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Passiamo la giornata sul monte San Salvatore, ne approfittiamo tutti insieme per fare una passeggiata.

Io ho la possibilità di conoscere meglio le ragazze, che si rivelano estremamente carine con me e comprensive sulle mie preoccupazioni, poiché loro ci sono passate prima di me.
Mi fanno capire che non è facile gestire una relazione con una persona famosa, anche se la maggior parte di loro a loro volta gode di fama: c'è chi lavora nella comunicazione, chi fa la modella, che fa l'influencer, poi ci sono io che sono una studentessa esasperata.

Nel pomeriggio facciamo una passeggiata lungo il lago ed è proprio mentre camminiamo che Lando annuncia il suo party: niente di esagerato ma neanche troppo intimo, una scusa per stare insieme tra piloti e compagni di squadra.

Mi si avvicina Isa: "sai già cosa metterti?"
"No" rispondo preoccupata.
"Non è possibile che tu non ci abbia pensato!" Esclama Charlotte.
"le feste a cui vado di solito io non prevedono outfit sofisticati, anzi spesso sono cene tra amici in jeans che si trasformano in qualcosa di più divertente" dico tentando di giustificarmi.
"Vorrà dire che ti dovremo prestare qualcosa, non c'è tempo di andare per negozi" mi guarda Isa con occhi interdetti.

Charlotte prende le redini della situazione: con una scusa abbandoniamo i ragazzi lungo il lago e torniamo in hotel, ci chiediamo in una camera e facciamo le prove outfit. Sembra una di quelle scene da film dove la protagonista da brutto anatroccolo si deve trasformare in cigno.
Alla fine ho optato per un vestito abbastanza semplice: un vestito nero di un tessuto molto morbido che si stringe in vita, scollo a barca, mentre ai piedi porto i miei inseparabili anfibi con delle parigine.
Le ragazze non sono molto d'accordo sulla mia decisione perché loro offrirebbero ha qualcosa di più elegante, ma secondo la loro opinione è comunque giusto che io rimanga me stessa anche questa sera.
Finiamo di prepararci tutti insieme, ci diamo gli ultimi ritocchi al trucco e ci sistemiamo i capelli. Mi sento molto a disagio: loro sono bellissime e io non mi ritengo alla loro altezza.

A Isa squilla il telefono: è Carlos che la chiama. Le dice che ci stanno aspettando fuori, pronti a dirigersi verso la location.
Sono la ultima ad uscire, mi vergogno molto a presentarmi al loro fianco e allo stesso tempo mi devo preparare mentalmente ad affrontare una nuova situazione: queste non sono le feste che faccio io di solito e ho paura di combinare qualche disastro.

Mentre tengo lo sguardo abbassato per evitare di inciampare sulle scale, sento il mio nome ma non capisco da chi provenga, dato che le persone fuori dall'hotel sono tante. Alzo lo sguardo con un po' di smarrimento, vedo Lando che mi osserva con i suoi grandi occhi e che non proferisce parola.
Per farlo riprendere ci vuole una gomitata di Carlos, sembra proprio il suo fratello maggiore.

Si avvicina per aiutarmi a scendere le scale, forse non si è neanche reso conto che non ho i tacchi: semplicemente sono io ad essere impacciata. Prendendomi sottobraccio mi sussurra un semplice "sei bellissima".
Divento rossa dall'imbarazzo, mentre Isa e il suo fidanzato ci osservono come dei genitori fieri.

Saliamo in macchina e nel giro di dieci minuti ci ritroviamo nel locale.
Ci raggiungono anche Anna, Samuele e Luca e io ne approfitto per stare un po' con loro, mentre il festeggiato viene accerchiato da gente che fa gli auguri di compleanno.

"Beviamo qualcosa?" Anche Luchino è a disagio e vuole sciogliersi un po'.
Quando ci avviciniamo al bancone però non possiamo non notare il ragazzo di fianco a noi: alto e con lo sguardo da duro, l'unico e inimitabile Max Verstappen, l'eroe di Luca.
Capisco subito la situazione e (non so come) mi muovo verso il pilota e mi rivolgo a lui: "ciao Max, non so se ci siamo mai presentati ufficialmente, io sono Ludovica, la ragazza di Lando".
"Ah ciao Ludovica, finalmente ci conosciamo per bene."
"E questo è il mio amico Luca. Sai, è un tuo grande fan, ma ti giuro che è tranquillo. So che è un giorno di off per te, però magari la prossima volta avrete occasione di scambiare due chiacchiere"
"In realtà mi lusingano molto queste parole" mi risponde guardando il mio amico ingegnere.
"S-sì?! Ehm, ciao Max... Io sono Luca"
"Sì me lo ha già detto la tua amica" dice con tono ironico.
"Allora, come ci si sente ad aver scelto il miglior pilota in griglia?" Continua.
"In realtà mi fa proprio strano pensare che abbiamo la stessa età, da un lato sembri molto più maturo di me e sei un talento sovraumano" commenta Luca.
"Mah, non esagerare... Quindi 24 anni anche tu? E che fai?"
"Studio"
"Ma dai! E cosa?"
"Ingegneria meccanica".
"Ahh, quindi un giorno potresti sfruttare la tua amica per avere un colloquio in Red Bull".
"Non oserei mai sfruttarla"
"Amico, se vuoi fare strada devi iniziare a farti furbo. Sono sicuro ci vedremo ancora in giro, ricordati di passare nel garage più bello del paddock, vediamo se sei in grado di fare qualcosa"
"Grazie Max. Sei veramente gentile, non so come ringraziarti"
"Amico figurati, io ora vado da Kelly, ci si becca".

"LUDO COSA HAI FATTO?" mi urla Luchino con un tono da fangirl
"Il minimo che potessi fare" rispondo.
"Giuro che se non fossi fidanzata ti bacerei ora"
"Tu faresti cosa?" Dice una voce alle mie spalle.
"Lando, scherzava!" Cerco subito di giustificare questa affermazione.
"Lo spero eh" fa l'occhiolino a Luca.
"Piuttosto, tu hai finito di ringraziare?"
"Sì credo di sì"
"Allora beviamo qualcosa?"
"Sai che in realtà non mi piace più di tanto, però tu serviti pure"
"Allora un gin tonic per me"

Non mi toglie gli occhi di dosso e io mi sento la ragazza più fortunata del pianeta.
Non perde mai il mio contatto, se parla con qualcuno mi tiene la mano o addirittura mi stringe a sé e il mio cuore batte così forte che se mi facessero degli esami penserebbero che soffro di tachicardia.

La serata inizia a prendere piede e nel giro di poco almeno la metà degli invitati è bella allegra e io faccio sicuramente parte di questo gruppo.
Quando sono in compagnia non sono una che si tira indietro dal bere, cerco sempre di non stare male, però mi piace quel senso di leggerezza e poco controllo che difficilmente ho nella vita normale.

La pista è piena di persone che ballano, siamo tutti un po' goffi e un po' impacciati, ma credo che sia proprio questo il bello.
Vado da Charlotte, Isa e Katerina che sono ancora abbastanza composte, mentre io sembro proprio non appartenere al loro gruppo, così decido di provare a fare danzare anche loro ma con scarsi successi, tranne per la Spagnola che presto viene raggiunta da Carlos, facendo un bizzarro ballo di coppia.

Per quanto ancora faccia fatica a crederci, forse questa vita non è male, non so per quanto durerà, ma sono riuscita a trovare persone che mi vogliono bene anche qui.
Guardo Anna, Luca e Samu che di divertono, ballano con Bert, Johnny e altre persone che non riesco a riconoscere e io mi fermo a sorridere.

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