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Apro la porta di casa mia e urlo cercando mio padre.
"papà non puoi capire! Ti devo raccontare assolutamente tutto, te lo giuro non ti sto prendendo in giro. Non è uno scherzo, sto impazzendo. Papà sono elettrizzata, sono piena di emozioni, sarai fiero di me! mi farai una statua, non puoi capireeeeee".

"Ludovica, respira, siediti e dimmi tutto. Hai visto Vettel? Ti ha salutato un meccanico della Haas?" Ironizza.

Cerca di prendermi in giro ingigantendo quello che per lui non significa niente. beh oddio vedere Vettel per lui significherebbe tanto, però gli piace prendersi gioco di me.

"papà sono finita nel box della McLaren, ho preso in mano il volante di Lando Norris e insieme ai miei amici ci sono andata a cena. Domani sono di nuovo lì, ho di nuovo il vip pass per il paddock e potrò vedere la gara dal garage!"

"Ludo cosa hai bevuto?"

"Papi te lo giuro è successo veramente così"

Prendo il telefono per mostrargli il messaggio di Bert.

"se me l'avessero detto qualche anno fa non ci avrei mai creduto. Tu che ti impappinavi con l'inglese, tu che ti vergognavi di qualsiasi cosa, tu che ti sei sempre fatta mettere i piedi in testa!"

Gli racconto la mia giornata e vedo la felicità nei suoi occhi. Penso di non averlo mai reso così contento nonostante lui non abbia potuto partecipare.

La Formula 1 è sempre stata il filo diretto che ha collegato il nostro rapporto. Fin da piccola passavo le domeniche sul divano, ad alzarmi in piedi quando Schumacher arrivava primo. Fa strano pensare a quanto sia stato importante quell'uomo nella mia vita, nonostante io non lo abbia mai conosciuto. Dopo di lui nessuno è riuscita a darci le stesse emozioni, eppure ogni domenica di gara io e papà guardiamo la tv con gli stessi occhi di 15 anni fa nella speranza che qualcuno ci faccia sentire ancora così.

"Buonanotte papà"

Punto la sveglia e cerco di dormire, ma la verità è che finirò su Twitter per almeno un'ora.

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