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"Ciao" mi dice un ragazzo moro e riccio, con gli occhi azzurri e un sorriso imbarazzato.
"Come fai ad essere qui?" Mormoro con le lacrime agli occhi.
"Conosco una persona che è bravissima a mantenere i segreti" dice strizzando l'occhiolino a Luca che è in piedi dietro di me.
"Ma quindi non sono ancora arrivate le pizze?" Si lamenta Samuele in fondo.
"Mi lasci senza parole" gli risponde Anna.
È lei a corrergli incontro adesso, lo abbraccia, è contentissima che ci sia anche lui.

Suona di nuovo il campanello. Questa volta sono davvero le pizze, non ho mai visto Samu così contento.

Io sono ancora senza parole, non posso credere che sia successo di nuovo tutto questo.
Gli tengo la mano perennemente, non posso crederci che sia qui con me e per me. È la prima volta che lo vedo in un ambiente diverso da quello della F1 e non riesco a staccargli gli occhi di dosso.

"Ragazzi" Luca attira l'attenzione.
"Pensavo, ma dato che siamo già tutti qui, non è che rimanete a dormire? I miei non ci sono, non sarà un problema e domani andiamo tutti insieme in università"
Anna va in panico. "Ma non ho qui con me il vestito"
"Potete prendere tutto quello che volete dall'armadio di mia sorella" risponde il padrone di casa.
Discutiamo un po' su quale sia la soluzione migliore e alla fine concordiamo tutti sul rimanere.
Luca nel suo letto, Anna in quello della sorella, Samuele si offre di dormire sul divano e per me e Lando rimane solo un posto: la camera da letto dei genitori.

Sono agitata all'idea di passare la notte così: non mi sono ancora ripresa dal fatto che lui sia qui, ma allo stesso tempo questi giorni sono stati costellati da discussioni.

"Buonanotte piccioncini" sussurra Samuele mentre si dirige in salotto.

Lando si gira di spalle: "Così puoi cambiarti tranquillamente".
Mi colpisce molto questo suo gesto che può sembrar banale, ma non lo è.
"Senti" spezzo il silenzio "Mi spiace aver creato turbamenti in questi giorni. Non voglio che tu pensi che sia necessario prendere un aereo ogni volta che faccio domande"
"Ludi ho preso un aereo perché avevo voglia di vederti e parlarti. Non ci ho pensato quando ho condiviso la canzone, ok? Era una cosa sentita sul momento. Mi spiace se in qualche modo ti ho ferita"
"Non mi hai ferita, solo che sono parole con un significato profondo e non ne abbiamo ancora parlato"
"Cosa vuoi che ti dica? Che provo una certa attrazione per te ma che non so definirla? Che non so cosa ne caveremo?"
Ha gli occhi lucidi
"Adesso non è il momento di parlarne, rischieremmo di svegliare gli altri"

Andiamo a letto dandoci le spalle e lasciando uno spazio tra di noi, non so se per timidezza o per la tensione accumulata.
"Buonanotte straniera"
"Buonanotte Lando".

Non è la migliore delle dormite che abbia fatto in vita mia: durante la notte mi sono mossa un po' di volte, cercando di risultare il meno rumorosa possibile, l'ultima intenzione che avevo era quella di svegliarlo. Ad un certo punto però, in una situazione di dormiveglia, è come se avessi trovato un senso di pace e mi sono abbandonata completamente tra le braccia di Morfeo.

"Entra tu"
"No vai tu, sei la sua amica"
"Si però tu sei il padrone di casa"
"Appunto, non voglio essere scortese"
Sono Luca e Anna che bisticciano davanti alla porta.
"Sono sveglia!" rispondo.
Noto, però, attorno a me una sensazione di calore che non mi era sembrato di sentire ieri sera prima di addormentarmi.
Volto la mia testa verso le mie spalle e vedo Lando sdraiato dietro di me. Ha il suo braccio attorno ai miei fianchi e le sue gambe seguono esattamente il movimento delle mie. Penso che durante la notte abbia cercato un contatto e semplicemente siamo finiti quasi abbracciati.

"Psss, ehi... Straniero!" Cerco di svegliarlo
"Lando, ehi, psss" sembra completamente perso nel mondo dei sogni.
Lentamente gli sposto il braccio e lo appoggio sul materasso, mi giro verso di lui e gli appoggio una mano sul volto.
Proprio come un bambino si stropiccia gli occhi, che sbatte più volte prima di aprirli per bene.
"Straniera" mormora.

L'ultima volta che le nostre facce sono state così vicine, ci siamo baciati. Non nego che vorrei farlo anche ora talmente è bello, vorrei farlo per cancellare tutti i nostri timori e perché vorrei vivermi il momento.
Mi prende la mano, la porta alle sue labbra e stampa un piccolo bacio.
"Spero di non averti dato fastidio questa notte"
"No, anzi. Ritrovarti abbracciato a me ha fatto un piacevole effetto"

"RAGAZZI SIAMO IN RITARDO" è Samuele questa volta a intervenire, il solito. Non ha un minimo di tatto e noi gli vogliamo bene proprio per questo.

Sono già quasi tutti pronti, quindi corro all'armadio della sorella e le rubo un pantalone elegante abbinato ad una camicetta. Non è il mio outfit preferito, ma non sono io la protagonista oggi.

Adesso è di nuovo l'inglesino a sorprenderci: ci mostra le chiavi della sua auto ed esclama "vi porto io".
Anna è completamente elettrizzata.

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