(2) Capitolo 5.

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Ringraziate la Vodafone, non avrei potuto aggiornare sennò.
Buona lettura.
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Sabato, per tutti è il giorno migliore della settimana, il giorno dello svago, per me era diventato il giorno che non sopportavo più di tutti. Era stressante e pesante, lavorare sodo fino a tarda sera, l'unico giorno in cui non c'era mai un orario fisso nel quale chiudere il locale. Ma un sabato come quello che vi sto per raccontare non credo mi sia mai capitato prima. Erano quasi le 3 di notte, e al mio capo, anziché mandarci a casa dopo aver finito, era venuta la bella idea di fare una piccola riunione. Sembravamo tutti degli zombie, io personalmente non connettevo molto. Ero in piedi da oltre 20 ore, e per tutto il giorno c'era stato un via vai di gente che non si vedeva da un po', per lo più erano turisti.

Ci sedemmo attorno ad un tavolino di quelli che si trovavano all'angolo con i divanetti. Theo poggiò la testa sul tavolo, io sulla spalla di Zayn, e lui sulla mia testa, avrei finito per addormentarmi da un momento a l'altro in quel modo.

"So che è tardi, e quindi sarò breve"

-magari.-

"Entro domani sera dovete cambiare alcuni orari pomeridiani, il corso inizia Lunedì"

"Di nuovo? Gli abbiamo sistemati ieri" mi lamentai

"Si, per il corso di barman sempre Zayn o uno di voi?"

-Corso?- Avevo saltato un pezzo della frase prima. -Perché non so nulla io?-

"Rimango io" Alzai di scatto la testa facendogli quasi perdere l'equilibrio, e lo guardai interrogativa. Ecco che il sonno passò all'istante. Lui mi guardò come per scusarsi.

"Mi dite per quale diavolo di motivo io non ne so nulla?"

"Perché ne ho parlato di mattina, ed essendo che già si era deciso Zayn a farlo non ne ho fatto più discorso fino ad ora" spiegò Luca

"Poi con te ne parliamo" lanciai un'occhiataccia al mio ragazzo. Ecco un momento in cui mi faceva incazzare. Questa non era la storia del fratello che non mi diceva, credo fosse importante sapere qualcosa che riguardava il mio lavoro. "In ogni caso vorrei essere avvisata quando ci sono novità"

"Mi sembra giusto, beh, ti aggiorno ora." Mi prendeva in giro anche Luca? Probabile. "I guadagni bastano a mala pena per coprire tutte le spese, spesso devo rimetterci di tasca, soprattutto in quelle giornata di inverno quando non si vede anima viva in giro, quindi ho due scelte: o licenziare uno di voi, oppure adeguarmi e andare al passo coi tempi. Ho scelto per quest'ultima, siete un'ottima squadra e siamo ormai come una famiglia, non potrei farlo, e di fatto uno di voi deve imparare a fare nuovi cocktail." Tutto ciò lo avevo notato anche io. Il localo lo avevano rinnovato qualche anno prima, ma il menù era sempre un po' retrò per alcune cose. "Spesso i clienti cercano qualcosa che qui non l'abbiamo perché non siamo aggiornati in questo campo. Capisci?"

"Si, capisco perfettamente" Non credevo però di essere arrivati a questo livello, sapevo che le cose non andavano alla grandissima, ma non pensavo fino al punto di un possibile licenziamento.

"Questo corso durerà circa due settimane, e dalla prossima inizieremo ad organizzare qualche serata per attirare più clientela." Potevano anche dirlo il giorno prima a che c'erano. Ah maschi.

"Va bene, altro?"

"No, gli orari saranno provvisori, dovete coprire solo Zayn durante il pomeriggio"

"E quando io avrò lezione a scuola guida come facciamo?"

"Non preoccuparti, adesso andiamo tutti a casa e domani mattina siete liberi, me la vedrò io"

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora