(2) Capitolo 17.

8.3K 365 18
                                    

Ringraziate Zayn per l'aggiornamento.. non che lo abbia scritto lui ma è un grande punto di forza nei momenti no, come sempre d'altronde.  Scusate eventuali errori, non l'ho riletto.
Buona lettura
_________________________

Mi ero appena alzata dal mio scomodo letto. Scomodo perchè faceva un caldo bestiale, sennò era ultra comodo. La cena devo dire che era andata meglio di quanto avessi immaginato, potevo dirlo a gran voce "Anna era la donna adatta a mio padre!". Si, non so nemmeno come facessi prima a non sopportarla. 

"Zayn vuoi caffè?" Gli passai davanti con i capelli sparati in aria e ancora mezza svestita. Ero un pò pigra per vestirmi totalmente quella mattina, ma il lato positivo era che stavo così fresca solo in intimo.

"Ovvio Vic, che domande fai.." non avevamo ancora la macchinetta del caffè perché Zayn l'aveva ordinata online da chissà quale parte del mondo e sarebbe arrivata solo dopo l'estate. Per cui mi dovetti arrangiare col vecchio metodo. Iniziai a prendere la caffettiera e misi dentro il caffè dopo aver messo l'acqua, via sul gas e BOOM! No, non scoppiò la caffettiera, è che mi venne un'idea geniale. 

"Zayyyyyyyyyn!!!!" urlai dalla cucina.

"Che succede?" lo vidi precipitarsi nella stanza "Ti sei scottata?" chiese allarmato.

"Ma ti pare?" pff!

"E allora?"

"Ho già organizzato le nostre meravigliose vacanze" più o meno. Da l'indomani saremo stati in ferie per una settimana e noi ovviamente non avevamo organizzato nulla. Ma io avevo appena avuto una bella idea, e sperai che la mia dolce futura suocera acconsentisse. "Chiedi a tua madre se la casa al mare è libera questa settimana"

"E queste sarebbero meravigliose? Al mare? Noi due soli? Sei seria?" Stavo per schiaffeggiarlo fra poco

"Perchè non ti basto io?" dissi prendendo in mano il primo mestolo di legno che trovai a disposizione.

"Vuoi davvero picchiarmi con un mestolo?" iniziò a ridere, e pensandoci non era molto efficace con lui, così mi avvicinao al cassetto per tirare fuori un coltello. Iniziai a far finta di limarmi le unghie. Ah, quanto amavo i miei coltelli. "ok hai ragione, saranno meravigliose e tu sei stupenda sempre, mi basti tu"

-oh, che belle parole! Meglio che poso questo aggeggio, prima o poi finirò per tagliarmi io al posto delle sue palle.- dovevo smetterla con quella mia fissa per i coltelli, seriamente.

"Comunque non saremo soli, tu fammi sapere per la casa il resto non ti interessa" dissi spegnando il gas, il caffè era pronto.

"Cosa?" mi guardò con un cipiglio, "Non puoi non dirmelo" 

"Scusa ma il caffè è pronto, non posso perdere tempo a parlare con uno come te"
Ebbi giusto il tempo ti posare le due tazzine sul tavolo, stavo per andare a prendere lo zucchero, ma non me ne diede il tempo visto che mi bloccò prendendomi per il polso e tirandomi  tra le sue braccia. Mi strinse a se facendo combaciare la mia schiena con i suoi addominali.

"E sentiamo, come sarei io?" 

"Fastidioso...molto. E un rompi palle senza uguali" dissi mentre lui poggiò le sue labbra sul mio collo e lasciò un dolce bacio.

"Peccato che stanotte la pensavi diversamente" mi sussurrò procurandomi dei brividi di piacere ai ricordi della notte passata.

"E sai, il vino ha fatto la sua parte" cercai di non dargliela vinta.

"Si, peccato che non c'era nessuno vino"

"Eh si infatti" ci fu un attimo di silenzio prima di scoppiare a ridere come due scemi. 

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora