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"Voi. Un. Bambino." sibilo queste parole senza capire più nemmeno dove mi trovo. Non so nemmeno se sono ancora sveglia o meno.

Mi lascio completamente andare tra le braccia di Zayn, senza capire più nulla.

Passano alcuni secondi, o minuti, non ho un ottima concezione del tempo in questo momento, e mi riprendo. Scoppio a ridere come se avessi appena ascoltato la battuta migliore del mondo.

"Siete davvero bravi con le barzellette" finisco di ridere e torno seria "Ma davvero, non provateci più" dico beccandomi degli sguardi confusi da parte di Anna e mio padre.

"Vicky" mi chiama Zayn, ed io mi volto verso di lui.

"Cosa?"

"Credo che non stiano affatto scherzando" dice

"Oh.. ma andiamo.. Zayn, non crederai sul serio che..-"

"Vicky, Zayn ha ragione, non stiamo scherzando"

Ci metto due secondi a capire le parole che ha appena detto mio padre, dopodiché svengo.

-Pov. Zayn-
Faccio giusto in tempo a prenderla e non farla arrivare a terra. Questa non ci voleva.

"Oddio!" Anna urla portandosi le mani davanti alla bocca.

"Dovevo immaginarlo" dice il padre, mentre io cerco di distenderla sul divano.

"Vicky?" inizio a chiamarla, mentre le do dei leggeri schiaffi sulle guance per farla riprendere. Passano dei secondi prima che apra gli occhi.

"Vicky, stai bene tesoro?" chiede Anna appena la vede riprendersi.

"Benissimo Anna" risponde lei mettendosi seduta. "Zayn, andiamo via. Subito." si mette in piedi come se nulla fosse successo. Ultimamente lei e la stranezza vanno di pari passo.

"Va bene.." Annuisco con la testa.

"Aspettate" ancora suo padre.

"Non aspettiamo un bel niente papà.. devo riprendermi da questa notizia, ho bisogno di tempo" dice lei, mentre lui non può fare altro che annuire cercando di essere comprensivo nei confronti della figlia.

Salutiamo e andiamo via in silenzio.

Entriamo in macchina e la situazione non cambia, continua ad esserci silenzio, nemmeno io riesco a dire qualcosa, sono piuttosto scioccato. Mio figlio o figlia che sia, anche se al momento la vedo una cosa molto difficile, potrebbe avere la stessa età del fratello o sorella della mia ragazza, è una cosa assurda. Sono senza parole io, non oso immaginare cosa sta passando per la testa di Vicky in questo momento.

"Andiamo a casa, per favore" parla la mia Vic.
E nemmeno il tempo di farle chiudere bocca che ho già messo in moto l'auto.

-Pov. Vicky-
Di tutto potevo immaginarmi, ma non una notizia simile. Dopo vent'anni passati ad essere figlia unica, adesso dovrei prepararmi ad avere un fratello. La mia vita si fa sempre più simile ad una serie tv, o meglio ancora ad un soap opera sudamericana. Non so se ridere o piangere in questo momento, è tutto troppo strano, troppo movimentato in questi giorni.

E qui la mia mente mi porta indietro nel tempo, a quando Zayn ha scoperto di avere un fratello. Ricordo che lui l'ha presa molto bene, era felice, nonostante aveva passato un momento difficile per assimilare il fatto che sua madre fosse via. Io invece al momento sono solo confusa. Perché non posso essere come lui, con un po' più di coraggio nell'affrontare determinate cose.

"Come ti senti?" mi chiede lui interrompendo il silenzio una volta arrivati a casa.

"Confusa.. tanto confusa.." mi siedo sul divano

"Posso immaginarlo" si siede accanto a me.

"Non credo proprio"

"Parla allora.. dimmi cosa ti turba maggiormente, perché so per certo che non è solo la notizia, la tua espressione dice ben altro." Bingo!
Solo che adesso viene la parte più difficile: se non parlo mi costringerà a parlare, ma se parlo si incazzerà. Sono nella merda, ma ormai rischio tutto, non credo di avere altro da perdere ora come ora.

"Quindi?"

"Odio non poterti nascondere nulla" gli lancio un cuscino addosso e lui lo scansa ridendo. Non si potrebbe mettere pausa su questa immagine di lui che ride? Sarebbe bellissimo poterla vedere all'infinito. "Posso solo chiederti una cosa prima?"

"Starò calmo se è quello che intendi" Ma che cazzo?

"Sai già cosa devo dirti o cosa?"

" No, ma immagino cosa potrebbe c'entrare in ciò che sta per dire"

"oh.. bene..." prendo un respiro "Sai.. durante il tragitto in macchina ho pensato tanto, e.. ecco.. non credo che accetterò alla grande quest'altro bambino, fa strano dopo vent'anni avere un fratello, ed quindi.. beh.. per farla breve se prima c'era una minima probabilità che io potessi cambiare idea sul fatto di abortire, dopo stasera quella probabilità è svanita del tutto."

"Ne sei sicura?"

"Sì. Sarebbe troppo strano zio e nipote con la stessa età, non trovi?"

"Su questo non posso darti torto. Ci pensavo anche io prima, è una cosa strana, però..." smette di parlare e si alza in piedi in cerca di qualcosa. Poi lo vedo prendere qualcosa dal suo giubbotto e successivamente prendere in mano il portatile e andare verso la camera degli ospiti/Blain.

"Zayn, però cosa?"

"Eh? Non capisco"

"Hai detto però e non hai continuato la frase."

"Nah.. avrai capito male tu."

"Sarà.. In ogni caso perché ti sei alzato se stavamo parlando?"

"Mi sono ricordato di dover fare una cosa urgente"

"Zayn ma non-" non mi fa finire di parlare.

"Non posso perdere altro tempo, tu va pure a dormire se vuoi" dice prima di chiudersi nella stanza.

Scuoto la testa e mi alzo andando a prendere un pacco di biscotti alla panna in cucina. Quelle maledette voglie mi perseguitano sempre di più. Vado in camera da letto e dopo aver tolto le scarpe mi sdraio sul letto iniziando a sgranocchiare i biscotti, mentre penso allo strano comportamento di Zayn. Finisco per addormentarmi aspettando che anche lui venga a letto, ma evidentemente non lo fa.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora