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Le luci dell'alba illuminano il mio volto. Non so esattamente quando mi sono addormentata, so solo che ora io e i due inglesi siamo incastrati in un divano con un paio di coperte a tenerci caldo.

Cerco di alzarmi senza svegliare gli altri, George grugnisce, probabilmente si è infastidito dal movimento delle mie gambe.

Mi dirigo verso i fornelli per mettere su un po' di te. Credo servirà un po' a tutti per riprendersi dalla serata.
Mi sento toccare la spalla: è Anna.
Io e la biondina ci abbracciamo.
"Come stai? Non sei tornata in camera ieri sera".
"Ci siamo addormentati sul divano. Lando e George stavano raccontando alcuni episodi di quando erano bambini. Voi avete dormito?".
"...Non proprio"
"Ho capito, ho capito... Avete festeggiato" affermo maliziosa.
"Va be' Ludo basta" risponde tutta imbarazzata.

Il te è quasi pronto quando Luca compare in cucina e abbassa lo sguardo. "Allora ingegnere? Sei in post sbornia?" Chiedo spezzando l'imbarazzo.
"Un po' credo... E a proposito... Scusa"
"Scuse accettate Luca. Mi spiace che anche tu ti sia rovinato parte della serata. Spero non capiti più"
"No non accadrà. Spero di non aver rotto niente".
"Non ti preoccupare".
Ci raggiunge anche Samu, così il quartetto magico è al completo e gli Italiani sono gli unici ad essere svegli in questa baita.

Ci mettiamo sulla terrazza fuori, con giubbotti e coperte addosso, il freddo ci sta penetrando nelle ossa, ma non vogliamo disturbare chi sta dormendo.

"Buongiorno" un accento molto inglese esclama: sono i due piloti britannici che si uniscono alla mostra colazione.
In poco tempo ci raggiunge tutta la compagnia, così decidiamo di tornare al caldo.

Dopo aver sistemato il disastro lasciato ieri sera, decidiamo di andare a fare una passeggiata sulla neve, giusto per respirare un po' di aria pulita e tenerci un po' in moto, dato che in questi giorni non abbiamo fatto altro che poltrire e mangiare.

I ragazzi hanno iniziato a fare piccole competizioni tra di loro davvero stupide, mentre noi ragazze chiacchieriamo. Ho notato che Anna è riuscita a fare particolarmente amicizia con Katerina e io non potrei essere più contenta. È una delle prime volte che Kate esce con gli amici di Pierre, paradossalmente sono più integrata io, quindi anche per Anna questo può essere un punto a favore: entrambe partono da zero, l'unica differenza è che una è una modella.
Infatti, insieme alle altre due fidanzate, si mettono a scattare foto in ogni angolo, mentre noi siamo consigli su luci e pose.
Isa però scatta una foto a me e alla biondina e decido di postarla su Instagram:

Isa però scatta una foto a me e alla biondina e decido di postarla su Instagram:

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Two peas in a pod walking around on the snow 👀

Lando non si fa scappare un commento: what about me?🙄
Anna risponde a tono: I'm her person, don't be jealous 😚😚

In pochissimo tempo fan e fanpage arrivano anche alla mia amica: ormai non ha scampo, verrà studiata in ogni sua mossa anche lei.
Non mi dà molto fastidio la svolta social, però io rimango comunque una maestra che sta finendo di studiare, non sono una modella o un'influencer come le altre e non so cosa la gente possa pretendere da me.

Dopo un paio di ore torniamo in casa, il freddo ormai ha pervaso il nostro corpo e vorremmo tutti buttarci nel camino.
Mentre cerchiamo di fare partire un karaoke sentiamo suonare il campanello: è Mick che ci ha raggiunti dalla Svizzera.

È la prima volta che avrò la possibilità di avvicinarmi così tanto alla persona più vicina al mio idolo indiscusso. Allo stesso tempo, però, so che parlare di suo padre non è un gesto carino.
Mi limito a salutarlo e a presentargli i miei amici, mentre Lando mi sta accanto: ha percepito che qualcosa in me è cambiato, ma lui non sa bene degli anni lontani da questo sport per il ritiro del campione del mio cuore e non immagina che effetto mi faccia avere qui Mick, non si può spiegare.

Come sempre, Isa e Carlos preparano la cena, questa volta con l'aiuto di Luca e George. La serata si svolge, in realtà, molto simile a quella precedente, se non fosse che io e il mio fidanzato siamo super assonnati e decidiamo ben presto, contro l'opinione di tutti, di andare a dormire.

Un bacio sulla guancia, poi due, poi tre e ben presto finiamo in una lotta di solletico.
Ci infiliamo sotto le coperte, con le punte dei nostri nasi che si sfiorano.
"Perché ti sei spenta quando è arrivato Mick?"
"Lo hai notato così tanto?"
"Ti sei irrigidita"
"Il fatto è che io non riesco a non vedere suo padre ogni volta che lo guardo e forse non ti ho mai spiegato quanto sia stato importante per la Ludo piccolina. Vorrei dirgli e chiedergli un sacco di cose, ma so quanto possa essere doloroso e scocciante, perciò mi imbarazzo e non so come comportarmi"
"Beh che tu sia platonicamente innamorata di Michael direi che fosse abbastanza chiaro, però se ti può sbloccare prova solo a dirgli che suo papà è il motivo per cui ti sei appassionata alla formula 1. Così non sei invadente e fai un commento che può solo fare piacere. D'altronde è anche grazie a lui se sei qui oggi, no?"
"In che senso -anche grazie a lui-?"
"Beh se era destino che ci incontrassimo, con o senza Schumacher ci saremmo incrociati".
"Ma che cosa dolce" sussurro.
"Tu domani provaci. Mal che vada ti salvo io" riprende il discorso.
"Grazie straniero" gli mormoro mentre mi rannicchio dentro il suo petto e crolliamo nel mondo dei sogni.

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