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Il natale lo abbiamo passato in tranquillità. È stato strano vedere mia nonna per la prima volta tutta fiera di me, lei che mi ha sempre insegnato che non avevo bisogno di nessuno per essere felice e che l'unica cosa che avrei dovuto imparare sarebbe stata essere in grado di contare su me stessa.
Oggi è Santo Stefano e io lo sto passando a discutere con Lando a causa della mia valigia. Non sono vere discussioni, ma semplicemente lui mi rassicura sul fatto che ho abbastanza vestiti e che sarò bella come le altre, mentre io vado in crisi perché ho paura di essere la ragazza meno bella della baita.

Papà lascia le chiavi della sua macchina, quella che io non ho mai avuto il permesso di guidare, a Lando. Lo ha conquistato definitivamente, anzi sono quasi gelosa.
Andiamo a letto presto, domani ci aspetta qualche ora di viaggio e vogliamo essere carichi per le vacanze coi nostri compagni.

Passiamo a prendere la parte mancante del terzetto magico e partiamo per la montagna.
Cerco di trattenermi per quanto riguarda lo scambio di affetto tra me e Lando, voglio cercare di non ferire Luca anche se mi ha confermato che è tutto ok tra noi.

"Lando ma perché non hai invitato anche il tuo amico Max?" Chiede Anna
"E a te cosa interessa?" Risponde ironico Samuele.
"Era un po' preso da alcune consegne da fare e poi le vacanze natalizie sono sacre nella sua famiglia. Sua madre penso lo ucciderebbe se solo pensasse di fare una vacanza durante questo periodo".
"Vabbè poteva saltare giusto un paio di giorni".
"Anna guarda che Max deve prendere un aereo e chissà quali altri mezzi per raggiungerci, non vive a 4 ore di macchina" intervengo.
"Ah non vive a scrocco da Lando?"
"Sì" risponde secco il mio pilota.
"Forse questo non si permette di chiederglielo" prende voce Luca.

Le montagne diventano sempre più vicine e i centimetri di neve sempre più alti: la destinazione è stata raggiunta.

Ad accoglierci ci sono già Pierre e Katerina, non vedevano l'ora di arrivare in questo paradiso terrestre.
Nel giro di qualche ora arrivano anche tutti gli altri e organizziamo al meglio la giornata, per poi sfruttare appieno il tempo dei prossimi giorni.

Lando mi si avvicina e io con occhi indiscreti cerco lo sguardo di Luca, per controllare che non ci veda.
"Ludi tutto ok?" Mi domanda.
"Certo!" Rispondo con innocenza.
"Non so, mi sembri agitata"
"Eh sai, i miei amici con i tuoi... E poi l'idea che le altre siano tutte più belle di me mi rende insicura"
"Sì, ma di questo ne abbiamo già discusso ieri. Ora mi sembra ci sia altro"
"No no, tutto ok" controbatto mentre ancora mi guardo intorno.
"Ludi. Cosa c'è? Chi cerchi?"
Lando non è stupido.
"È che mi imbarazzo a renderci noti in pubblico"
"Ma ti sto solo parlando" risponde ferito.

"Ludovica!" Isa interrompe questa scena imbarazzante.
"Isa! Dimmi tutto" scappo verso di lei, consapevole che non potrò nascondere per sempre questo mio disagio.
"So che io e Carlos ci siamo presi la responsabilità della cucina, ma volevo chiederti se fossi disponibile a darci una mano, dato che la maggior parte del gruppo richiede cibo italiano. E chi meglio di te potrebbe essere utile?"
"Mah non so, combina tanti di quei disastri..." Si intromette il pilota numero 4.
"Sei stato tu a rovesciare la farina eh!" Lo guardo con gli occhi di chi supplica di non essere messa in cattiva luce.
"Va be' però tutto sommato sei capace di preparare cibo commestibile" si addolcisce subito, portando il suo braccio sulle mie spalle, facendo appoggiare la mia testa sulla sua.
Proprio in quel momento entra Luca in salotto e rimaniamo a fissarci negli occhi, come se sapessimo cosa ci stiamo comunicando.

Scappo in camera da Anna, non posso più pensare di gestire questa cosa.
"Anna non riesco a mentirgli. Deve sapere della mia conversazione con Luca".
"Ma sei pazza? Così vi rovinate la vacanza"
"Anna rischierò comunque di rovinarla"
"Sì ma a quale scopo? Una volta che sa che Luca prova dei sentimenti per te e tu non hai fatto niente, cosa pensi che ti dirà?"
"Non lo so"
"Non devi dire niente a Lando"
Proprio in quel momento l'inglese varca la soglia.
Questo è di nuovo il destino che mi mette alla prova sbagliando completamente il tempismo.
"Dirmi cosa?"
"Niente"
"Ludi fai la seria"

Anna prende dei maglioni sul letto e fa finta di sistemarli, il senso di colpa la sta divorando.

"E va bene" mi faccio coraggio.
"Quando siamo stati a Lugano io e Luca abbiamo avuto delle discussioni senza apparente motivo, nel tentativo di chiarirci poi è saltato fuori che prova dei sentimenti per me" confesso tutto d'un fiato.
"E perché non me lo hai detto?"
"Perché la mia paura è che la nostra distanza ti spaventi mentre sai che lui può vedermi quando vuole"
"Quindi vi vedete spesso?"
"No Lando, solo quando usciamo in gruppo, poi mi è capitato di sentirlo ogni tanto ma in amicizia"
"Ludi però tenendomelo nascosto sembra quasi che abbia fatto qualcosa anche tu"
"No! Assolutamente no! Io amo solo te" mi vengono le lacrime agli occhi.
"E io mi fido! Ma non capisco, davvero"
"Avevo paura che ti arrabbiassi con Luca e con me"
"Ma no che non mi arrabbio. Io di te mi fido e so che saresti sincera con me, mentre per Luca non posso farci niente. Mi spiace che sia in questa condizione e se la farà passare"

Scoppio a piangere, Anna è rimasta tutto il tempo ad ascoltare la conversazione mentre fingeva di sistemare i miei e i suoi abiti, forse per proteggermi e intervenire nel caso di litigio.
È proprio la biondina ad abbracciarmi e a consolarmi, chiedendomi scusa per aver fatto succedere questo putiferio.
L'inglese rimane fermo, con un'espressione un po' delusa, ma non lo biasimo: se fossi stata subito sincera questo non sarebbe successo.

Non appena mi calmo lui esce dalla camera e se ne va. Non so dove e non so con chi.

A piccoli passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora