32

2.1K 57 0
                                    

Torniamo in hotel. Siamo entrambi ancora leggermente scossi dalle vite dell'altro e ci scambiamo più sorrisi che parole.
Succede sempre così quando rendo partecipe qualcuno di un evento che mia ferita molto: mi chiudo per cercare di proteggermi dalla riapertura della ferita, ma a quanto pare non sono l'unica a rimanere un po' rigida dopo essermi esposta.
Ci addormentiamo immediatamente, come se tutto questo parlare ci avesse consumato tutte le energie.
Io con la testa sotto il suo mento e le sue braccia intorno alla mia schiena, mi faccio il più piccola possibile e mi lascio cullare dal senso di protezione che mi pervade.

Veniamo svegliati da una chiamata sul telefono della camera.
"Pronto, Lando?"
"No, sono Ludovica"
"Ciao! Sono Charles" mi risponde una voce squillante dall'altra parte del telefono.
"Ciao! Hai bisogno di Lando? Non è ancora completamente sveglio"
"No, semplicemente so che siete qui nella mia città e avrei piacere di vederlo e ovviamente sei invitata. Ci sarà anche Carlos, a dopo ciao" e chiude di colpo la telefonata.

Che tipo strano, ora ho ansia anche di questo incontro.

Preparo la valigia, il treno delle 17.26 non ammetterà ritardi e nemmeno i miei impegni a casa.
Facciamo colazione e ci prepariamo per uscire, i due piloti Ferrari ci aspettano.

"Cabron ma per quanto tempo volevi tenermi nascosta questa magnifica notizia"

No vi prego non parliamo di questo argomento

"In realtà non saprei neanche come spiegarlo, in quel momento mi sono sentito di chiamarla la mia ragazza e così ho fatto. Non so se sia stata una mossa intelligente, però i sentimenti sono forti."
"Ludovica sappi che non ti invidio per il ruolo che avrai ora nella vita di Norris, però devo anche avvisarti che se lo ferirai dovrò spezzarti le gambe".
"Cercherò di non correre il rischio" rispondo a Carlos abbozzando un sorriso.

"Charles com'è vivere a Monaco?" Domando, nella speranza che si possa cambiare argomento.
"Mah in realtà è vivere come in ogni città. Certo, avere un gran premio in casa che non ho ancora vinto mi fa sentire un po' stupido, però spero presto di realizzare questo mio sogno".
"Beh però hai vinto il gran premio di casa mia e le emozioni che ci hai dato tu quel giorno posso giurarti che non le scorderemo facilmente."
"Aaaah quindi arrivi direttamente da Monza?!" Esclama il monegasco.
"Non proprio, però sì."
"Lando solo tu potevi trovarti una ferrarista" scherza Charles.
"È colpa di mio papà: è stato lui a farmi appassionare e ovviamente non si poteva che tifare per la Rossa e per Schumacher,  il pilota che più ho amato in assoluto" rispondo.
"Ah sì?!" Mi guarda Lando.
"Ma è stato l'eroe della mia infanzia, non c'è competizione! Tu hai Valentino Rossi e io Schumi."
"Ok così suona meglio" e ci mettiamo tutti a ridere.

Charles ci porta in un ristorante intimo ma informale e passiamo tutto il tempo a chiacchierare. Proprio come ieri sera si passa da argomenti più leggeri e divertenti ad altri più seri e filosofici. Vorrei tanto che anche i miei amici fossero qui, sarebbe stata una bellissima giornata.

Carlos mi fa fare un giro sulla sua macchina, mentre Charles e Lando rimangono in città.
"Comunque ero serio stamattina. Non provare a ferirlo"
"Carlos non mi permetterei mai, non è tutto lineare in questa relazione, ma ci stiamo impegnando davvero tanto perché entrambi vogliamo la stessa cosa."
"Lo spero Ludovica, Lando è un ragazzo dal cuore d'oro e non vorrei mai che stesse di nuovo male, ha sofferto abbastanza"
"Sicuramente tu lo conoscerai meglio di me, però anche io ho le mie debolezze e delle volte prendono il sopravvento."
"Ma questo avviene in ogni coppia, anche io e Isa delle volte discutiamo perché abbiamo idee diverse, ma alla base c'è sempre il rispetto."
"Quello non mancherà mai, qualsiasi cosa succeda"
"Va bene allora, lo affido a te".

Torniamo dagli altri due piloti perché tra poco dovrò andare a prendere il treno.

Di nuovo la partenza. Questa volta la testa partirà più leggera, ma il cuore sarà più pesante: la sensazione di tutela da parte dell'inglesino del mio cuore provata in questi giorni vorrei che fosse sempre con me, letteralmente. Ma sarà una prova per me: vedere se sentirò l'amore anche da lontano, senza impazzire.

"Grazie ragazzi, fatemi sapere quando siete in Italia che cercherò di venirvi a trovare se ne avrete piacere. Altrimenti dovrete fare finta di essere contenti di vedermi in giro per il paddock"
"Ah fai già le battute? Cabron che ragazza che ti sei preso.... Però mi stai simpatica eh"
"Ciao Ludovica, spero di vederti presto. È stata una piacevole giornata".
E ci abbracciamo tutti e tre.

Che carini che sono i piloti, sono super disponibili e gentili. Non so come riescano subito ad entrare in confidenza o se sia tutta apparenza, però io spero davvero di star loro simpatica perché è davvero piacevole stare in loro compagnia.

Stringo le mani di Lando per poi incastrarci le ossa in un forte abbraccio. Ci diamo un piccolo bacio, non siamo tipi da mostrare troppo affetto in pubblico e poi ci vergogniamo ancora...
"Torno presto" gli sussurro.
"Non vado da nessuna parte" mi risponde.
E mi dirigo verso la stazione.
Mi aspetterà un viaggio molto pensieroso.

A piccoli passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora