blood (2)

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Sono passati 3 giorni e Vicky continua a stare male, non vomita per il semplice fatto che non sta mangiando quasi nulla e continua ad avere capogiri. Non capisce che deve mangiare, ho paura che peggiori solo la situazione continuando così. Lei continua a dire di non voler andare in ospedale e non riesco a forzarla, ma oggi finalmente parlerò con qualcuno che potrà aiutarmi, o almeno lo spero.
Io ormai per starle accanto, nonostante lei continuasse a dire di no, ho preso un paio di giorni liberi, per fortuna lavoro con persone comprensive che mi capiscono. Alle 9 ho l'appuntamento con l'infermiera che ogni mattina mi faceva entrare anche fuori dall'orario, credo si chiami Elisa o qualcosa del genere, è una donna sulla cinquantina ed è molto gentile e disponibile.
Nel mentre che aspetto decido di chiamare Vicky per sapere come sta.

"Zayn" dice con voce debole
"Come stai?"
"Come ieri"
"Senti Vicky io adesso andrò a parlare con l'infermiera e vediamo, se riesco, provo pure con il medico, però tu mi devi promettere che se dicono che devi andare a controllarti tu lo farai"
"Zayn.. ti prego odio gli ospedali e i medici in generale" E
lo so, hai sempre avuto questa cosa.
"Non me ne frega, non ti mangiano per un controllo, quindi promettilo"
"Ma tu non.."
"Vicky promettilo"
"Ok, lo prometto" finalmente
"Brava, adesso io vado, a pranzo verrà da te Alice"
"Va bene"

Quella puttana di sua madre se ne sta infischiando altamente e lei non se ne rende conto, siamo solo io e Alice a prenderci cura di lei per quel che possiamo. Tutto ciò è già successo e odio il fatto che si stia ripetendo nuovamente. Se solo fosse a casa con me sarebbe tutto diverso, magari adesso starebbe bene.

Sono le 9 ed io arrivo in ospedale, salgo al piano che mi ha detto per telefono la signora e la trovo in sala d'attesa.
"Buongiorno, scusi il ritardo" dico notando i pochi minuti in più rispetto all'orario previsto.

"Non preoccuparti, sono in pausa per un'altra mezzora" bene "Allora come sta la ragazza? Tua madre mi ha accennato qualcosa"

"Non sta per niente bene" inizio e gli racconto un pò le cose

"E tu? Stai bene?" 

"Per nulla, già sto male perchè non posso dirle la verità poi vederla così mi uccide" ammetto.

"Mi dispiace, ma davvero non capisco, di solito non ha mai negato ad una coppia di sapere la verità, non è il primo caso che ci passa per le mani e di solito obbliga la gente a raccontare parti importanti della vita al paziente non il contrario per far si che la memoria torni presto, davvero non capisco" dice e lì mi viene capisco che non sono io il pazzo che penso sarebbe meglio dirgli la verità, con calma ma, deve sapere. 

"Anche io ero di questo pensiero ma tutti mi dicono il dottore sa quello che fa"

"Perchè di solito è così. Comunque io ho controllato la cartella clinica e dalle analisi non risulta in gravidanza, però magari quando sono state fatte era ancora di pochi giorni e non c'era ancora la presenza dell'ormone, però essendo già passate quasi due settimane adesso è più sicuro che si trovi se lo è. Pertanto io ho già fatto prenotare le analisi per domani mattina alle 9.30 . Deve farle al primo piano e questa è una copia della cartella" dice porgendomi alcuni fogli

"Grazie mille davvero" 

"E di che. Mi raccomando non bere ne prendere farmaci, nel caso ne prenda qualcuno, prima delle analisi"

"Va bene, farò attenzione"

"Dopo ti chiamo io quando saranno pronte. Spero vada tutto bene"

Dopo aver scambiato altre due chiacchiere per togliermi qualche dubbio lei torna al suo lavoro ed io vado a casa intento a sistemarla un pò visto che è di nuovo leggermente in disordine.
Arriva l'ora di pranzo e decido di farmi un panino, ma proprio mentre sto per farlo il mio telefono inizia a suonare, quella baldracca di mia sorella. Però magari è successo qualcosa.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora