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Le ultime 48 ore sono state delle montagne russe di emozioni e dover gestire tutto quello che è successo da sola non è il massimo per la mia ansia.

E se si stancasse di me? Oppure se riuscisse a trovare qualcuno che possa seguirlo ovunque al contrario di me? Se gli succedesse qualcosa? E diventassi gelosa? E se non fossi più in grado di gestire la mia vita?

Se questi sono i presupposti del mio viaggio di ritorno, allora forse è meglio che cerchi di calmarmi.
Cerco di fare un programma delle mie prossime settimane, in modo tale che stabilendo obiettivi e una routine io sia in grado di rispettare i miei impegni e avere poi tempo anche per i miei piaceri personali.
La verità è che sto cercando di non pensare a ciò che mi tormenta.

Varco la soglia di casa e trovo una sorpresa: Anna che mi sta aspettando.
Non sono mai stata così felice di vederla, così le corro in contro e la stringo tra le mie braccia.

A tavola mio padre cerca di indagare sulla mia mini vacanza a Monaco, la verità è che so dove vuole andare a parare perché il mio nome sta facendo il giro delle pagine che si occupano di formula 1.

"Papà... Ho capito dove vuoi arrivare e quindi sì, quello che hai letto è vero. Non abbiamo detto che ci stiamo sposando, ci proviamo e vediamo come va".
"Va bene Ludo, però io non posso pagarti tutti gli aerei per andarlo a trovare!" E scoppia a ridere. Questa sua battuta mi fa capire che non è arrabbiato con me e che mi sosterrà in questa relazione.

Finito di cenare io e Anna saliamo in camera.
"Allora? Come è andata? Come è successo?"
Le racconto brevemente come è andata, soffermandomi sulla serate in camera con lo champagne e le confessioni fatte in cima alla collina. Lei mi ascolta attentamente tutto il tempo, la vedo che pensa e mentre finisco di raccontarle attendo il suo verdetto.
"Secondo me hai alzato l'asticella.
Sei passata da uno di cui supplicavi le attenzioni a un ragazzo che ti porta in cima a una collina per parlare. Un ragazzo che ha preso un aereo per venirti a trovare in Italia e che ha mostrato le sue fragilità e ha accolto le tue. So che Matteo ti ha rovinato la vita, ma ora è chiusa. Basta. Ora cerchi di goderti questa nuova ventata di aria fresca, perché cara mia Ludovica, è proprio così: sembri rinata. Non ti sto dicendo di vivere nel mondo delle favole e sperare che le cose vadano bene, bisogna farle funzionare, però ci sono dei buoni pretesti. Fidati del tuo istinto e ama."

È sull'ultima parola che mi scende una lacrima: ama. È devastante come tre lettere siano in grado di colpirmi nel profondo e rendermi vulnerabile.
"Ci proverò Anna, te lo prometto. Però ora raccontami anche tu! Hai lo sguardo diverso".
Diventa rossa in viso e abbassa lo sguardo.

Ma guarda questa che mi nasconde i segreti

"Beh diciamo che una cosa c'è, ma non deve uscire da questa stanza e non dovrà avere conseguenze sulle nostre prossime uscite"
"Cosa aspetti a dirmelo?!"
"Hai presente Bert?"
"Ovvio che sì"
"Ecco, dimenticalo. È un ragazzo carino, ma non fa per me.
Ed è qui che cambiamo storia: non è niente di ufficiale, niente di serio e potrebbe non evolvere, tieni bene a mente queste premesse."
"Annina ma cosa mi combini?"
"Samuele. Ci siamo sentiti ogni tanto, per parlare delle solite cose. Poi mi ha scritto dopo la laurea e abbiamo parlato tanto. Solo che ci sentiamo in imbarazzo perché non sappiamo come comportarci, non vogliamo mettere a disagio te e Luca, anzi, poverino poi lui sarebbe proprio solo soletto."
"ANNA"
"Ludovica, per favore non iniziare!"
"Anna, ma che bello sono contenta! Samu è particolare ma carino e gentile. Dirò anche a te quello che ci siamo detti io e Lando: a piccoli passi"
"Non lo so Ludo, non vorrei mai che qualcosa andasse storto, non vorrei rovinare il gruppo. E poi sto cercando lavoro, voglio continuare a studiare, non so quanto tempo avrei da dedicargli".
"Annaaaa allora, calmati. Non pensare a cosa potrà o non potrà succedere, semplicemente vedi come va. Non preoccuparti del futuro, semplicemente fai quello che ti fa stare bene".
"Ludo sei speciale."

Ci salutiamo, mi preparo per andare a letto, ma non riesco a prendere sonno.
Rifletto molto su ciò che ho detto ad Anna e mi fa sorridere come sia stata veloce a trovare una soluzione per le paure della mia amica, mentre per le mie continuo a girarci intorno.
Prendo il telefono e mando un messaggio:

"Mi manchi, buona notte✨"
Lando: "anche tu♥️"
Ludo: "Fammi sapere come vanno i test domani"
Lando: "sarai la prima a cui scriverò, ma tu portami fortuna🤞🏼"
Ludo: "sempre♥️"

Metto giù il telefono e mi addormento con il sorriso.

A piccoli passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora