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Abu Dhabi è la città dello sfarzo e l'hotel non può fare altro che confermarlo.

Una suite grande quanto casa mia ci accoglie, marmo tirato a lucido ovunque, carta da parati con dettagli in oro e mazzi di fiori su ogni tavolino.
Appoggio la valigia vicino al letto e mi metto qualcosa di più comodo.

Mentre aspettiamo le pizze scegliamo il film, ma mettersi d'accordo diventa quasi impossibile. Lui vuole i film d'azione e io voglio un film romantico, però troviamo un accordo: Cars. Forse dovremmo vergognarci, ma a 22 anni i cartoni possiamo ancora vederli.

Ritiriamo la nostra cena e mettiamo play, io sono elettrizzata, è sempre stato uno dei miei cartoni preferiti e poi anche nela versione inglese c'è la voce dell'uomo che mi ha fatta innamorare della formula 1: Michael Schumacher.
Vederlo in un una lingua che non è l'italiano mi fa uno strano effetto, sono sempre stata abituata ai nostri doppiatori e le battute che so a memoria ora sembrano nuove. Però siamo entrambi d'accordo che Cricchetto sia uno dei migliori personaggi e che se fosse una persona sarebbe sicuramente uno dei migliori amici che si possa desiderare.

Appoggio la mia testa sulla sua spalla e la mano sinistra sul suo petto, sento che gradualmente il suo cuore batte più veloce e mi scappa un sorriso. Lui mi accarezza i capelli e la mia mano inizia ad accarezzargli tutto il petto, sono completamente rilassata.
Mi prende il braccio sinistro e mi tira sopra di lui, così finalmente riusciamo a guardarci negli occhi.
"Ancora non realizzo che tu sia qui. Nessuno aveva mai fatto pazzie del genere per me, nonostante qualche fan troppo invadente l'abbia avuta" mi sussurra.
"Ah quindi sarei invadente ora?" Lo provoco.
Si mette a ridere "no" mi risponde, soltanto per poi avvicinare le sue labbra alle mie. In sottofondo c'è la scena in cui Saetta McQueen asfalta la route 66, ma non sembriamo darci peso.

Le mie labbra si spostano sul suo collo, mentre le sue mani si stringono prima sui miei fianchi e poi salgono fino al petto. Mi sfila la maglietta e io faccio lo stesso. Gli bacio il petto e lui, sfiorandomi dietro l'orecchio, mi fa inarcare la schiena: è il mio punto debole.
Lando ne approfitta per stringersi meglio a me, ormai siamo un corpo unico e le nostre sagome sono incastrare l'una con l'altra.

"Sei sicura?" Mi mormora.
"Sì" rispondo con tutta la paura del mondo.
I nostri corpi sembrano sapere cosa dover fare, molto più della nostra testa che è impacciata e imbarazzata, ma consapevole che sia tutto voluto e giustificato da un sentimento che ci ha sempre fatto paura.
I nostri corpi si uniscono e sono nudi, in tutti i sensi.
Le sue mani mi sfiorano e raggiungono ogni angolo della mia pelle, le mie dita stringono le lenzuola sempre di più e mi affido completamente alle mie sensazioni.
Le mie gambe tremano e nel mio petto risuonano i suoi battiti.
La mia bocca non si stacca dal suo corpo e lentamente l'eccitazione si calma, le nostre figure si rilassano rimanendo sdraiate tra le lenzuola.

Mi stringe tra le sue braccia, siamo incastrati perfettamente l'uno dentro l'altro. Mi giro a guardarlo, i suoi occhi mi calmano e mi sembra di perdermi in un angolo remoto delle mie amate Alpi, dove il cielo azzurro si fonde con i verdi prati.
Mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio e dalla mia bocca esce una minuscola frase che spezza il silenzio arrivato dopo i nostri gemiti: Ti amo" gli dichiaro. Sento che gli si spezza il respiro a metà e ferma le sue dita che stavano giocherellando nella mia chioma.
"Ti amo anche io" mi risponde, aggiungendo un bacio sulla fronte.

Ormai alla TV ci sono i titoli di coda e forse è meglio riposare, la giornata di domani sarà fondamentale per il pilota e definitivamente elettrizzante per me.

La Ludovica del passato non avrebbe mai immaginato tutto questo. Ero la persona più spaventata dall'amore in assoluto e ora non solo prendo aerei per inseguire la mia metà, ma addirittura gli dichiaro il mio amore per prima. Ok, forse a essere completamente onesta è stato lui il primo a dire che si stava innamorando, però le paroline magiche e ufficiali sono uscite prima dalla mia bocca.
Se penso al futuro mi si crea un vuoto nello stomaco, quindi cerco di non pensarci. Per questa sera cerco di godere tutto ciò: la mia nuova esperienza, il superamento delle mie paure e la consapevolezza di essere amata per la prima volta se togliamo l'affetto infinito dei miei amici e di mio padre.
Ho lo stomaco in subbuglio, troppe emozioni in una volta sola.

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