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Im back. Leggete lo spazio alla fine.
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"Si, ho capito ma non possiamo fare nulla, mi dispiace"

"Quindi preferite far morire le persone al posto di salvarle? Bene, bella giustizia" gli batto le mani.

Sono le 10 del mattino e sono qui, in questa stazione di polizia dalle 8. Mi hanno fatto aspettare un ora per poter parlare con qualcuno e adesso è un'altra ora che spiego tutta la situazione, che gli mostro tutte le prove che possiedo, ma nulla, sembra tutto inutile. Che pezzi di merda, realmente non gli frega un cazzo della vita altrui.

"Non preferiamo far morire nessuno, semplicemente non ci sono abbastanza prove"

"C'è un cazzo di video, non le sembrano prove queste? Cosa altro vuole?"

"Ragazzo glielo abbiamo già detto" risponde l'altro collega facendomi salire ancora di più i nervi "Nel video non sappiamo di chi si parla. O viene la ragazza o non possiamo fare nulla" O sono coglioni o sono coglioni, non c'è alternativa.

"Porca puttana!" batto un pugno sul tavolo

"Signorino moderi i termini e si calmi" Col cazzo che mi calmo.

"No, le ho già detto che la ragazza sta male, non può venire" ripeto per la millesima volta. Mi viene voglia di prendere quella pistola che hanno attaccata ai pantaloni e puntargliela contro la loro testa vuota.

"Ok ok, abbiamo capito. Piuttosto, lei come ha ottenuto quel filmato?"

"Non è importante questo"

"Se non mi dice come è successo dovrò tenerla sott'occhio per alcuni giorni, sono sicuro che ha fatto tutto illegalmente"

"Ma state d-" proprio mentre sto per urlargli contro mi fermo sentendo il mio telefono suonare, ringrazio chiunque esso sia, mi ha appena fermato dal fare un omicidio, se non due.

"Pronto?" rispondo senza guardare chi è.
"Za-" la voce si interrompe con un singhiozzo.
"Signor malik stava parlando con noi, non è buona educazione ciò che-" lì ammazzo fra poco.
"State zitti cazzo" dico cercando di capire chi è al telefono.
"prontoo?" ripeto ancora
"Zayn" sembra lei ma non ne sono sicuro, così guardo lo schermo ed è davvero lei.
"Vicky? Stai bene?"
"Zayn.. Ti.. Ti prego vieni" dice singhiozzando
"Stai bene? Dove sei?
"No, ti prego vieni io.." inizia a tossire
"Dimmi dove sei"
"Sono a casa.. Vieni sub-" lascia la frase a metà e non sento più nulla.

Mi alzo di scatto, devo andare da lei, subito.
"Signorino, si fermi! Dove scappa?" Mi urlano quei due idioti, ma li ignoro completamente, nella mia testa c'è un unico pensiero, arrivare da lei il prima possibile.
Prendo l'auto e guido come un pazzo superando semafori rossi e cercando di non mettere sotto nessuna vecchietta intenta ad attraversare la strada.
Arrivo e suono il citofono ma ovviamente nessuno risponde, devo trovare un metodo per entrare, e non è facile essendo che sta al secondo piano. Suono ad altri in modo che posso almeno salire su, dopo proverò a buttare giù la porta.
Dopo vari tentativi finalmente la signora dell'ultimo piano mi apre convinta che io sia il postino. Salgo sopra e busso.
"Vicky" la chiamo "Sono io, Zayn. Ce la fai ad aprire?"

"No" dice a voce bassa che a malapena riesco a sentire.

"Ok, in Che punto della stanza ti trovi?"

"Vicino la finestra"

"Va bene resta lì, non avvicinarti per nessun motivo alla porta" dico per poi iniziare a prenderla a spallate.

"Fai veloce per favore" piange da dentro.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora