Capitolo 51.❤

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-Pov. Zayn-

Mi svegliai che erano le 6.30, alle 7 sarei dovuto essere a lavoro. La mia piccola era ancora lì, tra le mie braccia. Sembrava un angelo. In realtà lei era un angelo, il mio angelo. Le lasciai un bacio sulla fronte e cercai di alzarmi senza farla svegliare, ma fallii miseramente nel mio intento.

Lei mi bloccò. "Non andare via" la sua voce era bassa, ed i suoi occhi ancora chiusi.

"piccola, devo andare a lavoro, torno tra un'ora circa"

"altri cinque minuti Zay" E come potevo negare cinque minuti a lei? Era così carina.

Si accoccolò di nuovo sul mio petto. Passarono circa due minuti in tranquillità prima di sentire dei rumori in corridoio e poi dei giri nella serratura.

-Ah bene, ancora non avevano nemmeno aperto.-

La porta si aprì leggermente, e da essa sbucarono le teste di Niall e Alice, per poi entrare discutendo di qualcosa.

"Allora ha funzionato! Buongio-" Niall non finì la frase che inciampò i suoi piedi con le nostre scarpe lasciate in giro per la stanza e finì steso sul pavimento. "Porca puttana lorda" si lamentò dal basso.

"amore, stai bene?" eccola Alice che ci preoccupava, mentre io scoppiai a ridere per l'accaduto.

"ma che succede?" si alzò con il busto la mia Vicky per vedere la situazione.

-Oh cazzo!- Mi buttai su di lei.

"sta ferma piccola" lei mi guardò confusa prima di accorgersi della presenza di Niall nella camera e del fatto che lei fosse solo con indosso gli slip ed il lenzuolo stesse scivolando via dal suo corpo. Lo riprese con le mani e lo tenne saldo a sé.

"un po' di ordine in questa stanza però..." borbottò il biondo.

"potevate benissimo aprire e andare a fare le vostre cose invece di entrare" rispose a tono Vic

"Hai dormito qui Horan?" gli domandai pur sapendo già la verità.

"Certo... Che no" rispose con un po' di tristezza in volto. Mio padre vietava certe cosa ad Alice, devo dire che ero l'unico privilegiato in famiglia.

"brutto non avere la ragazza a casa eh.. Come non ti capisco. " lo presi in giro ancora un po'.

"fanculo Malik" entrambi uscirono dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle. Io mi alzai a seguito ed iniziai a prendere i vestiti da indossare quella mattina.

Mi voltai a guardarla e le sorrisi. Dio mio, quanto era bella. Ero proprio fortunato ad averla.

Mi avvicinai a lei e la baciai, se non fosse stato per lavoro sarei rimasto a godermi il risveglio con lei.

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Quando tornai a casa non la trovai più nella mia camera, bensì nella sua. Mi soffermai sulla soglia della porta a guardare come abbottonava con calma la camicia nera a quadri che stava indossando. Gliela avrei strappata di dosso in quello stesso istante se non ci fosse stata mia sorella nella stessa camera.

"fuori da qui, maniaco" ecco la dolce Alice, sempre carina con me, che rovinava il mio momento sognante.

Vicky si accorse finalmente di me e mi sorrise.

"Pronta?"

Annuì. Così la presi per mano e scendemmo giù per poi uscire di casa ancora mano nella mano usciamo.

"cosa hai? Ti vedo strana" era come se fosse agitata, e inizialmente non capivo.

"è solo strano... Cioè, non abbiamo mai programmato di fare l'amore prima, di solito succede e basta, nessuno programma, mentre oggi è programmato, capisci, è strano."

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora