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E domenica di gara. Sono anni che vivo queste sensazioni, ma non mi abituo mai: ogni volta è come se fosse la prima.
L'aria è più frizzante del solito, forse anche i ragazzi sono agitati, ma non solo a causa del Gran premio.

Arriviamo prestissimo nel paddock e passiamo a salutare i piloti conosciuti in questi giorni, ma anche altri membri dei team ci salutano senza conoscerci realmente: Che sensazione strana!

Per la prima volta troviamo una nostra foto sui canali social del fotografo più popolare della Formula 1. La caption dice: "nuove persone si trovano nel paddock. Chi saranno mai questi giovani ragazzi? Nuove conoscenze? Chi saranno i fortunati?".
I commenti al di sotto del post sono assurdi: c'è chi dice che siamo parenti, chi sostiene che siamo dei personaggi famosi che non hanno conoscenza di questo sport, chi allude a qualche relazione segreta con qualche pilota o meccanico.Beh, l'ultimo commento non è del tutto assurdo, forse la gente però non si riferisce a un'amicizia.

Anche questa volta ci tocca stare nello hospitality, il box diventa ingestibile durante le gare, la tensione alle stelle e potremmo risultare di entrarci in qualsiasi momento.

Inizia la gara: non sono mai stata così agitata, questa partenza dal terzo posto potrebbe nettamente migliorare o peggiorare.
I giri si susseguono uno dietro l'altro, le prime sei macchine continuano a sfidarsi l'una con l'altra, la classifica continua ad aggiornarsi, non si è mai vista una gara così.
Eccoci e gli ultimi due giri finali: i compagni Mercedes sembrano non voler rinunciare al primo posto, Bottas non ascolta più gli ordini del team radio e sfida apertamente il sette volte campione del mondo inglese.
Ecco il colpo di scena: proprio come era successo tra Hamilton e l'ex compagno di squadra Rosberg, i due si toccano e finiscono fuori pista: la gara per le due Mercedes è terminata con esito molto negativo.

Lando, che nel frattempo si trova terzo, senza rendersene conto è primo e dai box glielo comunicano immediatamente: si apre la sfida più importante, ovvero quella di mantenere la leadership della gara.
Verstappen tenta di recuperare nelle ultime curve, ma ormai il primo posto appartiene al pilota McLaren che taglia il traguardo sotto gli occhi increduli di tutti.

In McLaren scoppia una grande festa: è tutto stra meritato, non si può essere più contenti di così.
Questa volta non aspettiamo che sia Bert a chiamarci, scendiamo immediatamente e ci dirigiamo al muretto a festeggiare con la squadra.
Lando scende dalla macchina e va ad abbracciare il suo team, poi però cerca qualcuno nella folla e i suoi occhi si incrociano coi miei.
"Sei il mio portafortuna!" Mi grida, nella speranza che il casco non trattenga tutto il suono.
In una frazione di secondo si apre un varco davanti a me e viene ad abbracciarmi. Alzo lo sguardo e noto che questa stretta finisce in diretta internazionale. Mi sento esposta.

Le hostess vengono a recuperare i piloti e li portano sul podio. Mai visti dei sorrisi così belli.
Questa volta è Carlos a ottenere il terzo gradino e vedere i due amici bisticciare come due bambini fa ridere l'intero autodromo.

Veniamo travolti da una pioggia di champagne, il team festeggia come se avessimo conquistato l'intero Sistema Solare e continuiamo a saltare, abbracciarci, gridare, fare i cori e congratularci tra di noi.

Guardo Luca: è commosso. Ci confessa di non aver mai provato delle emozioni così forti e che per la prima volta, dopo tanto tempo, ha qualcuno con cui condividere la sua passione più grande, poiché in casa non viene sempre ben accolta.

Il quartetto magico è in pieno delirio, ci sentiamo le persone più fortunate sulla Terra e continuiamo a domandarci cosa possiamo aver fatto per meritarci una gioia tale.

Ora è il momento delle interviste, ma di Lando non c'è traccia. Charlotte sta perdendo la pazienza. Andiamo a cercarlo ed è Samuele a trovarlo nel box su una sedia mentre fissa il vuoto.
"Se non ci foste stati voi in questi giorni, io non avrei avuto modo di staccare ogni tanto. Grazie alle serate passate a chiacchierare, ho potuto ricaricare la mia mente e concentrarmi al 100% sulla gara di oggi." Gli confida il pilota.
"Potremmo anche averti fatto ridere, ma il talento è talento e non lo puoi mettere in dubbio." Replica Samu.
"La mente domina il corpo" prendo parte alla conversazione.
Mi sorride, mi viene incontro e mi abbraccia di nuovo. questa volta sento le nostre costole che si schiacciano.

Mi stacco, ho paura che Charlotte lo riempi di insulti, gli prendo la mano e lo trascino verso l'area interviste.
Errore fatale: tutte le telecamere vengono puntate su di noi e su quel dettaglio che ci mette completamente a nudo.
Non ci avevo minimamente pensato, per me era un gesto da niente semplicemente per trascinarlo verso ciò che fa parte del suo lavoro, ma in un ambiente del genere in cui si aspetta sempre lo scoop, prendersi per mano è un errore letale.
Lo lascio a Charlotte e torno dai miei amici, tra poco loro avranno un aereo diretto verso casa e devono andare a recuperare i bagagli.

Se la prima parte delle interviste riguarda il suo primo posto e la sua prima vittoria in Formula 1, subito dopo le domande scivolano verso la sua nuova compagnia. Inizio a maledirmi per l'incoscienza con cui ho commesso il tutto, vorrei che non ci fosse nessuna distrazione dal suo momento più grande sino ad ora, eppure, nonostante siano tutti giornalisti sportivi, le domande sono sui ragazzi, ma in particolare la ragazza, che lo ha accompagnato in questo gran premio.
Lui svia discretamente il discorso e Charlotte e lo porto via al giusto momento. Si dirige verso l'hotel dove il terzetto lo attende per salutarlo.

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