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Venerdì 12 novembre.

Parto nel tardo pomeriggio con Luca all guida, Samu e Anna, direzione: Lugano.
Nel baule abbiamo delle valigie minuscole riempite di ansie e inadeguatezza. Non abbiamo la minima idea di come ci si comporti a questi eventi, forse sarà meglio avere una lunga chiacchierata con Charlotte che potrà darci i migliori consigli del mestiere.

Anche questa volta il quartetto magico non si fa scappare l'occasione per cantare a squarciagola le canzoni o per improvvisare buffi balletti da seduti.
Dopo circa 3 ore, la città si palesa ai nostri occhi: lo specchio d'acqua riflette già le luci dei palazzi e dei ristoranti.
Ci dirigiamo verso l'indirizzo che mi ha segnato Lando, ma lui non sa che saremo in 4 ad arrivare. Ho voluto fargli una sorpresa, spero non si prenda male.

Lo chiamo e nel giro di due minuti è davanti al portone d'ingresso: ci accoglie a bocca aperta e di fianco a lui c'è Max che è ancora più basito, perché non ha la minima idea di chi siano queste persone.
Abbraccio entrambi e mentre spiego a Max chi sono le persone dietro di me Lando invece si butta tra le loro braccia: pare averla presa bene.

"La metà dei piloti dorme in questo hotel, ci sono i ragazzi della Ferrari, Daniel, Alpha Tauri, la Williams e Schumacher, gli altri sono un po' sparsi" ci dice mentre entriamo.
Alcuni di loro sono nella hall a chiacchierare, salutiamo Daniel, Carlos e Charles, mentre il mio sguardo si ferma sul ragazzo con gli occhi più azzurri del pianeta e un cognome importante. Non avevo mai pensato che avrei potuto effettivamente parlare con il figlio del mio idolo, così, armata di imbarazzo e paura chiedo a Lando se ci presenta gli altri.

Conosco Pierre e George e poi il mio ragazzo si dirige proprio verso Mick.
"Ciao Mick, volevo presentarti la mia ragazza e i suoi amici, saranno con noi in questi giorni, avremo un po' di gioventù con cui svagarci"
"Piacere Mick" mi allunga la mano
"Piacere mio, Ludovica" tentenno.
Rimango in silenzio, so benissimo che non devo associarlo al padre, che sono due persone distinte e che potrei essere veramente maleducata a far un qualsiasi riferimento, ma non si può non pensare al grande Micheal mentre lo si guarda, è la sua copia in tutto e per tutto.

Andiamo in camera per sistemarci: questa sera verranno fornite le indicazioni per la premiere di domenica e gli appuntamenti di domani mattina, quindi rimarremo in hotel.

Sembra quasi la gita del liceo, in cui dovevi assecondare i professori, ma cercavi un modo per sgattaiolare in una camera dei tuoi amici per fare festa.
La disposizione delle camere è questa: Max e Lando da una parte, io, Anna, Luca e Samuele dall'altra. Voglio comunque dimostrare ai miei amici che tengo a stare con loro e forse, al momento, è meglio anche per me, per evitare altre situazioni imbarazzanti.

Ci servono la cena e poi ogni pilota si divide con il suo team. Corro da Charlotte, ormai la mamma di tutti, per chiederle come sia meglio che mi comporti in occasione di domenica. Non mi dà grandi regole, semplicemente dobbiamo cercare di rimanere il più composti possibile, in particolare io cercare di seguire Lando e sorridere.

Ok non dovrebbe essere troppo difficile.

Seguiamo la breve presentazione e poi ritorniamo nella hall con tutti.
Cerco di stare il più possibile con il terzetto, so benissimo cosa voglia dire sentirsi fuori luogo e cerco di rimediare questa situazione. Poi però l'atmosfera si scioglie piano piano e non siamo gli unici ospiti "extra".

Carlos ci presenta Isa e Charles ci presenta Charlotte, due ragazze molto carine e gentili. Tra le due la morettina è quella più intraprendente, mentre la spagnola sembra quasi che si senta messa a nudo, non sono soliti farsi vedere molto insieme, è una relazione molto privata.
Chiedo alle ragazze qualche consiglio per il red carpet e mi raccontano le loro esperienze, nel mentre Anna e Samuele stanno parlando con Daniel e Luca è da Gasly.

Guardiamo l'orologio: è quasi mezzanotte e Carlos mi tira per il polso: "siccome ho saputo a cose già fatte che saresti venuta, mi ero già organizzato con gli altri piloti e a mezzanotte canteremo la canzone tanti auguri e faremo un brindisi. Niente di serio e importante, l'inglesino pare voglia dare una festa domani sera"
"Sì, mi ha detto che si è organizzato per un party non troppo elegante, ma una scusa per stare tutti insieme. Grazie per adesso" gli rispondo con un sorriso.

Le lancette si spostano sul 12. "Tanti auguri!" gridiamo tutti insieme, mentre i ragazzi corrono a sollevarlo.
Lando è divertito e incredulo, non pensava che si sarebbero ricordati.
Appena lo rimetto a terra Charles lo spinge verso di me innalzando un coro "bacio! Bacio! Bacio!", sia io che Norris diventiamo rossi dalla vergogna e ci sfioriamo appena, però lo stringo forte e gli sussurro "come direbbe Taylor Swift «everything will be alright if you keep me next to you»" e lui mi stringe ancora di più.

Arrivano le bottiglie e facciamo tutti un brindisi, il clima qui è fantastico, nonostante in pista ci sia alta competizione.
Sono contenta che tutti gli vogliamo bene, è un ragazzino in fondo e la formula 1 è diventata la sua famiglia.

Ci dirigiamo verso le camere, bisogna cercare di rispettare degli orari consoni.
Come la prima volta: ci salutiamo sulla porta per darci appuntamento al giorno dopo. Domani niente intimità, staremo tutti insieme, magari a fare una passeggiata in città o nei boschi lì vicino.

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