CAPITOLO 5 - I

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Diciannovesimo giorno di ottobre – prima dell'alba

– Mamma...

Una voce flebile svegliò Shido da un sonno agitato e pieno di incubi senza volto. Con l'istinto della madre, la donna aprì gli occhi e il cuore le si fermò per un attimo nel petto. Nella penombra, sotto le sopracciglia un po' aggrottate, come sempre al risveglio, gli occhi di Kai erano aperti e lucidi, e anche il viso sembrava avere preso colore. Shido non riuscì a trattenere un grido di gioia. – Oh, Kai, amore mio, sei sveglia! – Prese sua figlia tra le braccia e l'attirò a sé, stringendola con tutta la forza che aveva e mormorando parole di ringraziamento agli antenati.

– Mamma – ripeté la ragazza.

– Sono qui, Kai, – Sussurrò. Non voleva svegliare le altre donne che ancora dormivano. – Sono qui. Oh, ho avuto così tanta paura di...

– Mamma, – gemette, – mi spezzi le costole!

Shido rise di sollievo, sciogliendo l'abbraccio. La sua Kai era tornata. – Come stai? – domandò carezzandole una guancia.

– Bene, credo.

– Sst, parla piano – sibilò Shido. – Dormono tutti.

– Che è successo, dove siamo? – Spinse giù le coperte, scoprendosi fino all'ombelico e usandole per farsi aria tra le cosce divaricate.

– Che fai?

– Ho caldo.

– Sei indecente!

– Papà e Taoji mi hanno già vista.

– Non siamo a casa.

Kai si guardò attorno. – Già. E dove, allora?

– Nella bao di un guerriero della casa. Suo figlio ti ha salvato dal lago.

– Lago? Che lago?

– Non ricordi nulla?

Kai scosse il capo. – Ricordo di aver lasciato indietro Wianlao e gli altri, poi...

Shido guardò Kai con occhi improvvisamente seri. – Di nuovo? Tuo padre ti aveva detto di non allontanarti, e guarda cos'è successo. Se fossi rimasta con Wianlao...

– L'avrei ammazzato – concluse Kai in un sibilo.

– Kai! Ma che dici?

– Ehi, sembra che qualcuno si sia svegliato. – La voce assonnata di Mei interruppe la discussione, e la donna comparve dal buio accanto al giaciglio, il volto illuminato da un sorriso.

– Perdonatemi, Mei tai, non vi volevamo svegliare.

– Non ha importanza, deve essere l'alba, ormai. Come sta tua figlia?

– Bene, se solo si coprisse. – Shido fece nuovamente il gesto di tirare le coltri sul corpo nudo della figlia, ma Kai le scostò con malgarbo.

– Non puoi stare così – sbottò Shido. – Devi rispetto a chi ti ospita.

– Sono certa che questa donna ha già visto delle...

– È solo un effetto del congelamento – interloquì asciutta Xia, accostando un giunco infiammato allo stoppino della lanterna dei malati. – Una schiava di mio padre dopo essere caduta in un torrente non sopportava più gli abiti e lavorò nuda per una settimana.

– Hai visto? – Kai scalciò via le coperte anche dalle gambe con un sospiro. – Potevo morire.

– Anche io credevo che saresti morta. – Shido fece per abbracciarla nuovamente ma Kai la respinse. – Che hai?

Loth - parte terza: AriaWhere stories live. Discover now