Crazy Alice (3)

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E' lunedì pomeriggio, e sono tranquilla in casa con Blain. E' il suo ultimo giorno di vacanza in questa casa, domani tornerà dai suoi genitori e dopo domani rientrerà a scuola. Anche se in realtà lui non è molto convinto di questa cosa, ma penso sia normale, nemmeno io facevo salti di gioia per andare a scuola, e non ne è passato molto di tempo da allora, ma sono felice di aver finito ed essermene liberata. Sono stati anni infiniti che sembravano davvero non terminare mai, e invece eccomi qui, libera da quel carcere. Ma tornando a noi.. Sono tranquilla in casa, finché una polipetta di nome Alice non si attacca al citofono. Aveva detto che sarebbe passata, ma non credevo che dalla chiamata ad ora sarebbero passati giusto due minuti. Però pensandoci era agitata e magari era pure qualcosa di urgente, quindi tutto è possibile.

"Alice! Stacca quelle ventose dal mio citofono o te le infilo su per il culo appena sali." che poi solitamente è aperto sotto, perché mai si è messa a suonare.

"Ehm.. sono il corriere, ho un pacco da consegnare alla signora Victoria Someri e al signor Zayn Malik" Figura di merda fatta.

"Sì, sto scendendo" dio mio, e ora con che faccia scendo.

Vabbe, mi prendo di coraggio, avviso Blain di non muoversi e scendo sotto.

"Salve.. mi scusi ma mia sorella ha dei modi tutti suoi di rispondere al citofono" me ne esco così.

"Non si preoccupi, capita." risponde il tizio con uno sguardo del tipo 'Sai quanto me ne frega?'. "Una firma qui e una qui" mi fa firmare e aspetto curiosa di vedere cosa è arrivato e soprattutto da parte di chi. Lui si avvicina nel furgone e poi ne esce con un piccolo pacco che mi consegna, poi torna dentro e ne esce uno enorme.

"Che diavolo c'è lì dentro?" domando

"Se non lo sa lei che lo ha ordinato" dice ed entra lasciando quell'enorme pacco davanti all'ascensore. Io cosa? Non ho nemmeno il tempo di formularla la domanda che questo parla ancora "In tutto mi deve duec-"

"FERMI!" urla Alice dalla macchina e fa una frenata assurda. Mi viene la pelle d'oca per lo stridio che provocano le gomme sull'asfalto.

E' pazza!

Esce di corsa dall'auto e prende per un braccio il signore, trascinandolo in disparte. Che diamine le prende a quest'altra?
E mentre io sono ferma come un'idiota con un pacco tra le mani a cercare di capire cosa succede, il corriere se ne va.

"Alice ma che combini?"

"Ora ti spiego.. saliamo" dice entrando dentro e iniziando a spingere l'enorme pacco dentro all'ascensore.

"Alice, così non ci entra.. devi girarlo in verticale" dico vedendo che, nonostante il pacco non si muova più poiché ha raggiunto il muro, lei continua a spingere come se quella cabina fosse larga tre metri quadrati, beh non lo è per niente.

"Sì, sì.. ci sono" la vedo seriamente in difficoltà, ed è così goffa. Non vorrei riderle in faccia, ma se continua così non riuscirò a contenermi per molto. "Tieni questa cosa!" mi lancia la sua borsa, che riesco a prendere al volo.

Si fa forza e mette in piedi quel coso. Dopodiché entra anche lei e aspetta che lo faccia anche io, ma poi si rende conto che non ci entro, e sbuffando sale su.

Aspetto che l'ascensore si liberi e premo di nuovo il pulsante per farlo scendere.

Una volta arrivata sopra la trovo davanti la porta che aspetta che le apro. E così faccio.

Cerco di aprire il pacco che ho in mano ma lei inizia ad urlare, facendo correre in salotto anche Blain preoccupato.

"Ferma!" ripete e si avvicina a controllare il pacco che ho in mano. "Ok, puoi aprirlo quello" dice, e poi la vedo frugare in quello grande ed estrarre un foglio attaccato ad esso ed infilarselo in borsa. Allora mi fermo dalle mie intenzioni, lasciando il pacco misterioso sul divano e la guardo seria.

"Spiegami tutto o non ti farò arrivare all'altare"

"Ti spiego, ti spiego... ma tu calmati."

"Sono calmissima io" a differenza sua che è agitata.

"Io e Niall qualche giorno fa abbiamo scelto il regalo per i testimoni, ecco questo è il tuo e di Zayn. E siccome è abbastanza grande, e doveva essere una sorpresa, avevamo concordato che quelli del negozio lo avrebbero spedito direttamente a casa, ma solo quando sarei andata lì a pagarlo e avrei detto potete mandarlo giorno x." spiega inizialmente tranquilla "Ma quella demente rincoglionita che ci lavora ha capito tutt'altro, ossia di spedirlo subito e di conseguenza a spese tue. Ma che gente tengono io mio chiedo." è un tantino irritata direi. "E prima mi ha chiamata dicendo che la consegna sarebbe avvenuta di lì a poco. Ecco perché mi sono precipitata qui e tutto il resto." finisce di spiegare.

"Oh.. adesso è tutto più chiaro" dico e mi avvicino per aprire quel benedetto pacco.

"Aspetta!" Appena urla di nuovo la soffoco, e lo faccio sul serio questa volta.

"Cos'altro c'è?" sbuffo

"Non è per voi" dice. Ed io non ho capito un cazzo.

"Ma se prima hai detto che è il regalo perché siamo i testimoni"

"Sì, lo so." sorride "E' per voi ma non è per voi"

"Okay, chiamo uno psichiatra ora"

"Ma no scema, intendo che è una cosa che vi servirà per i miei nipotini"

"E ci voleva un secolo a dirlo?" scuoto la testa "Lo accettiamo lo stesso" dico

Passiamo un'oretta insieme, fin quando non arriva Zayn, al quale la signorina Alice spiega perché c'è un pacco nel bel mezzo del salotto e poi va via.

Ceniamo e dopo aver messo Blain a letto in tarda serata, finalmente decidiamo di aprire i due pacchi. Nel piccolo troviamo un carillon da appendere sulla culla e nell'altro c'è, appunto, una culla da montare. Viste le dimensioni sembra abbastanza grande per due, chissà se quando la monteremo sarà effettivamente così.

"Mi sa che dovremo seriamente iniziare a scegliere quale stanza preparare per loro" dice Zayn.

"Quella dove sta Blain. E' più grande ed è vicino alla nostra, mentre l'altra la sistemeremo per i weekend di tuo fratello." dico decisa.

"Sì, sono d'accordo. Ma ora dobbiamo pensare ad altro" dice prendendomi per mano e trascinandomi fino alla nostra stanza, per poi chiudere la porta a chiave e portarmi sul letto, dove poi mi fa sdraiare.

"Zayn non penserai seriamente di farlo con tuo fratello nella stanza di fianco?" dico appena lui inizia a baciarmi in modo famelico.

"Perché no?" scende a baciarmi sul collo.

"Ma c'è tuo fratello" cerco di togliermelo di dosso, ma non ci riesco proprio.

"Non me me frega nulla, ho chiuso la porta proprio per questo" ribatte iniziando a mettere le mani sotto la mia felpa, mentre tra un bacio e un altro continua a parlare. "Non ricordo nemmeno quando è stata l'ultima volta che abbiamo fatto l'amore, in più l'altro giorno lui ci ha interrotto e sono giorni che è sempre in mezzo. Per una buona volta che sì è addormentato prima, lasciami fare, sto impazzendo Vic."

E mi sono persa ad ascoltarlo, tanto che nemmeno mi sono resa conto che nel frattempo mi ha già privata dei miei indumenti.
Mi lascio andare e inizio a baciarlo, facendogli capire quanto mi sia mancato pure a me.
Lo spoglio e inizio ad accarezzare la sua pelle calda, ovunque, partendo dal viso e scendendo sempre più giù, senza staccare le mie labbra dalle sue. Lo sento sorridere nel bacio, e istintivamente lo faccio anch'io.
Ci perdiamo tra baci e carezze, ci coccoliamo, fin quando lui non decide che sia abbastanza e passa al resto.

E così finiamo la serata in bellezza, come non succedeva da un po', anzi, un bel po' direi. 


Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora