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Suona la sveglia. Lando mi passa le nocche sulla mia guancia, ma io tento di ritirarmi sotto le lenzuola.
"Dobbiamo alzarci" mi bisbiglia.
Mi stiracchio e mi dirigo verso il bagno, ci diamo una sistemata e poi scendiamo a far colazione.

Giù trovo i miei amici e noto che Anna mi guarda con affare sospetto, sembra quasi che sappia già.
Ci uniamo al tavolo tutti insieme e discutiamo sulle possibili strategie della gara di oggi, come se potessimo essere migliori degli ingegneri di pista che lavorano nel mondo della F1 da anni.

Dopo il primo pasto della giornata ci dirigiamo verso il circuito, le cose da fare sono tante ed è meglio sbrigarsi.
Mentre entriamo nel paddock la mia migliore amica mi tira per il braccio, facendomi quasi cadere a terra.
"Signorina, mi devi dire qualcosa?"
Sinceramente non ci avevo pensato. Ciò che è accaduto ieri sera è stato così intimo e intenso che non ho avuto tempo di rifletterci e soprattutto non mi sembra un annuncio da fare.
"No Anna, perché?"
"Mah quel segno rosso sul collo mi sembra nuovo. Chissà come sarà contento tuo padre"
"Ah" sospiro con tono sospetto
"Non mi vuoi dire proprio niente?" Insiste
"E va bene" rispondo sbattendo le mani sui fianchi.
"Parla, parla"
"Potrebbe essere che ieri sera non abbiamo proprio visto il film... E potrebbe essere successo qualcosa di nuovo per me e forse anche per lui"
"Ludovica!!!!" Esclama la biondina
"Anna mi ha presa lui e io mi sono sentita pronta. Non mi ha obbligata, mi ha rispettata e sono stata io a dirgli che anche per me era ok"
"Ludo sono contenta. Soprattutto se tu ora ti senti bene"
"Sisì e inoltre..." Prendo una pausa
"Inoltre cosa?!" Si incuriosisce l'amica.
"Gli ho detto che lo amo. Sì Anna io lo amo, questo sentimento mi sta mangiando il cuore e io ho voluto dirglielo"
"Amore mio" afferma.
Le accenno un sorriso e mi stritola tra le sue braccia.
"Hai dovuto soffrire e penare però hai visto ora? Ne vale la pena"
"Assolutamente" le rispondo vergognandomi.
"Ora però dobbiamo coprire questo segno, altrimenti la stampa e tuo padre ti devasteranno".

Lando's pov

Sono ancora incredulo. Se il mio coach sapesse che genere di "distrazione" mi sono concesso ieri sera, probabilmente mi stritolerebbe, però ora io mi sento bene. È stata la coronazione di qualcosa di importante.

Saluto la mia squadra ai box e mi dirigo a salutare Carlos, ho assoluto bisogno di parlargli.
"Cabron" sento, mentre mi avvicino agli uomini vestiti di rosso.
"Sapevo di trovarti già qui" replico.
"Cosa succede?"
"Ho bisogno di confessarti una cosa, perché per me sei come un fratello e anche se è una cosa che non ti riguarda direttamente, vorrei confrontarmi con te".
"Dimmi tutto Lando"
"Ieri sera è successo... Mi sono fatto prendere dalla sua sorpresa, dall'averla tra le mie braccia consapevole di essere l'unico per lei, o almeno spero.
Non sono estremamente romantico o passionale come te, ma aver raggiunto questo punto della nostra relazione mi ha fatto capire quanto un sentimento può essere grande".
Carlos mi dà una pacca sulla spalla e poi mi gratta la testa con le sue nocche.
"Lando che bello sentirti innamorato!"
"E a proposito di questo..." Aggiungo "ci siamo detti di amarci. Questa volta davvero. Mi ha detto -ti amo- lei e il mio cuore ha preso tutto un nuovo ritmo".
"Sei proprio cotto Cabron. Adesso come andrà?"
"Vedremo. In questi giorni di festa e riposo avremo più occasione di vederci e poi credo torneremo ad inseguirci con aerei, treni e macchine"
"Magari troverete una soluzione. Comunque io e Isa funzioniamo bene così, magari per voi sarà lo stesso".
"Ci spero".
"Ma certo. Ora torna alla McLaren che io devo parlare di strategie con i miei uomini per batterti"
"A dopo amigo" gli dico mentre mi allontano.

Avvicinandomi ai box la noto immediatamente: i suoi capelli castani, la sua pelle chiara e il suo sorriso timido ma sincero illuminano la stanza e credo che sia la ragazza più bella del mondo.
Corro verso di lei, ma una mano mi blocca: è Bert che mi dice che dobbiamo discutere della gara di oggi. Il lavoro mi chiama e non posso rinunciarci un minuto di più.

Fine lando's pov

Lo osservo da lontano. Il suo faccino concentrato lo fa sembrare serissimo, ma la verità è che a me fa solo battere ancora più velocemente il cuore.
Per quanto io adori il fatto che tra poco avrò di nuovo la fortuna di vedere una gara dal vivo, avrei preferito passare con lui tutta la giornata di oggi, magari mano nella mano a fare una passeggiata da qualche parte.
Ma va bene così, questo è il suo lavoro e dovrei solo ringraziare l'universo di essere qui con lui, ogni minuto è prezioso.

Mi metto in un angolino del garage arancione e osservo attentamente ogni movimento di ogni persona che ci lavora, sembra di stare in un alveare. Ognuno ha il suo compito e lo scopo è unico: vincere.

Sono agitatissima per la gara di oggi pomeriggio: per arrivare terzo in campionato Lando dovrebbe riuscire ad arrivare sul podio e Bottas non più alto di sesto, è proprio questione di pochi punti, ma soprattutto di tanta fortuna e lavoro perfetto.

Il quartetto magico si riunisce intorno a un tavolo e iniziamo a giocare a carte, così per passare un po' il tempo, anche se ogni tanto rimaniamo incantati a guardare schermi e a origliare conversazioni su come assettare e modificare le auto.
Che bel mondo quello della formula 1.

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