".

Insisto di nuovo sulla porta, nella speranza che un miracolo la faccia aprire. Passo alle spallate e a battere con la mano, fino a quando (forse esaurito dai rumori) mi apre.
Si butta tra le mie braccia e le sue lacrime bagnano la mia maglietta.

"Sono un disastro. Ho fatto in modo che la mia ansia vincesse su di me e ho perso tutto, sono uno stupido" singhiozza.
"Amore, non è assolutamente vero. Hai sbagliato? Potrebbe essere, ma se hai dato il massimo, allora sai di essere nel giusto. È il tuo terzo anno in F1 e lo hai concluso da quarto. Non è un brutto risultato, smettila di pensare di aver fallito perché non è vero".
Le sue braccia mi stringono ancora di più, sembra proprio distrutto e anche il mio cuore si fa piccolo: vorrei proteggerlo da questo suo dolore, ma è solo affrontando gli eventi della vita che se ne esce più forti.

Bussa Charlotte, ci fa presente che è ora di andare alla stampa.
Andiamo dai giornalisti proprio come la prima volta che ci siamo mostrati in pubblico, senza sapere che nel giro di settimane avremmo creato tutto questo. Le domande cadono anche su di me, mi chiedono se viviamo insieme, se sono gelosa, se penso all'abito bianco. Le solite domande da magazine di gossip, ma almeno distraggo i giornalisti da domande di poco tatto sul risultato di questo campionato.

Tutti i piloti si ritrovano in pista: con la conclusione della stagione si mette da parte la competizione e si parla come ragazzi normali.
Dagli occhi di Lewis si può vedere la delusione e la frustrazione di aver perso il titolo. Essere a un passo dal battere il campione dei campioni, il grande Michael, è un peso che non può vantare nessun altro se non lui, ma per il momento Schumacher rimarrà ancora sul gradino più alto.
Max invita tutti a una festa, forse è l'evento più atteso dell'anno.
Io purtroppo però non posso andarci, il dovere mi chiama.

Luca corre verso di me con aria sospetta, non ci parliamo molto dopo quello che è successo e mi spiace, ma gli lascio i suoi spazi.
"Ludo ti dispiace se rimango? Vorrei andare a festeggiare Max, sai... È il mio pilota preferito e non è un'occasione che capita tutti i giorni"
"Ma figurati! Ma scherzi? Stai quanto vuoi! Sei adulto e puoi fare quello che vuoi"
"Tanto ci sono Anna e Samu con te, no?"
"Spero di sì" affermo con imbarazzo.

Sono preoccupata, non li vedo da inizio gara e vorrei proprio sapere dove si sono infilati.
Mentre li cerco nella folla, noto che Lando è da Carlos e che lo spagnolo sta parlando con lui gesticolando molto, deduco che gli stia facendo un discorso motivazionale, d'altronde è la sua figura di riferimento in questo sport.
Mi avvicino anche io e sul suo volto esplode un sorriso. Sono contenta che si stia riprendendo.

Lando's pov

Se non fosse stata per la sua voce nel team radio probabilmente sarei finito fuori dalla zona punti. Ero completamente schiacciato dai miei pensieri e anche se sono abituato a reggere questi ritmi e pressioni, oggi è stato più difficile del solito.
Andrò a ringraziare anche gli ingegneri per questa idea, è stato un rischio altissimo perché avrei potuto reagire malissimo.
Ogni tanto credo di non meritarmi Ludi al mio fianco: nonostante il tentativo di ritirarmi in me stesso ha insistito per parlarmi, altri non avrebbero fatto lo stesso.
Le parole di Carlos mi hanno sollevato un po' il morale, sa bene quanto ci tenevo a questo terzo posto, ma è riuscito a ricavarne del buono. Anche Daniel è venuto a cercarmi per dirmi di non mollare, lui è l'esempio più eclatante.
Questa sera andrò alla festa di Max, ma sto pensando di raggiungere i ragazzi solo dopo aver lasciato la mia ragazza in aeroporto, anche se ci rivedremo tra una decina di giorni voglio passare gli ultimi minuti con lei.
È qui abbracciata a me che scherza con Carlos, mentre Charles e Max parlando della grandiosa gara di oggi.
Vedo Samu e Anna spuntare da lontano, quei due ormai sono inseparabili e persi perennemente nel loro mondo.

Ora come ora non mi importa però di tutto questo, vorrei solo stare solo per ripensare agli errori della gara di oggi. Mi sento frastornato, dentro di me non c'è altro che delusione e senso di smarrimento.
Forse vorrei solo condividere lo spazio e il tempo con Ludovica, ma non vorrei nessun altro.
Il mio senso di ansia non mi abbandona, sento tutti tremendamente lontani e non riesco a concentrarmi su ciò che dicono. Le mie mani sono sudate e il mio cuore batte forte, mi manca il fiato e mi gira la testa.
Sento Ludi che mi stringe la mano, ma io non ho forza di reagire e cerco di fare due passi.
La ragazza mi segue, come se avesse capito.

"Lando, stai bene?"
"Mi manca l'aria" le confesso
"Amore sarai sicuramente affaticato da ciò che è successo oggi. Che ne dici se parliamo un pochino?"
"Non so se ho voglia di parlare"
"Va bene, però allontaniamoci dalla folla"
E mi trascina verso il mio stanzino.
Mi stringo a lei sperando che questa sensazione possa andare via.
Mi dà dei piccoli baci, come per volermi strappare la delusione dalla mia pelle.
"Lando so che è difficile in questo momento per te, temo proprio che tu possa avere un attacco di panico".
Il mio cuore ormai regge dei ritmi insostenibili e la mia testa è sempre più pesante.
"Ludi rimani con me"
"Finché posso"
"Ho paura che questo panico non vada più via e non sarò più in grado di guidare"
"Certo che lo sarai. Manca tempo per marzo e tornerai più forte di prima"
"Ti amo"
"Anche io".

Spazio autrice:
Ciao raga, sono giorni impegnativi e difficili per me, chiedo scusa per il ritardo nei contenuti e spero che possano essere alla vostra altezza. Buona giornata☀️

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