Positive (3)

5.5K 305 40
                                    

Nel capitolo precedente vi ho lasciati sul più bello, e non nego che l'ho fatto un po' di proposito. Comunque volevo dirvi una cosuccia riguarda la storia..  Ho la mente un po' malata e per cui ho "deciso" di farmi odiare per qualche capitolo (Emy non spoilerare). Quindi accetterò i vostri insulti.
Buona lettura. ❤
——————————

-Pov. Vicky-

Sono seduta sul pavimento, e quando Zayn entra si mette accanto a me, mi tira tra le sue braccia e mi stringe infondendomi forza, quella che al momento non ho.
È stanco ed ha sonno, posso benissimo notarlo sul suo viso, ma nonostante ciò è qui con me. Lui è sempre con me.

"Ho paura, troppa." ammetto. È inutile cercare di nasconderlo. Ho paura di una possibile gravidanza ed ho paura di una sua reazione eccessiva.

"Non sei la sola ad averne, non lo nego." inizia a parlare "Ma qualsiasi cosa succeda io starò qui, non me ne andrò come farebbe un qualunque pezzente. Le paure sono fatte per essere affrontate, e noi insieme ce la faremo, come sempre." Su questo non ci piove, affronteremo tutto insieme. Ma la verità è che non sò se ne avrò il coraggio, è una cosa troppo complicata per me.

Sto per rispondere qualcosa quando il timer suona ed io sussulto, bloccando in gola le mie parole. Zayn lo stacca e lo sento prendere un grande respiro.
Prendo in mano quel maledetto test e quando dovrei girarlo e guardare non ci riesco.

"Guardalo tu per favore, non ce la faccio" dico passando il test a Zayn, il quale non si aspettava questa mia reazione.

Lo guarda e subito dopo pochi secondi esclama un "Oh cazzo!", lasciando cadere il test sul pavimento.
Vorrei parlare, ma la sua reazione e la sua espressione mi fanno bloccare ancora una volta.
Non riuscendo a chiedere nulla mi faccio coraggio e prendo il test in mano guardando il risultato. Quando mi accorgo delle due lineette rosse, che indicano il risultato positivo, per poco non svengo.

Non so bene quanto tempo passiamo in silenzio, immobile, so' solo che vengo tirata fuori dai miei pensieri grazie a Zayn che mi scuote prendendomi per le spalle.

"Cosa ti succede Vicky?" mi chiede non notando nessuna reazione da parte mia.
Dire che sono scioccata è dire poco. Sto iniziando a fare pensieri che non dovrei assolutamente fare, eppure sono qui, sono presenti nella mia mente
"Non sei felice?" continua lui "Dio mio piccola, stiamo per avere il nostro primo bambino. È una cosa... Oddio. Non ho parole per dire quanto sia bella una notizia del genere." Ha un sorriso meraviglioso sul viso, sorriso che io non ho minimamente.
"Vicky, dimmi cosa cazzo ti prende?" diventa triste ed evidentemente preoccupato.

"Io non sono sicura" mormoro.

"Sicura in che senso?"

"Io..  Non lo so Zayn..  Voglio andare a dormire per ora. Ti prego non fare domande"
Mi alzo in piedi e lasciandolo lì vado verso la camera da letto, voglio pensarci su.

"Vicky.. Aspetta .. -"

"No, Zayn. Non ora, per favore"

Lui è così felice mentre io sono l'esatto opposto, e questo dentro me complica di più la situazione. Io non mi sento pronta per una cosa del genere, non so nemmeno badare a me stessa figuriamoci ad un bambino, ad un piccolo indifeso. Non ce la faccio.

Dopo un paio di ore che provo a dormire inutilmente ci rinuncio. Mi guardo intorno notando Zayn dormire tranquillo con un lieve sorriso sulle labbra e fuori i primi raggi di sole, anche se a giudicare dagli alberi che riesco a scorgere in lontananza, oggi sembra ci sia più freddo e vento di ieri. Sussulto appena sento la sveglia di Zayn suonare, è ora di alzarsi per lui.
Dopo poco il suono cessa, e si sentono solo i suoi sbadigli e il movimento del materasso sotto al peso dei suoi movimenti.
Continuo a mantenere il volto girato verso il balcone e chiudo gli occhi, non ho voglia di parlare con lui ora e soprattutto non voglio fargli capire che non ho dormito.

Lo sento stringermi a se per alcuni minuti, come fa tutte le volte che si sveglia prima di me, e poco dopo lo sento alzarsi.
Aspetto che si prepari a vada via prima di alzarmi da quel letto diventato troppo scomodo.

Ho riflettuto un po', e sono arrivata alla conclusione di fare un altro test, perché spesso non sono sicuri i risultati. Vado di nuovo in bagno e proprio come qualche ora prima ripeto le procedure.
Evidentemente la sorte non è a favore mio, ed ecco che esce un altro test positivo.

Le ore passano ed io resto a rimuginare i miei brutti, orribili pensieri. Devo parlare con Zayn, il prima possibile.

Prendo il telefono e lo chiamo.
"Piccola tutto bene?"
"Zayn, ho bisogno di parlare.. con te. Puoi liberarti prima?"
"Si, stavo giusto per finire di sistemare e venire da te, non c'è molta folla e resta Luca qui"
"Ok.. E per favore puoi dirgli che oggi sarò assente?"
"Si, certo. Ma stai male?"
"Più o meno"
"Ok amore.. Arrivo il prima possibile."

Prendo un grande respiro e poso il telefono sul comodino, per poi sedermi sul letto ad aspettarlo.

Una ventina di minuti dopo eccolo qui seduto accanto a me.

"Cos'hai Vic?" mi abbraccia facendomi poggiare la testa sul suo petto. "Ti vedo strana"

"Sai che a volte i test posso dare risultati sbagliati no?"

"Si, lo so. Infatti consigliano di farne più di uno"

"Si esatto.. Io stamattina ne ho fatto un altro"

"Hai fatto bene" mi sorride "È risultato sempre positivo o no?"

"Si"

"E allora perché sei così triste? È una cosa bella" Continua a sorridere ed io mi sento uno schifo. Perché non posso essere come lui? Perché lui è più forte di me?

"No. No Zayn, non lo è" Abbasso lo sguardo, non riuscendo più a sostenere il suo.

"Come no?" il suo tono di voce è cambiato, come affievolito "Vicky cosa diamine stai dicendo?"

"Zayn.." provo a parlare ma lui è più veloce di me ad interrompermi.

"Sarà la cosa più bella del mondo, metti da parte le tue paure. Sii felice."

"Non ci riesco" confesso.

"È assurdo.. Perché?"
Mi prende il viso tra le sue mani e fa in modo che lo guardi. Devo dirglielo, ora.

"Io non..-"

"Cazzo Vicky no!" Mi interrompe di nuovo, e questa volta sussulto per il suo tono. È un misto tra lo shockato e l'arrabbiato.

"Cosa?" chiedo. Non penso sia davvero arrivato a ciò che voglio dirgli.

"Mi vuoi dire che non lo vuoi?" il suo tono è così duro. Non riesco a rispondere. "È così?" Continuo a non rispondere.
Se prima avevo paura della gravidanza, adesso ho paura di lui.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora