(2)Capitolo 6.

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Finalmente era arrivato il tanto atteso e desiderato lunedì, forse l'unico che nella mia vita non ho detestato, l'unico per cui ero felice. Zayn mi aveva vietato di andare nella nuova casa prima delle 3 del pomeriggio, aveva precisamente detto "Puoi venire e lasciare tutto dietro la porta, ma non ti farò entrare prima delle 3". Non avevo nemmeno le chiavi, non me le aveva mai date prima, quindi era sicuro che quella volta la vittoria sarebbe stata sua. Ero così curiosa di vedere cosa avesse combinato. Non avevamo parlato quasi per nulla su come sistemare le ultime cose, l'aveva iniziata lui e l'avrebbe finita lui, speravo solo che fosse come la immaginavo.

Mi trovavo in macchina con Marisa e Blain, diretti a comprare tutto ciò che sarebbe servito per pulire. Zayn mi aveva esplicitamente detto "vedi tu perché io sarei capace di comprare l'acido muriatico al posto dell'ammorbidente" e sapevo per certo che non avesse torto. Ricordo quando una volta Roberta gli chiese di prendere il detersivo per la lavastoviglie dallo sgabuzzino e lui le si era presentato con quello per il wc, non aveva nemmeno visto il gabinetto stampato sulla confezione. Rido ancora al ricordo di quella volta, che idiota! E questo perché lui non legge, prende e basta, vede che un qualsiasi prodotto si trova nel reparto igiene e casa ed in automatico il suo cervello capisce che quel prodotto pulisce qualcosa, poi che sia per il cesso o per la lavatrice è indifferente.

"Mamma, mi porti al McDonald's?" adoravo Blain e le sue idee dell'ultimo minuto. L'idea di uno spuntino al mc a metà mattinata era il top.

"Blain, sono solo le 11, è presto ancora per andare a mangiare"

"Vicky, mi ci porti tu?" stavo per rispondere che avrebbe dovuto dar retta alla madre, quando lei mi anticipò.

"Che novità è questa?"

"Ma tu hai detto no" si lamentò lui.

"Non ho detto no, ho solo detto che è presto, ci andremo più tardi"

"siiii" urlò felice iniziando a saltellare

"Stavo pensando che potremmo prendere i panini e mangiare insieme a Zayn, tanto Alex non ci sarà a pranzo"

"Non è male l'idea, se non che Zayn sarà impegnato fino alle 3"

"Oh già, è vero... va bene, ci andremo solo noi"

Una volta finiti gli acquisti casalinghi portammo tutto il materiale a Zayn, il quale sperai non combinasse danni durante la pulizia. Salii tutto sopra al terzo piano, suonai il campanello e dopo poco lui rispose da dietro la porta.

"Piccola, lascia tutto lì e va via" aveva già capito le mie intenzioni.

"Ti prego, solo una sbirciata" lo supplicai, inutilmente.

"No! Ora vai"

"Ok, ciao" volevo proprio dare un'occhiata dentro, la curiosità mi stava uccidendo, non potevo aspettare fino alle 15 di quel pomeriggio. Tre ore erano troppe da aspettare, così mi piazzai lì, pronta ad intrufolarmi una volta che lui avesse aperto. Certo, potevo anche osservare meglio la situazione e riflettere anziché farmi beccare successivamente in flagrante.

"Guarda che ti vedo dallo spioncino che sei ancora lì, non aprirò fin quando prenderai quel ascensore"

Sbuffai. "Fanculo, stronzo"

"Ti amo" urlò da dentro.

Ultimamente non riuscivo più a fregarlo, non più come prima. Una volta ero forte in questo, spesse volte stavo ad un passo avanti a lui, ma quei bei tempi erano già volati via.

Tornai in macchina con un leggero broncio, arrabbiata per la mia sconfitta. Marisa per impiegare il nostro tempo decise di andare a fare un'oretta di giro al centro commerciale, prima di pensare al pranzo che era sempre più vicino. Andammo in un negozio per bambini, giusto per far contento Blain, che non appena vide una maglietta esposta in vetrina di non so quale personaggio animato impazzì per averla.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora