Capitolo 46.

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Uscii di corsa dalla struttura, non vedevo bene, e di fatti appena fuori dall'ospedale andai a sbatte contro qualcuno che mi afferrò prontamente prima che rischiassi di finire al suolo.

"Mi scusi" dissi, e cercai di andare via, ma quella persona non lo permetteva. Mi teneva con una stretta ferrea a se, e così mi affrettai a passare due dita sugli occhi per riuscire a vedere meglio contro chi ero andata a sbattere.

-No, non può andare così male.- inizia a tremare

"finalmente ti sei decisa ad uscire fuori. Sono parecchie ore che ti aspetto, piccola"

"non chiamarmi piccola"

"io ti chiamo come voglio. Andiamo!" mi trascinò tirandomi per il polso

"Lasciami Marco, ti prego" lo supplicai. Non avevo nemmeno le forze per difendermi, e lui non aveva nemmeno un briciolo di compassione. Era una persona orribile, in tutti i sensi.

"certo che no, tesorino mio, adesso sei mia e vieni con me"

"Lasciami!!" urlai, ma ricevetti solo uno schiaffo in viso. Volevo Zayn, ora più che ma avrei voluto lui al mio fianco, ma lui? Lui non voleva più saperne. Non mi avrebbe protetta mai più, ero solo una stupida.

"lasciala stare, bastardo" ed ecco che mi strapparono dalle sue mani. Fu Theo il mio salvatore in quell'occasione.

"sparisci coglione, e lasciala in pace" lo spinse via.

Ma capii che non sarebbe finita lì quando prima di andarsene mi guardò con un ghigno che urlava: non finisce qui.

Theo mi strinse a sé. "stai bene?"

"per niente " parlai tra i singhiozzi.

"cosa succede?"

"Gli ho detto la verità, mi ha mandato via, mi odia." le lacrime aumentarono.

"no dai, sarà solo arrabbiato Vicky, lui non può odiarti. Dai vieni con me da lui."

"no Theo, lui non vuole vedermi"

"ed io non posso lasciarti qui da sola"

"lo so. Fa niente, non preoccuparti, torno a casa da sola, tanto è quello che stavo facendo"

"oh no, non ci pensare nemmeno. Allora tieni le chiavi, chiuditi in auto e non aprire a nessuno se non vengo io" accettai la sua proposta e mi chiusi ad aspettarlo in auto.

Passai quei pochi, ma per me troppi, minuti a piangere. Non poteva finire così. Credevo di fare la cosa giusta e invece no. Lo so che ho sbagliato, che ha rischiato molto, anzi, tutto, ma non poteva farmi questo. Mi pentivo delle mie scelte ogni singolo secondo che passavo lontano da lui.

"Ha cacciato anche me." Tornò Theo "Ho solo provato a dirgli cosa è successo, ma non vuole saperne." Ecco l'ennesima mazzata. L'ennesima conferma che stava facendo sul serio.

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Due Giorni Dopo..

Quel giorno Zayn era di ritorno. In quei due giorni non lo avevo né visto né sentito. C'avevo provato, ma lui aveva esplicitamente detto di non voler avere nessun contatto con me.

Ero triste, ferita, e arrabbiata con me stessa. Ma non avevo ancora intenzione di arrendermi.

Appena sarei rientrata da lavoro avrei provato per l'ennesima volta a parlargli. Nonostante la vedessi molto dura.

Erano appena passate le 21, quel giorno avevo coperto anche il suo turno, ed ero distrutta fisicamente. Le mie energie erano davvero al limite, ma ciò non mi avrebbe fermato dai miei piani. Appena entrai Alice mi venne incontro sorridente. Era felice di vedermi, ero stata fuori tutto il giorno saltando anche il pranzo. Ma so che era anche felice di riavere finalmente suo fratello in casa.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora