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Mi asciugo le lacrime e penso che forse venire qui non sia stata una buona idea.

Isa mi sistema il trucco colato, Charlotte mi porta la giacca e mi rassicura sul fatto che dentro i ragazzi stanno cercando di cambiare discorso.
Faccio un respiro profondo e rientriamo, voglio solo andare a dormire.

Gli occhi azzurri e grandi mi guardano da lontano, più confusi che mai.
Charlotte fa segno a Charles di andare, così ci dirigiamo verso la cassa.
Con imbarazzo e timore l'inglese mi prende la mano e la porta alla sua bocca, stampando un soffice bacio.
Il mio stomaco si annoda così tanto che mi viene quasi da vomitare, segnale che la mia testa dice una cosa e il cuore un'altra.

In macchina un silenzio gelido viene coperto dalle nostre canzoni preferite, ma in camera d'hotel finiamo uno abbracciato all'altro. Un amore che non si può spiegare.

"Ludi, cosa c'è? Cosa non va?" Mi chiede.
"Le parole di Kelly hanno attivato in me un campanello d'allarme. L'amore è fatto anche di compromessi e noi ne stiamo facendo tanti, ma su un progetto a lungo termine non riusciamo proprio a metterci d'accordo e allora cosa faremo?"
"Attenderemo che il futuro ci venga incontro. Solo vivendo le cose si può trovare soluzione"
"Lando, nessuno dei due è disposto a rinunciare alla sua vita, ma entrambi vogliamo stare l'uno con l'altro. È incompatibile"
"Per ora. Tu devi ancora definire la tua carriera e io da un giorno all'altro potrei trovarmi senza sedile. È tutto imprevedibile"
"Il 15 marzo mi laureo" cambio discorso.
"Io sono in Bahrein probabilmente, è il primo weekend di gara"
"Appunto"
"Cosa?" Domanda innocentemente
"Nessuno potrà esserci per l'altro. Per quanto tempo dovrà essere così?" I miei occhi si inumidiscono.
"Ma il sogno di essere indipendente dove lo hai lasciato?" Cerca di fare umorismo, ma è proprio il momento sbagliato.
"Lando..." Mi giro dall'altra parte, staccandomi completamente da lui.
"Magari potrò prendere l'aereo subito dopo" continua
"È una vita fatta di magari e magari l'amore non ci basterà" rispondo arrabbiata.

Se un cuore in frantumi avesse un rumore probabilmente sarebbe quello del mio respiro pesante e del mio naso che emette suoni strani per evitare di scoppiare a piangere. Dall'altra parte del letto i piedi di Lando che sfregano contro le lenzuola si muovono costantemente, agitando tutto il letto, come un terremoto.

Dopo qualche minuto interminabile passati nel silenzio più totale, mi giro di scatto, mettendomi a cavalcioni su di lui e implorando le mie scuse.
Piangiamo entrambi e ci baciamo, ci baciamo così tanto che mi fanno male le labbra, ma tutto questo non può finire.

Abbiamo bisogno di stare insieme sereni, discutere non può fare altro che farci soffrire.
"Ho bisogno di te, troveremo una soluzione" mi bisbiglia nell'orecchio come se mi avesse confessato un segreto terribile.
"Scusa, scusami tanto, scusa. Ti amo" aggiungo finché non cado tra le sue braccia e chiudo gli occhi, mettendo fine a questo dolore.

Lando's pov

Vederla in lacrime dalla vetrata del ristorante senza poter fare niente mi fa innervosire. So che Charles probabilmente ha ragione ad allontanarmi da lei, ma vederla soffrire fa stare male anche me.

Quando rientra vorrei solo abbracciarla e proteggerla perché so che la causa di tutto questo è anche mia, ma non vorrei ferirla. Non so come comportarmi.

Vedo i miei amici scambiarsi delle strane occhiate, non ho idea di cosa si stiano comunicando telepaticamante, so solo che io vorrei una soluzione.

Mentre torniamo in hotel metto su la nostra playlist, nella speranza che lei si metta a cantare. La verità è che i pensieri sono più forti di qualsiasi melodia.

Io credo che non ci arrenderemo. Siamo abbastanza bravi da poter trovare una soluzione a tutto, non dobbiamo smettere di crederci. Ce la fanno in tanti e noi saremo un esempio in più.

Averla tra le mie braccia ora mi rende più sereno. Il profumo dei suoi capelli sotto le mie narici, la sua soffice pelle che si strofina contro la mia. Questa è casa.
Ma lei non è serena: il suo cuore sta battendo velocemente sul mio petto e sta giocherellando con le sue dita, cosa che di solito fa quando è agitata.

Le chiedo come va e scoppia una discussione. Ludi sembra stremata da questa situazione, è la prima volta che la vedo così.
Lo so che è difficile, ma se tutto fosse semplice forse non sarebbe così bello, no?

Probabilmente lei non la pensa così e infatti si allontana da me. Ora inizio a spaventarmi anche io. Non è questo quello che volevo, il mio intento era quello di rassicurarla e invece sembro aver fatto peggio. Cazzo, che stupido.

All'improvviso la ritrovo seduta su di me, mentre la mia testa è persa a cercare soluzioni.
Mi chiede scusa e il mio cuore sembra ricomporsi.
Allora niente è ancora perduto.
Ci amiamo, come può l'amore non bastare? Troveremo una soluzione.

Sento che mi bacia con tutta la passione del mondo, io vorrei farla mia, ancora più di quanto non lo sia già. Ma ora voglio ascoltare lei. Il mio compito e farle capire che sono disposto a qualsiasi compromesso, purché entrambi saremo felici. E ce la faremo, ne sono certo.

"Ti amo Ludi" penso, ma non riesco a dirglielo, il mio stomaco sembra essere su una nave in burrasca.

Si sdraia su di me, i suoi capelli tra le mie dita e le sue braccia avvolte al mio.
Le faccio una carezza sul viso, ma non risponde. È già caduta tra le braccia di Morfeo e forse è il caso che lo faccia anche io.

A piccoli passiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora