Malinteso.. (3)

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Dal giorno dell'ecografia è passato un po', siamo già giunti a venerdì, e le cose non è che siano andate alla grande fin qui.

Zayn continua a rivolgermi la parola solo quando lo ritiene necessario, è sempre triste, e tutto per causa mia. Alice viene tutti i giorni e nonostante sembra essere dalla mia parte so che non lo è. L'ho sentita scambiare qualche parola con Zayn ed ho capito che sta dalla sua di parte. Anche lei contro la mia scelta.
Tutto ciò non mi fa stare per niente bene, ma non riesco nemmeno a cambiare i miei piani. È una cosa difficile per me, anche se a gli occhi di tutti non lo sembra.

Tornando ad oggi, fra circa un'ora ci sarà la cena con mio padre ed Anna e credo che faremo tardi per causa mia che mi prendo fin troppo i miei comodi.

"Vicky, vieni qui" mi chiama Zayn dalla camera da letto.
Entro e lo trovo quasi pronto. È bellissimo, come sempre.

"Dimmi"
Mi guarda dalla testa ai piedi.

"Vedi di sbrigarti" dice
Resto per un attimo confusa. Vorrei mandarlo a quel paese, ma meglio stare zitta.
Mi avvicino all'armadio alla ricerca di qualcosa di carino, fin quando lui apre di nuovo bocca.
"Devi giurarmi una cosa" dice. Mi giro verso di lui non capendo a cosa possa riferirsi. "I nostri problemi, le nostre cazzate e tutto il resto, stasera devono restare in questa casa. Non voglio far capire nulla a tuo padre. Comportiamoci come se tutto andasse alla grande. Ok?"

"Sono d'accordo. Mio padre non deve sapere nulla." rispondo, ricevendo un lieve sorriso da parte sua.

Con qualche minuto di ritardo arriviamo a casa di mio padre. Non appena ci fanno accomodare nel salotto il mio olfatto ha un impatto con due odori più o meno forti, uno buono, l'altro leggermente fastidioso. Ci metto poco a capire quello della cena e un po' di più per capire che l'altro è senza dubbio pittura da parati.

Do un occhiata intorno, ma la stanza non sembra essere stata ridipinta di recente. Così chiedo aiuto a Zayn.

"Riesci a capire da dove viene questo odore di pittura?" gli chiedo avvicinandomi al suo orecchio per non farmi sentire da mio padre seduto di fronte a noi ad armeggiare col suo cellulare.

"Non sento nessun odore del genere" mi risponde.

"Come fai a non sentirlo? È così forte"

"Perdonami se non ho il super olfatto da donna incinta"

Boccheggio in cerca di qualcosa da rispondergli, ma devo dire che ha troppa ragione per ribattere.

"Ragazzi, qualcosa non va?"

"No, tutto bene. Tu piuttosto.. ti vedo fin troppo sorridente stasera"

"Ehm.. Sono solo felice di avervi qui, tutto normale per il resto" Ed io mi chiamo fessa.. Certo.

"Capisco"

"Non mi raccontate nulla? Nessuna novità?" il suo sguardo indagatore mi preoccupa.

"No, nulla di nuovo che già non sai." rispondo io, cercando di non risultare nervosa, mentre Zayn non prova nemmeno ad aprire bocca. Potrebbe aiutarmi.

"Va bene.. Vado a vedere se Anna ha bisogno di aiuto." ci sorride prima di lasciare la stanza.

Non perdo tempo a rimproverare Zayn.
"Perché sei improvvisamente diventato muto? Avevi detto di lasciare tutto a casa e poi sei il primo che si comporta al contrario"

"Non avevo nulla da dire." parla con una faccia che al posto suo dice:'problemi tuoi non miei'.

Lascio perdere e vado alla ricerca di quella pittura che mi sta facendo dare di matto. Salgo sopra e trovo immediatamente la stanza da cui proviene. La mia.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora