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Le qualifiche finiscono presto. Allora forse è vero che quando ti diverti il tempo passa velocemente!

Questi sono i risultati delle prime 3 file:
Verstappen, Hamilton
Bottas, Norris
Sainz, Leclerc.

Non male! Ovviamente la prima fila è contesa dai due sfidanti per il primo posto in campionato, ma le nostre Ferrari possono avere successo.

Il magico quartetto fortunato si abbraccia, la serata è volta al termine e ci avviciniamo verso Bert.
"Non ditemi che ve ne state andando..."
Spalanchiamo gli occhi.
"Ragazzi, è una quarta posizione, dobbiamo comunque festeggiare".
Samuele, purtroppo, deve tornare a casa, lavora in Croce Rossa e tra poco è il suo turno a cui non può rinunciare. Anna gli chiede se può darle un passaggio a casa, i suoi non vogliono che rimanga in giro a lungo e, per quanto questa esperienza la vorrebbe vivere a pieno, è già contenta così.
Rimaniamo io e Luca che, ovviamente, non ci facciamo scappare questa occasione.
Lui è uno studente di ingegneria meccanica e apprendere qualcosa da un team così importante può solo giovargli. Io sono affascinata da ciò che sta dietro a una persona, tutto il team, il lavoro di squadra, le dinamiche di gruppo mi affascinano: amo la psicologia e vedere questa sfaccettatura di questa disciplina è stimolante.

Ci fanno salire su una macchina della squadra e ci portano all'hotel in cui si riposa la McLaren. La cena si terrà all'interno dell'albergo.
Cercano di rimanere tutti uniti, anche perché si sa, i fan italiani sono veramente sfegatati e distruggono ovunque, ma in questo momento è importante rimanere concentrati e focalizzati sull'obiettivo.

Sono abbastanza in imbarazzo. La mia amica mi ha abbandonata e sono rimasta con un ragazzo che, per quanto sia simpatico, non conosco fino in fondo. Come se non bastasse siamo lì ad aspettare nella hall dell'hotel che qualcuno ci dica qualcosa, perché il Papaya team è nelle sue stanze a sistemarsi per la sera.
Noi invece indossiamo gli stessi vestiti da ormai più di 10 ore e, anche se non abbiamo lavorato in miniera, mi vergogno un po' a presentarmi in questo stato.

Uno dei primi a scendere è Daniel che si presenta. È un po' confuso dalla nostra presenza, ma ci vede rilassati e quindi rimane lì e scambiare due chiacchiere. Piano piano arrivano tutti, tutti tranne Lando.

Ecco che si aprono le porte dell'ascensore: è lui. Indossa dei terribili jeans strappati (molto anni 2000) e una delle felpe del merchandising.
Quei secondi che passano mentre si aprono le porte dell'ascensore sembrano interminabili: lo guardo negli occhi e lui guarda me, penso che mi ci potrei perdere in quel colore e in quello sguardo.

"Ludi, Luke!" Urla, facendo girare tutta la hall.
"Venite, vi faccio assaggiare il migliore risotto di Milano, sicuramente ne sarete entusiasti"

Forse non ha ben chiaro che noi a Milano ci abitiamo da una vita e che il risotto lo conosciamo molto bene, ma decidiamo di seguirlo e ci sediamo al suo tavolo.

La serata passa tra una chiacchiera e l'altra, io molto timida tendo molto ad ascoltare. Mentre Luca ne approfitta e chiede tutti i segreti del mestiere, io rimango affascinata dalla loro passione e da quei termini scientifici che non capirò mai.

Lando si alza e si avvicina, mi guarda, mi fa una smorfia e se ne va.

Bert ci dice cortesemente se possiamo tornare verso le nostre macchine perché è l'ora che il team si prepari per la giornata di domani.
Rimango impietrita. La giornata migliore della mia vita è appena finita e non so cosa ne sarà di domani.

Mentre un taxi ci riporta a Monza per prendere le nostre macchine, mi arriva un messaggio da Bert: "ovviamente non mi sono dimenticato di domani: stessa ora, stesso posto, stesse condizioni.
PS: ricordati di portare anche la tua amica."

"Ah ecco perché siamo riusciti ad entrare oggi!" Esclamo mentre faccio leggere il messaggio a Luca.
"Per una buona volta le amiche tornano utili e anche le donne, assurdo!"
Gli tira una pacca sulla spalla e faccio un' espressione arrabbiata.
"Ma dai Ludi, sto scherzando!"

Ci salutiamo, accendiamo i motori e prendo la strada per casa mia: sembra essere il viaggio più lungo e più elettrizzante della mia vita.

A piccoli passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora