Capitolo 37.

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Attenzione! 
Questo capitolo contiene una parte che dovrebbe essere a rating rosso. Ma siccome so che questa storia la leggono persone di diverse fasce di età ho cercato di farla in rating arancione, credo, e quindi non troppo volgare o con scene spinte. Spero vi piaccia. Comunque se non volete leggerlo vconsiglio di non andare oltre la parte segnata da due asterisco  **.
Baci!!

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Arrivati nella sua camera lo feci sedere sul letto, e non ebbi nemmeno il tempo di farlo sdraiare che mi suonò il telefono. Non guardai nemmeno chi fosse perché immaginavo si trattasse di Alice.

«Cosa c'è Ali?» risposi convinta, ma evidentemente non avevo fatto una giusta previsione.

«Ti avevo detto di lasciarlo non di ficcare la lingua nella sua bocca come se non ci fosse un domani.» Marco il pazzo era tornato all'attacco.

«Ma smettila con questa cazzata.» dissi arrabbiata, mentre con una mano tiravo di nuovo a sedere Zayn che cercava di alzarsi.

«Tu sarai mia.»

«Ma vaffanculo.» staccai la chiamata posando poi il telefono sul comodino.

Zayn mi tirò facendomi cadere su di lui, e iniziò a baciarmi con foga. Portò le mani sull'orlo della gonna del vestito e fece per alzarlo. Cercai di fermarlo, ma inizialmente non me lo permise.

«Zayn non credo sia il momento.» mi lamentai quando sentii le sue labbra intente a percorrere la strada verso il mio seno.

«Ti voglio, baby malik ti vuole.» continuò a lasciare baci sulla mia pelle. «Voglio fare l'amore con te.»

«Anche io vorrei, ma sei ubriaco, non credo sia la cosa migliore.» dissi. Nonostante la voglia non potevo farlo, non con lui in quello stato che magari il giorno dopo non si sarebbe ricordato di nulla.

«Non sono ubriaco.» mi guardò negli occhi, ed io alzai le sopracciglia «Ok, un po' lo sono.»

«Un bel po', direi.»

«E sì, ok, ma ti prego facciamolo, starò attento» tirò fuori dalla tasca una bustina argentata e me la passò. Mi imbarazzai parecchio in quel momento. Non ero sfacciata per certi argomenti. «Ti do l'odore di metterlo, così saremo sicuri che non combinerò danni. Ti prego Vic, io non ce la faccio più, cazzo, ti voglio, son due anni, due fottutissimi anni che aspetto solo te.» la voce inizialmente decisa fini per addolcirsi sul finale.

«Va bene.» dissi sapendo che di lì a poco sarebbe crollato.

Lo spogliai lasciandolo solo in boxer. Gli diedi qualche bacio, e lui si sistemò meglio sul letto. Posai i suoi vestiti sulla sedia che si trovava alla scrivania cercando di perdere tempo, e quando tornai da lui, come previsto, aveva gli occhi chiusi. Lo coprii con il piumone e gli lasciai un bacio sulla fronte.

Spostai di lato le scarpe per evitare che alzandosi inciampasse, e feci per uscire dalla stanza quando lui mi chiamò. Lo guardai, teneva ancora gli occhi chiusi.

«Dormi.» sussurrai.

«Resta con me.» mormorò lui.

«Vado a mettere il pigiama e torno da te.»

«No, cambiati qua. Metti una mia maglia se vuoi, ma non lasciarmi solo.» aprì gli occhi e mi supplicò con lo sguardo di restare.

Obbedii. E quando mi misi con lui sotto le coperte mi abbracciò.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora