CAPITOLO 9 - IV

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Haijin aveva resistito alla tentazione di buttare fuori dalla shibao a calci i gemelli così com'erano, nudi, e sbronzi, ed aveva atteso che perlomeno si vestissero. Il freddo della notte avrebbe fatto il resto.

Giunto sul campo di adunata, passò davanti ai ragazzi senza nemmeno fermarsi. Con un semplice gesto indicò loro di guidarlo, e si accodò.

– Voi due, restate qui – disse ai ragazzi una volta giunto alla bao. – Voi invece seguitemi. – Smontò, affidando le redini a Lin, prese la lanterna dalle mani di Taoji e entrò tenendola alta, coi gemelli alle calcagna.

– Questa è la ragazza di stamattina – disse Weihan chinandosi sul corpo di lei. – L'avevo detto che era una bellezza.

– E questo è Huo – aggiunse Wuhan.

– Secondo voi che cosa è successo?

Wuhan osservò i corpi da vicino. Sotto la brina che ormai li ricopriva interamente, i segni dei morsi sul corpo di Huopeng erano a decine, e quelli che gli avevano strappato lo yang non erano nemmeno i più profondi. Lei aveva sangue ovunque, il volto ne era interamente ricoperto, ma l'unica ferita che mostrava era quella provocata dalla dao, profondamente conficcata nel petto. – Stamattina Huo l'ha difesa per fare colpo, poi...

– Difesa da cosa? – domandò Haijin.

I gemelli si scambiarono un'occhiata. – Sembrava una nuova baoqi, l'abbiamo presa un po' in giro per...

– Voi e chi?

– Mah, un po' tutti... sai com'è... al risveglio siamo tutti eccitati.

– Sì, e le lan non sono mai abbastanza. Ha ragione vostro padre a dire che dovreste sposarvi. Continua.

Wuhan deglutì nervoso. Era sicuro che Haijin avesse già capito più o meno tutto quello che c'era da capire. – Secondo me – proseguì – l'ha attirata qui per metterla a quattro zampe. Lei ha scoperto che non le piaceva, ha reagito e gliel'ha staccato a morsi, così lui l'ha ammazzata.

Haijin grugnì. – Improbabile. Huopeng era grosso il doppio di lei, l'avrebbe stesa con uno schiaffo. Tutti quei gioielli, poi... lei lo aspettava, forse erano amanti.

– E allora?

– Non ne ho idea, ma di sicuro non è una cosa normale. C'è qualcosa, in questa bao, che mi mette i brividi. Bruciateli, così che i predatori non ne facciano scempio. Anzi, bruciate tutto.

– Tutto? – domandò Weihan. Sembrava non riuscire a staccare gli occhi dal corpo congelato della ragazza.

– Tranne la dao, ripose Haijin. – Quella appartiene a Huopeng, e tornerà alla sua famiglia con lui.

Weihan cercò di strappare la dao dal petto della ragazza ma il gelo l'aveva incastrata nelle carni e dovette piantarle un piede nello stomaco per fare forza.

– No! – il grido di Taoji squarciò il silenzio. – Lasciala!

– Ma che...?

Weihan non riuscì nemmeno a lasciare la presa sulla daga che il ragazzino gli si gettò addosso, tempestandolo di pugni. Il guerriero lo spinse via, mandandolo a ruzzolare tra le gambe di Lin, ma Taoji balzò in piedi e si gettò nuovamente alla carica. Weihan si scansò, l'afferrò per le spalle rigirandolo come un pupazzo, poi gli piantò una mano in faccia e se lo premette contro.

Taoji scalciò, si agitò, morse la mano che lo soffocava, ma solo l'intervento di Haijin riuscì a placarlo.

– Che succede, zhen?

Loth - parte terza: AriaKde žijí příběhy. Začni objevovat