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Stiamo già diventati un caso mediatico. tutti si domandano chi sia la morettina che ha accompagnato mano nella mano il neo-vincitore inglese.

Stringo in un abbraccio Luca e Samuele che entrambi mi sussurrano all'orecchio: "piccioncina, tienici aggiornati e se succede qualcosa di brutto gli spezzeremo le gambe", scoppio a ridere.
Saluto Anna: sembra che una delle due debba partire per la guerra, in realtà rimarremo separate solo qualche giorno. Poi ci sarà la sua proclamazione di laurea! Non posso credere che questo momento così atteso sia finalmente è arrivato.

Il terzetto ringrazia Lando ancora una volta, si danno un abbraccio di gruppo e si separano, mentre noi dobbiamo escogitare un piano per placare queste voci.
"Ti presto i miei vestiti, dovrai atteggiarti un po' da maschio e verrò a farti prendere dal mio amico a Max in aeroporto. Io invece a distanza di mezz'ora prenderò un taxi e tornerò a casa."
Non mi sembra un brutto piano, però mi mette ansia sapere che sarò in macchina con uno sconosciuto a cui dovrà giustificare la mia presenza.
Neanche il tempo di pensarlo che Norris videochiama il suo amico per spiegargli la situazione.
"E lei è Ludi", mi presenta mollandomi il cellulare tra le mani.
"Piacere, Max".
Fisso lo schermo con gli occhi sbarrati, ma il ragazzo mi pone delle domande per mettermi a mio agio.

Dopo qualche minuto Lando ritorna con una sua felpa nera a macchie colorate. "Indosserà questa, la riconosci perché mia. Ludi sarà super coperta, non dovrà dare nell'occhio o al massimo la dovranno scambiare per me"
"Agli ordini capo".

Dopo qualche ora prendiamo il jet, non facciamo in tempo a decollare che Lando  si addormenta sulla mia spalla, proprio come era successo 4 giorni fa.
Questa volta cedo anche io, ma poco prima di chiudere gli occhi noto lo sguardo della manager, ci sta sorridendo.
Una mano mi accarezza il viso: Lando mi sta svegliando, siamo arrivati.

Mettiamo in azione il piano: indosso la felpa, un cappello e metto degli occhiali da sole anche se è notte fonda.
Cammino con affare sospetto nel parcheggio, fino a quando riconosco l'amico che mi fa un cenno con la mano e mi apre la portiera.
"Piacere di nuovo, Max"
"Piacere mio, Ludovica"
"Che nome strano"
"Per Lando sono Ludi, per gli altri amici Ludo"
"Posso chiederti come mai sei qui?"
"Vorrei poterti dare una risposta, il tuo compagno di merende mi ha promesso un giro sul simulatore, ma non capisco perché sia dovuta arrivare fin qui." Sospiro e riprendo: "ma scusa non ti ho raccontato dei suoi nuovi amici?"
"sì, mi ha accennato che aveva invitato un gruppo di ragazzi al Gran premio, ma ultimamente ognuno è stato preso dei propri impegni e non abbiamo avuto tempo di aggiornarci sulla nostre vite"
"Ah... Capisco"
"Sai, È la prima volta che mi capita di fare una cosa del genere, di solito sono pochissime le persone ad entrare in casa sua" mi dice mentre svoltiamo in una via privata.

Si apre il garage.
"Beh ecco, io sono uno di quelli che sfrutta la sua casa mentre è assente. Mi ha lasciato le chiavi e posso farci quello che voglio a patto che non glieli rasi al suolo" continua.
Scendiamo dall'auto e saliamo in casa. Nonostante non riuscissi ad immaginarmela, ha completamente centrato le mie aspettative. Arredamento abbastanza moderno, abbastanza ordinata e con chiari elementi che urlano "qua ci vive un ragazzo giovane".

Del giro di poco sentiamo suonare il citofono: è arrivato.
I due si corrono incontro e si abbracciano, intuisco che non si vedono da un po'.
Insisto perché dormino in camera, non voglio certo rubare il letto comodo,  io invece mi sistemo sul divano.
Max mi porge una coperta e spera che mi tenga caldo, ma tanto la felpa che indosso fa già il suo lavoro.

In pochissimo mi riaddormento, non so come sia in grado di farlo dato che dentro la mia testa ci sono mille pensieri e dalla mia pancia sento mille emozioni.

A piccoli passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora